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San Giovanni da Capestrano
Prete, religioso, apostolo, guerriero e diplomatico, Giovanni nacque a Capestrano in Abruzzo. Studiò a Perugia, dove fece tali progressi nel diritto, che Ladislao, re di Napoli, gli affidò il governo di diverse città . Mentre si sforzava di apportare la pace tra le fazioni, fu catturato egli stesso e legato. Liberato insperatamente, entrò nei Minori Francescani, ove fu discepolo di San Bernardino da Siena. Ricusato per umiltà il vescovado di Aquila, si diede alla riforma dei costumi, con l’esempio e cogli scritti.
Percorse tutta l’Italia, predicando. Da Papa Martino V fu creato inquisitore per l’estinzione della setta dei Fraticelli. Nicolò V lo creò inquisitore generale d’Italia contro gli Ebrei e i Saraceni. Nel Concilio Fiorentino ricondusse alla Chiesa romana gli Armeni. Su istanza di Federico III, fu mandato in Germania, per convertire gli eretici. In sei anni in quelle regioni, condusse a Dio innumerevoli Ussiti, Adamiti, Taboriti ed Ebrei.
Ricevuta da Papa Callisto III missione di predicare una crociata contro i Turchi, radunò settantamila guerrieri cristiani, che spinti dalla sua parola e guidati da Uniade, riportarono la strepitosa vittoria di Belgrado, in cui dei centocinquantamila Turchi, gran parte rimase uccisa e parte si salvò con la fuga. Il Papa, a perpetuare la memoria di questo giorno, istituì la festa della Trasfigurazione di nostro Signor Gesù Cristo. Colto da grave malattia, si spense nel 1456.
Non si può certo dire che fu un uomo tutto casa e chiesa, o meglio, visto che era un frate, tutto convento e cappella. Ha avuto una vita movimentata, molto varia e ricca di esperienze. Ha girato prima l’Italia e poi l’Europa, ma non per turismo religioso o per convegni di aggiornamento con soggiorno in alberghi a varie stelle ... ma per predicare. E non dimentichiamo che, nel Quattrocento, lo stesso “viaggiare” era sinonimo di fatica, dormire poco, soffrire la fame e la sete con pericoli vari e imprevedibili: ogni giorno una buona dose di disagio di vario genere con avventure non sempre a lieto fine. La sua vita si può dividere in due grandi periodi. Il primo comprende la sua attività in Italia fino al 1451; il secondo la sua predicazione nell’Europa centrale e la partecipazione alla battaglia di Belgrado, e la morte (1456).Nel primo periodo furono tre i principali interessi di Giovanni: la predicazione, la difesa della ortodossia cattolica e la riforma dei frati minori. Venne nominato in seguito inquisitore dei Fraticelli e chiamato così a combattere il fraticellismo: una setta che pretendeva di praticare “alla lettera e senza glosse” la regola di San Francesco, professando diverse dottrine dichiarate eretiche dalla Chiesa. Proprio per il successo che ebbe come riformatore dell’ordine francescano si meritò l’appellativo di “Colonna dell’Osservanza”. Altro incarico che svolge con molto zelo e efficienza, anche senza i risultati desiderati, fu la sua attività di inquisitore degli Ebrei (1427) o meglio la sua battaglia contro l’usura, grandemente ed efficientemente praticata da questi, che ha poi lasciato su di loro lungo i secoli seguenti una fama poco bella.
Giovanni si era adoperato presso papi, principi e governatori di città , e specialmente presso la regina Giovanna di Napoli, per far applicare le leggi contro l’usura in generale e contro gli Ebrei in modo particolare, cercando di costringere questi ultimi ad osservare le disposizione del diritto ecclesiastico e civile del Regno. Non ebbe grande successo anche perché non godette degli appoggi importanti su cui lui contava.
Che messaggio ci lascia San Giovanni da Capestrano?
Innanzitutto la sua totale dedizione per la causa del Vangelo, attraverso la predicazione in Italia e nell’Europa centrale contrastando le eresie del tempo. Egli può restare come esempio di un uomo che, in quello scorcio finale del Medio Evo, seppe capire problemi e aspirazioni, angosce e attese del suo uditorio, e cercò di ripresentare il Vangelo in quella situazione. Un messaggio il Suo che resta valido per i predicatori di tutti i tempi, quello cioè di farsi ricercatori e annunciatori autentici per ogni generazione e cultura.
SEMPRE!!!

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