lunedì 15 agosto 2016

Festa di Maria Assunta in cielo



Atto di affidamento a Maria Santissima
 Assunta in cielo



Mentre volge al termine questo Anno Giubilare, in cui Tu, o Madre,
ci hai nuovamente offerto Gesù, il frutto benedetto del tuo grembo purissimo, il Verbo fatto carne, il Redentore del mondo, risuona particolarmente dolce per noi
questa sua parola che a Te ci rinvia, facendoti nostra Madre:
"Donna, ecco il Tuo figlio!".
Affidando a Te l'apostolo Giovanni, e con lui i figli della Chiesa, anzi gli uomini tutti,
Cristo ribadiva, il suo ruolo esclusivo di Salvatore del mondo.
Tu sei splendore che nulla toglie alla luce di Cristo, perchè esisti in Lui e per Lui. Tutto in Te è "fiat": Tu sei l'Immacolata, sei trasparenza e pienezza di grazia.
 Ecco, dunque, i tuoi figli, raccolti intorno a te, all'alba del nuovo Millennio. La Chiesa che siamo noi oggi cerca rifugio sotto la tua protezione materna ed implora con fiducia la tua intercessione di fronte alle sfide che il futuro nasconde.
Tanti in questo anno di grazia hanno vissuto, e stanno vivendo, la gioia sovrabbondante della misericordia che il Padre ci ha donato in Cristo
Ottienici, o Madre, con la tua intercessione, che i frutti di quest'Anno
non vadano dispersi, e i semi di grazia si sviluppino fino alla piena misura della santità, a cui tutti siamo chiamati.
Vogliamo oggi affidarti il futuro che ci attende, chiedendoti
 d'accompagnarci nel nostro cammino. Siamo uomini e donne di un'epoca straordinaria, tanto esaltante quanto ricca di contraddizioni.
L'umanità possiede oggi strumenti d'inaudita potenza: può fare di questo mondo un giardino, o ridurlo a un ammasso di macerie.
 Ha acquistato straordinarie capacità d'intervento sulle sorgenti stesse della vita: può usarne per il bene, entro l'alveo della legge morale, o può cedere all'orgoglio miope di una scienza che non accetta confini, fino a calpestare il rispetto dovuto ad ogni essere umano.
Oggi come mai nel passato, l'umanità è a un bivio
E, ancora una volta, la salvezza è tutta e solo, o Vergine Santa, nel
Tuo figlio Gesù.
Per questo, Madre, come l'Apostolo Giovanni, noi vogliamo, prenderti nella nostra casa (cf Gv 19,27), per imparare da Te a conformarci al tuo Figlio.
"Donna, ecco i tuoi figli!".
Siamo noi, smarriti e spesso impauriti dalla crudeltà del male che ci circonda.
Siamo qui, davanti a Te, per affidare alla tua premura materna noi stessi, la Chiesa, il mondo intero. Implora per noi il Figlio tuo diletto, perchè ci doni in abbondanza lo spirito Santo, lo Spirito di verità che è sorgente di vita. Accoglilo per noi e con noi, come nella prima comunità di Gerusalemme, stretta intorno a Te nel giorno di Pentecoste (cf At 1,14).
Lo Spirito apra i cuori alla giustizia e all'amore, induca le persone e le nazioni alla reciproca comprensione e ad una ferma volontà di pace.
Ti Affidiamo tutti gli uomini, a cominciare dai più deboli:
i bimbi non ancora venuti alla luce e quelli nati in condizioni di povertà e di sofferenza, di giovani alla ricerca di senso, le persone prive di lavoro e quelle provate dalla fame e dalla malattia. 
Ti affidiamo le famiglie dissestate, gli anziani privi di assistenza e quanti sono soli e senza speranza.
O Madre, che conosci le sofferenze e le speranze della Chiesa e del mondo,
tuoi figli nelle quotidiane prove che la vita riserva a ciascuno e fa che, grazie all'impegno di tutti, le tenebre non prevalgano sulla luce.
A Te, aurora della salvezza, consegnamo fiduciosi  il nostro cammino nel nuovo Millennio, perchè sotto la tua guida tutti gli uomini scoprano Cristo, luce del mondo ed unico Salvatore, che regna col Padre lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.
Amen.


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