martedì 11 febbraio 2020

Nostra Signora di Lourdes

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                                    Oggi fermiamoci a meditare sulla potenza della rivelazione dell'amore e della maestà di Dio all'uomo attraverso Maria. Guardando Lourdes assistiamo a questo fenomeno. Ancora una volta Dio manifesta al mondo il Suo amore infinito: il Signore manda la propria Madre a richiamare il mondo a Lui e al Suo meraviglioso piano di amore e di gloria. Dio ci ha tanto amato da dare se stesso per noi: questo è il messaggio della Croce, “mistero di morte e di gloria”. La Croce ci ricorda che non esiste vero amore senza sofferenza, non c’è dono della vita senza dolore. Molti apprendono tale verità a Lourdes, che è una scuola di fede e di speranza, perché è anche scuola di carità e di servizio ai fratelli. Mentre potremmo considerare le molte e diverse sfaccettature degli eventi di Lourdes, riflettiamo concretamente su una di esse: sul posto preciso dove Maria apparve: sotto un precipizio, nella grotta di Massabielle. Su questo punto dovremmo riflettere in modo personale.

La Madonna non apparve in uno splendido giardino di rose ma sotto un precipizio, in una grotta, dove spesso si rifugiavano i maiali. Perché proprio in un posto simile? Eppure, proprio un posto così misero ci spinge a riflettere: se Dio manda la propria madre in un posto simile alla ricerca dell'uomo, allora non esiste alcun posto in cui l'uomo possa considerarsi "irraggiungibile" da Dio. Lourdes è un posto dove ognuno può sentirsi a casa, dove ognuno può rivolgersi a Dio con l'aiuto e l'assistenza speciali della Madonna, dove persino il più vile, il più miserabile dei peccatori può ricevere misericordia e guarigione: molte persone hanno sperimentato guarigioni e conversioni miracolose a Lourdes.

È la prima di diciotto apparizioni della Beata Vergine Maria a Bernadette Soubirous, tra l’11 febbraio e il 16 luglio 1858, nella grotta di Massabielle, vicino a Lourdes.
La richiesta della Verginea Bernadette poteva sembrare sorprendente. Ma la piccola Bernadette, con la sapienza che Dio concede dall’alto ai “piccoli” così disprezzati dai dotti secondo il mondo, accoglierà il messaggio della Madre del Salvatore. Le domanda di farsi sua messaggera e di adoperarsi per la conversione delle anime peccatrici. Le chiede inoltre di stabilire un luogo di preghiera e di pellegrinaggio. E le confermerà anche il dogma proclamato solo tre anni prima da Papa Pio IX: «Io sono l’Immacolata Concezione». Bernadette è una giovanissima contadina: un umile pastorella di appena 14 anni. Povera e analfabeta ma dalla grande fede, Bernadette gira sempre col suo rosario da pochi soldi – che prega ogni giorno – in tasca. Una di quelle figure disprezzate dei dotti, dai sapienti e dai potenti del mondo, ma così amate dal Dio che rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili. «Vidi una signora vestita di bianco. Ella portava un vestito bianco, un velo bianco, una cintura blu e una rosa gialla su ciascun piede», dirà Bernadette di questa prima apparizione. La signora chiede a Bernadette di venire alla grotta tutti i giorni per due settimane. 

Come detto la signora vestita di bianco apparirà per diciotto volte a Bernadette, che la chiama Aquerò, cioè «Quella cosa» nel dialetto locale. Durante una di queste apparizioni – la sedicesima, quella del 25 marzo 1858 – la signora le rivelerà finalmente il suo nome: «Io sono l’Immacolata Concezione», cioè la Santissima Madre di Gesù, confermando così il dogma proclamato l’8 dicembre 1854 da papa Pio IX con la bolla Ineffabilis Deus.

Nella nona apparizione (25 febbraio), su richiesta della Signora, Bernadette scava con le mani nel terreno fangoso. Poco alla volta, dalla melma comincia a scorrere un sottile ruscello che si trasforma in una abbondante sorgente di acqua limpida. Un cieco che si era bagnato occhi con l’acqua scaturita dalla buca scavata da Bernadette riacquista prodigiosamente la vista. Da quel giorno la sorgente non smetterà più di sgorgare.


Il giorno della sua ultima apparizione, il 16 luglio 1858, Bernadette dirà: «Non l’ho mai vista così bella». Nel 1862, davanti alla mole di testimonianze che riferivano di guarigioni inspiegabili, dopo una attenta indagine la Chiesa consacrerà, con la lettera pastorale del vescovo di Tarbes, il santuario di Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale. La Madonna di Lourdes è anche considerata la patrona degli ammalati. Questo culto iniziò quando migliaia di pellegrini seguirono l’invito della Madonna a bere l’acqua di Lourdes e a immergersi. Anche se la Chiesa cattolica non ha mai incoraggiato formalmente questo culto, l'acqua di Lourdes è diventata il centro della devozione alla Beata Vergine Maria.
Molti fedeli, infatti, affermano di essere stati curati dopo aver bevuto l'acqua di Lourdes. Molte guarigioni miracolose di fedeli devoti sono state associate alla Madonna di Lourdes nel corso degli anni. Per questo fu poi considerata la Patrona degli infermi, la Vergine a cui rivolgersi per guarigioni miracolose, se afflitti da malattie incurabili. 
Lourdes è la casa dei malati
Era il 13 maggio 1992, festa della Madonna di Fatima, quando san Giovanni Paolo II in una lettera al cardinale Fiorenzo Angelini comunicava l'istituzione della Giornata mondiale del malato. Veniva fissata in un'altra memoria mariana, quella della Vergine di Lourdes, l'11 febbraio, il giorno in cui sempre Wojtyla aveva pubblicato, otto anni prima, la lettera apostolica Salvifici doloris sul significato cristiano della sofferenza. Nelle intenzioni del Papa polacco questa Giornata doveva essere «un momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta della sofferenza per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto del fratello infermo il Santo Volto di Cristo».
Da allora Lourdes diventerà uno dei principali luoghi di pellegrinaggio della cristianità intera. Ogni anno sono milioni i visitatori, tra pellegrini e malati, che vengono da tutto il mondo a pregare la Madonna di Lourdes, per ottenere la grazia della conversione e il conforto nelle prove della vita.






Maria Cristina Siino

1 commento:

  1. Ave Maria, salvaci dai mali che ci avvolgono. Donaci la grazia del sorriso che a te non mancò anche sotto la croce. Amen.

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