Trinità? Esperienza piena, completa
di Dio!!
La Trinità sembra
essere, per molti, niente più  che una verità da credere, un mistero
incomprensibile. Come può Dio che è uno essere anche in tre persone distinte? Questa
domanda c’è la siamo fatti certamente tutti!! In  realtà la risposta altro
non è che un mistero, immensamente
luminoso. Dio è amore, ama il Figlio, il
Verbo, e Lo ama di un Amore  infinito, che è lo Spirito Santo. E la
Trinità nei confronti dell’uomo? E’ come un abbraccio. Non è un concetto da
capire, ma un’esperienza, una
manifestazione da accogliere … è incontro, relazione, comunione e dono
reciproco. Conoscendo il  Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, noi intravediamo che Dio è nel 
Suo intimo più profondo “in dialogo
di amore tra tre persone”. Nella sua natura più nascosta (solo Gesù c’è
ne ha parlato) Dio è una realtà di
comunione, una famiglia. E’ questa l’originalità della concezione cristiana
di Dio, ed è qui che l’uomo trova la
spiegazione più vera di se stesso. L’uomo sente insopprimibile la nostalgia della comunità, della solidarietà e del dialogo; ne ha
bisogno per vivere e per crescere, ne ha bisogno più dell’aria che respira. Ma
è solo alla luce della Trinità che questa constatazione acquista una sua
profondità: siamo fatti per
incontrarci, per dialogare e amare, perché …… siamo” immagine di Dio”, e
Dio è, appunto, -per quanto possiamo capire- una comunità di amore. Qui si
vede come è importante che Dio sia visto anzitutto come amore e non come
potere: l’amore dona, il potere domina
vuole dirigere, comandare, imporsi. Quello che avvelena una relazione è il
voler dominare l’altro, possederlo, strumentalizzarlo, anziché 
accoglierlo e donarsi. E, in larga parte, la nostra  felicità dipende
da  questo nostro atteggiamento interiore, dalla qualità delle nostre relazioni. 
La festa di oggi allora non rimane semplice ricorrenza liturgica
accompagnata dall’incredulità popolare di come si possa essere tre in uno, ma esperienza profonda e completa di Dio
che Dialoga, che si relaziona col Figlio attraverso lo Spirito Santo. Perché? Per raggiungere l’umanità che siamo noi e
insegnare ad amarci allo stesso modo. 
Maria Cristina Siino 


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