giovedì 9 ottobre 2025

Madonna del Soccorso



Per parlare di Lei utilizzando il meraviglioso quanto significativo titolo "del Soccorso" iniziamo con il ricordare che, adiacente la chiesa di Sant'Agostino a Corleone, in provincia di Palermo, si trova un bellissimo Oratorio della Compagnia di Maria SS. del Soccorso. Di questo se ne ha memoria sin dal 12 marzo 1623, fondato dai padri agostiniani. Gli stessi confrati offrivano ospitalità a chi ne faceva richiesta nei locali del loro convento. La  Cappella della Madonna del Soccorso diventa pertanto sia una sacrestia usata comunemente dai frati che un oratorio per i propri uffici. 
L’Oratorio mostra una magnifica ed armonica decorazione a tempera della volta e delle pareti, interamente affrescate dal pittore corleonese Santo Governali, nel 1759. Nel tetto c’è affrescata la SS. Trinità, in parte distrutta, dove è raffigurato Gesù che consegna una cintura a Santa Monica. Sempre nel tetto ci sono rappresentati due angioletti che raffigurano i bambini presenti nella storia della Madonna del Soccorso. La chiesa e il convento di Sant’Agostino vennero edificati intorno al 1330, ai piedi del castello sottano, nel cuore del centro storico di Corleone. 
La "Madonna del Soccorso" non è una singola figura ma un titolo sotto cui Maria  è venerata, con diversi culti e storie di apparizioni in tutta Italia, specialmente legata alla liberazione da difficoltà e pestilenze. La Vergine dalla fluente chioma bionda ricoperta dal tradizionale velo,, circondata dagli arcangeli Michele e Gabriele, con il braccio sinistro regge il nudo Bambin Gesù che a sua volta con la mano destra cerca protezione aggrappandosi al seno materno mentre con la mano sinistra tiene un uccellino, simbolo dell'anima cristiana. L'icona della Madre del Perpetuo Soccorso è dipinta su una tavola di legno di 54 x 41.5 cm. L'esatta paternità della tavola è attribuita all'iconografo cretese Andrea Rizo da Candia.



Le origini della devozione sono molto antiche, con un culto istituito a: 
  • Palermo nel 1306 con un' icona di scuola cretese del XIV e XV secolo. La devozione nasce da un miracolo: un monaco agostiniano, Nicola La Bruna, fu guarito dalla Madonna e in cambio gli fu chiesto da Lei stessa di essere pregata come "Madonna del Soccorso". Successivamente, un altro miracolo vide la Madonna scacciare il diavolo da un bambino, e una ragazza paralitica fu guarita trovando un'immagine della Vergine. La Sua immagine è considerata un potente aiuto negli esorcismi, poiché  il Nome di Maria causa nel demonio rabbia e isteria, rendendolo incapace di pronunciare il Suo nome e di resistere alla sua Autorità.
Il "Soccorso" si riferisce alla liberazione da una solitudine distruttiva, un aiuto materno in momenti di difficoltà, e il concetto che "non siamo orfani" e qualcuno si prende cura di noi, sempre!!! La Vergine del Soccorso è generalmente raffigurata mentre sta per percuotere un demonio che si rannicchia terrorizzato ai suoi piedi. Fu soprattutto con questa eloquente immagine, che rendeva il popolo dei fedeli immediatamente consapevole dell'onnipotenza del divino sul diavolo, che i padri agostiniani diffusero la devozione soccorrista, educando i cristiani a confidare nella intermediazione, ritenuta salvifica, della Madonna. In sintesi, la Madonna del Soccorso è un Titolo potente di protezione contro il demonio, e la sua figura è centrale nelle preghiere e nelle pratiche legate agli esorcismi per la liberazione dai demoni. Consapevoli di tutto ciò gli Agostiniani diffusero il culto della Madonna del Soccorso prima in Sicilia e poi nel resto d'Italia e in altri paesi europei. Considerando solo la Sicilia abbiamo:
  • Basilica della Madonna del Soccorso (Sciacca)
  • Chiesa della Madonna del Soccorso (Trapani)
  • Chiesa Madre dedicata alla Madonna del Soccorso ( Castellammare del Golfo)
  • Chiesa di Maria SS. del Perpetuo Soccorso (Gualtieri Sicaminò)
  • Chiesa del Collegio dedicata alla Madonna del Soccorso (Caltavuturo)
  • Chiesa di Maria Santissima del Soccorso (Bronte)
  • Statua Madonna del Soccorso, in chiesa dell'Annunciazione (Tortorici)
  • Chiesa Maria Ss. del Perpetuo Soccorso (Palermo)
  • Chiesa di Santa Maria del Soccorso detta Badiola (Agrigento)
  • Chiesa Santa Maria del Perpetuo Soccorso (Augusta)
  • Chiesa Madonna del Soccorso (Alcamo)
  • Chiesa Santa Maria del Soccorso (Modica)
  • Chiesa Madonna del Soccorso (Corleone)
  • Chiesa Maria SS. del Soccorso vulgo del Carmine (Pietraperzia)
  • Chiesa Maria SS. del Soccorso sotto il titolo della Visitazione (Melilli)
Da non dimenticare anche la storia di Oliva la bambina di soli tre anni che si era persa tra le montagne durante una tempesta. vicino a Cori (LT) nel 1521, a cui la Madonna del Soccorso apparve e l'avrebbe protetta sotto il Suo manto per circa una settimana, nutrendola e tenendola al sicuro, finché non venne ritrovata sana e salva, attribuendo tutto al suo intervento.
Preghiera
Vergine benedetta, 
Madre di Dio e Madre nostra, 
che nei titolo di « Madonna dell'aiuto »
 non cessi di ricordare ai tuoi devoti i prodigi 
onde ci assicurasti della tua materna protezione, 
guarda pietosa alle nostre necessità e alle nostre miserie,
 e vieni ancora una volta in nostro soccorso.
Amen

giovedì 2 ottobre 2025

Gli Angeli custodi e la festa dei nonni

“Ai nonni che hanno ricevuto la benedizione di vedere i figli dei figli, è affidato un compito grande: trasmettere l’esperienza della vita, la fede,  la storia di una comunità, di un popolo; condividere con semplicità  tutta la propria saggezza. Il nonno è padre due volte e la nonna è madre due volte".
Auguri!!!


La Festa dei nonni si celebra il 2 ottobre perché coincide con la festa degli Angeli Custodi nella tradizione cattolica. Questa data è stata scelta nel 2005 dal Parlamento italiano per valorizzare il ruolo dei nonni, visti come protettori e guide delle famiglie, proprio come gli angeli. Si tratta di una ricorrenza fissata da Papa Clemente X nel 1670, ma le cui radici sono molto più antiche. Già nel 1400 si ha notizia di una festa particolare dedicata agli Angeli Custodi diffusa in Spagna, a partire da Valencia, e arrivata fino in Portogallo nel corso del secolo successivo. Il calendario romano la introdusse nel 1615, e, come detto, Papa Clemente X fissò quella che ancora oggi rimane il giorno della ricorrenza.

Un giorno che, come tante volte succede, dalla sfera religiosa è passata a quella sociale, facendo ricadere in questa data la “Festa dei nonni”, istituita con una legge del 2005. È certo che agli Angeli di Dio è affidata la custodia degli uomini. Ecco quanto si legge nell'Esodo: « Ecco io manderò il mio Angelo, il quale ti vada innanzi e ti custodisca nel viaggio, e ti introduca nel paese che ti ho preparato. Onoralo, ed ascolta la sua parola, guardati dal disprezzarlo; poiché egli non ti perdonerà se farai male, essendo in lui il mio nome. Che se tu ascolterai la sua voce e farai tutto quello che io ti dico, io sarò nemico dei tuoi nemici, perseguiterò quelli che ti perseguitano ». Lo stesso avviene per i nonni ai quali è affidato il bene più grande: il/i nipotino!!!

Nonni, angeli custodi in carne e ossa

D’altra parte, quale figura migliore di quella dell’angelo potrebbe rappresentare ciò che sono i nonni per tantissimi nipoti (e per tante famiglie) di oggi? Sempre più indispensabili nella gestione quotidiana degli impegni familiari e abituale miniera di consigli e di ricordi per i più giovani. Parlare di nonni vuol dire evocare sorrisi dolci e carezze, sguardi colmi di tenerezza che sanno perdonare, mani con qualche segno del tempo che sanno accompagnarci dovunque con quella serenità dedita dall’esperienza che mette al sicuro dalle tempeste della vita. Sono porti sereni, il loro abbraccio è pieno di sentimento, le loro coccole fatte di presenza certa e di doni di ogni genere. Sono un pozzo senza fine di racconti oppure sono la destinazione perfetta per trascorrere ore spensierate. I nonni sanno come condividere i loro ricordi e le loro storie con i più piccoli. Conoscono il linguaggio segreto della complicità fatta di quel doppio salto di generazione consapevole del tempo che corre e dunque in grado di mettere ogni cosa nella giusta prospettiva. La cosa importantissima è incoraggiare tutti a dedicare più tempo ai nonni e a trasmettere loro affetto e gratitudine. Il tempo dedicato ai nostri cari nonni ha un grande valore.

Papa Francesco ha avuto sempre una grande sensibilità verso l'anziano. Nel suo pontificato ha invitato i giovani ad ascoltare i nonni perché sono la memoria della società e portano una saggezza preziosa, trasmettendo la fede e la storia. Li esorta a valorizzare il legame con loro, onorandoli con la presenza e non facendoli sentire scartati o soli, perché la loro compagnia è necessaria per costruire una società più fraterna e per un futuro solido. Come un albero ha bisogno delle radici per crescere, i giovani hanno bisogno dei nonni per avere radici solide nella vita e nella fede. I nonni sono la memoria del mondo e ci insegnano tanto, compreso il valore della pace e l'orrore della guerra.
La Festa dei Nonni, in un’epoca in cui le distanze fisiche possono essere un ostacolo ci vuole ricordare di prenderci del tempo per chiamarli, visitarli, o semplicemente ringraziarli per tutto quello che hanno fatto e continuano a fare per noi. Inoltre dal punto di vista emotivo, è anche un giorno per esprimere gratitudine, ascoltare storie, rafforzare il legame affettivo, sono i nonni con la loro esperienza e la loro saggezza, a trasmettere i valori, le tradizioni e le storie che ci legano alle nostre radici.

Buona festa dei Nonni, gli “angeli custodi” della famiglia