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Percorso "Idea"
... sulla scia di Carlo Acutis!!!
" L' Eucarestia, la mia autostrada verso il cielo "
Relazione tra la VITA INTERIORE e la VITA SACRAMENTALE
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità , in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Gesù si presenta a noi come cibo super energetico che ci risolleva dalla fiacchezza spirituale e fisica. L’invito di Gesù a mangiare la Sua carne è un invito chiaro e forte. Mangiare richiede le azioni del masticare, del triturare, dell'ingoiare e quindi di metabolizzare, di fare mio ciò che inizialmente mio non è. È' un "fare mio" che non c’entra con il possesso, c’entra invece col diventare ciò che mangiamo. Mangiare Gesù significa allora lasciare che Lui diventi in noi ciò che noi non saremmo mai senza di Lui. La carne e il sangue indicano l’uomo intero, la persona nella sua completezza, la sua vita, la sua storia. La stessa celebrazione dell’eucaristia, ha due tavole: la tavola della Parola e la tavola del Pane. Poiché ascoltiamo la sua Parola, mangiamo (attraverso l'orecchio del cuore) questa parola, entrando cosi in relazione con Lui, quindi non solo «riceviamo», ma «diventiamo» il Corpo di Cristo. Gesù ha detto: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14, 6).Quindi la Via ha un solo nome: Eucarestia.
Mangiare di Lui significa innanzitutto credere alla Sua Parola che si fa carne( ...il Verbo si è fatto Carne...) per noi e, non solo, sceglie il nostro CORPO (che diventa Tempio di Dio) come dimora. È con il corpo che entriamo in contatto con gli altri, con uno sguardo, una stretta di mano, un gesto, un abbraccio. È sempre con il corpo che entriamo in contatto con noi stessi, formuliamo e elaboriamo pensieri, avvertiamo sensazioni, emozioni, ci sentiamo vivi. Anche Dio lo ha scelto per renderlo Sacro con la Sua presenza. RISPETTIAMOLO allora!!! Se noi mangiamo e metabolizziamo amore, noi diventiamo amore. Di contro se noi mangiamo e ci nutriamo di spazzatura lo maltrattiamo e ci ammaliamo!!! Domandiamoci allora....
Di cosa abbiamo fame?
Di che cosa abbiamo bisogno,
cosa andiamo cercando in questo momento,
in questa stagione della nostra vita per sentirci soddisfatti?
Nella vita abbiamo continuamente bisogno di nutrirci, e non solo di alimenti, ma anche di progetti e affetti, di desideri e speranze. Abbiamo fame di essere amati. Il rapporto che ognuno di noi ha con il cibo esprime quasi sempre un bisogno d’amore: il cibo a volte diventa un anestetico con cui si cerca spesso di eliminare la sofferenza o l’insoddisfazione. Una scorciatoia con cui si tenta di riempire quel vuoto che per qualche ragione si è creato dentro di noi. Oltre alla fame fisica l’ uomo nasconde a sè stesso e agli altri un’ altra fame, una fame che non può essere saziata con il cibo ordinario. E’ fame di vita, fame di amore, fame di eternità . Se ci guardiamo attorno, ci accorgiamo che ci sono tante offerte di cibo che non vengono dal Signore e che solo apparentemente soddisfano di più. Alcuni si "nutrono" attraverso l'uso del denaro, altri con il successo i divertimenti i vizi e la vanità , altri con il potere e l’orgoglio. Appagamenti momentanei ....l'insoddisfazione purtroppo rimane e spesso dopo ci si sente peggio di prima!! Il cibo che ci offre il Signore è diverso dagli altri, e se non ci sembra così gustoso come certe vivande che ci offre il mondo è solo perchè non ne abbiamo realmente compreso la ricchezza che ne consegue dall'accostarci alla Sua mensa. Il cibo che ci nutre veramente e che ci sazia è soltanto quello che ci dà il Signore! Carlo Acutis ai suoi ragazzi/coetanei diceva tante cose sul modo migliore di vivere la vita, su come fare a riempire quel vuoto esistenziale che spesso abbiamo. Ad es. come si fa ad essere felici e a raggiungere il Paradiso??? Ciò che diceva e ancora oggi dice a noi è una VERITA' che Lui stesso comunque sperimentava ogni giorno: il segreto sta tutto nell' Eucarestia!!! Lui diceva " perchè andiamo a cercare la vita, la felicità , la pace altrove? C' è l'abbiamo sotto casa ( cioè vicino a noi!!!) e non ne approfittiamo!!!".
Riflettiamo anche noi
Io ( ....Maria Cristina) di cosa "mi cibo" ogni giorno per soddisfare la mia fame? Cioè quali sono le azioni, le relazioni o gli interessi verso le quali mi dirigo, a cui gli ho attribuito la capacità di riempire la mia esistenza e di rendermi felice? Prendiamoci 5 minuti per riflettere individualmente e poi proviamo a condividere nel grande gruppo.
È' lui il “pane” in grado di saziare ogni fame del nostro cuore: “Chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete” (Gv 6,35).
Mangiare e bere di Lui per diventare come Lui, non solo cambia la mia vita, mi fa raggiungere la felicità interiore che tanto desidero perchè mi appaga, ma cambia il mondo, la società , la chiesa. Perchè i figli di Dio si riconoscono dalla gioia che trasmettono, chi si nutre di Cristo non può trasmettere tristezza!!! Ma attenzione!!!! La felicità fa arrabbiare gli invidiosi e coloro che remano contro la vita di fede, persone che guidati da cattive intenzioni fanno di tutto perchè anche noi perdiamo la serenità . Questo per dire che stare in Comunione con Dio è una grazia da difendere con le unghia e sta a noi mantenere quella pace interiore ricevuta dal Sacramento e non farcela rubare!!! A noi essere disponibili a questa nuova vita oppure no!!! Vediamo l'esperienza di Carlo: Lui si cibava quotidianamente di Gesù Parola e Carne!!! La sua vita è interamente eucaristica: non solo ama e adora profondamente il Corpo e il Sangue di Gesù, ma ne accoglie in sé l’aspetto oblativo e sacrificale. Lo aveva detto chiaramente San Giovanni Paolo II ai giovani nell’agosto del 2000 durante l’indimenticabile veglia a Tor Vergata in occasione della XV Giornata Mondiale della gioventù: “In realtà è Gesù che cercate quando sognate la felicità ." Inoltre chi riconosce Gesù nell’Ostia santa, lo riconosce subito nel fratello che soffre, in chi è disprezzato o emarginato, che ha fame e ha sete, che è forestiero, nudo, malato, carcerato; ed è attento ad ogni persona, si impegna, in modo concreto, per tutti coloro che sono in necessità . Perchè Gesù si è identificato nel povero e in ogni Eucaristia, si spezza e si distribuisce e invita anche noi a spezzarci e distribuirci insieme a Lui.
DOMANDA
Quel pezzettino piccolo di pane consacrato può davvero diventare la ragione della nostra vita, l'alimento centrale e indispensabile da cui non dobbiamo mai allontanarci perchè altrimenti muore la nostra anima? "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" parole che diciamo nel Padre Nostro si riferiscono innanzitutto all'Eucarestia!!! Immaginiamo come sarebbe terribile non poterci accostare al banchetto eucaristico!!! Nel fase acuta della pandemia ne abbiamo fatto una triste esperienza...Quando ci accostiamo all’Eucarestia siamo spesso spensierati, difficilmente pensiamo in questi termini....come se tutto ci è dovuto.... Ci farebbe bene ogni tanto fermarci a riflettere. E' quello che faremo stasera.
Iniziamo a riflettere su alcuni potenti effetti dell’Eucarestia su di noi:
NUTRE LA NOSTRA ANIMA.
Esiste l’anoressia fisica, ma anche l’anoressia spirituale, cioè quei fratelli battezzati che non si nutrono della Santa Eucaristia, almeno ogni domenica. Come pensate possano stare? Secondo voi è gente appagata, felice? Quanto vuoto interiore da riempire......quanta fame.....e quale fame?
CI CONSOLA E CI CONFORTA.
Nella calura del giorno, quando siamo stanchi, frustrati e perfino desolati, il conforto della Santissima Eucaristia ci consola (Matteo 11: 28-30) … “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò …”
RAFFORZA LE NOSTRE VIRTU E INDEBOLISCE I NOSTRI PECCATI E VIZI. Ogni volta che riceviamo la Comunione riceviamo il “Cristo nella Sua totalità ”: il corpo, il sangue, l’anima e la divinità di Gesù. Una sorta di trapianto di mente e di cuore. San Paolo dice: “Ora noi abbiamo il pensiero di Cristo.” Dopo aver ricevuto la Santa Comunione, tu in effetti hai la mente di Cristo. Arrivare a dire poi come San Paolo " Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me!!!" è la massima aspirazione a cui un cristiano vero dovrebbe tendere!!!
ENERGIA. La Santa Eucaristia fornisce all’anima e al corpo l’ energia necessaria per svolgere anche quei compiti che appaiono difficilissimi!!! L’Eucarestia è la nostra benzina! Qui io personalmente posso raccontare parecchio!!! Spero anche voi!!!
GUARIGIONE. Un effetto diretto che ci viene sempre dalla santissima Eucaristia è la guarigione dalle nostre infermità quotidiane. Il Concilio di Trento disse in tal senso: "la santa comunione è l’antidoto alle nostre infermità quotidiane". Santa Faustina, la santa della Divina Misericordia, soffriva di terribili problemi polmonari, ricevette la Santa Comunione e sentì come una corrente elettrica spirituale stesse attraversando il suo corpo, sperimentando in questo una vera guarigione! A me personalmente è capitato andare a messa stando male e uscirne bene!!! A voi??? Fateci caso quando andate a fare la santa Comunione!!!
SALVEZZA! Gesù promette: “Io sono il pane della vita, chiunque mangia il mio corpo e beva dal mio Sangue avrà vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.” (Gn. 6) Ciò significa che coloro che ricevono l’Eucarestia con fede viva, frequentemente (si spera ogni giorno, se possibile) con fervore ardente e con amore sarà salvato!
RICAPITOLANDO.....(SUL SIGNIFICATO DI FARE ESPERIENZA SACRAMENTALE)
Esempio pratico.
Quando penso ad una persona che amo e che non posso vedere da qui a breve può capitare che per accorciare le distanza la chiami al cellulare o le scrivo, magari guardo delle foto o dei video che gli riguardano. Consolazioni effimere e spesso insoddisfacenti perchè il CONTATTO con la persona AMATA è in realtà quello che REALMENTE ci permette di VIVERE L'ESPERIENZA!!! Ecco cosa vuol dire, iniziare a "fare esperienza sacramentale": "toccare - vedere - sentirne il profumo - sentirne il gusto" e conseguentemente avere quel senso di pienezza che viene dal NUTRIRMI DI LUI. Ma questo è solo l'inizio.
Maria Cristina Siino





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