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“Un grammo di buon esempio
vale più di un quintale
di parole.” “Non perdere coraggio
nel considerare le tue stesse imperfezioni
ma datti immediatamente da fare
per rimediarle ed ogni giorno
ricomincia da capo..
Abbi pazienza in tutte le cose,
ma principalmente abbi pazienza con te stesso."
IL VESCOVO MISERICORDIOSO
San Francesco di Sales ha reso amabile la Chiesa in un tempo di lotte; è un esempio di dolcezza e ha saputo mostrare che il giogo del Signore è facile da portare e il suo carico leggero, attirando così molte anime.
E' un vero riposo per l'anima contemplare questo santo, leggere i suoi scritti, tale è la carità, la pazienza, l'ottimismo profondo che da essi si sprigiona. Qual è la sorgente di questa dolcezza? Essa viene da una grandissima speranza in Dio. Nella vita di san Francesco di Sales si racconta che nella sua giovinezza visse un periodo di prove terribili in cui si sentiva respinto da Dio e perdeva la speranza di salvarsi. Pregò e fu definitivamente liberato; da allora fu purificato dall'orgoglio e preparato a quella dolcezza che lo contraddistinse. Non faceva conto su di sé: aveva sentito con chiarezza quanto fosse capace di perdersi, come da solo non potesse giungere alla perfezione, all'amore, alla salvezza e questa consapevolezza lo rendeva dolce e accogliente verso tutti. Ma più ancora dell'umiltà quella prova gli insegnò quanto è grande la bontà del Signore che ci ama e che effonde il suo amore nel nostro cuore.
San Francesco esultava di gioia al pensiero che tutta la legge si riassume nel comandamento dell'amore e che nell'amare non dobbiamo temere nessun eccesso. Scrisse un lungo Trattato dell'amore di Dio e anche un libro più semplice, ma delizioso: "Introduzione alla vita devota." Quest'ultimo fu composto capitolo per capitolo scrivendo lettere ad una giovane donna attirata da Dio. Parlandone a santa Giovanna de Chantal che già conosceva diceva di aver scoperto un'anima che era "tutta d'oro" e che egli cercava di guidare nella vita spirituale.
E' veramente meraviglioso vedere con quale semplicità e anche con quale ricchezza di immagini, di stile, questo vescovo sovraccarico di cure e di preoccupazioni trovava il tempo di esprimersi per rendere amabile la devozione ("La vera devozione, diceva, non danneggia niente e perfeziona tutto"), per mostrare che Dio non è un padrone duro, ma un Padre pieno di bontà, che quando trova un cuore ben disposto lo riempie di pace, di gioia, di soavità, lo introduce veramente in un paese dove scorrono latte e miele come dice la Scrittura. E' proprio l'impressione che si prova leggendo san Francesco di Sales.
La sua dolcezza non è debolezza, mancanza di energia: egli si donò sempre con vigore straordinario. Prima di essere vescovo aveva già esercitato il ministero nella regione dello Chablais che era tutta passata al protestantesimo ed era riuscito, con fatiche enormi anche fisiche, nei gelidi inverni alpini, superando tutte le difficoltà, a riportare quegli abitanti alla Chiesa cattolica: fu una delle grandi gioie della sua vita.
Non riuscì però ad estendere il suo apostolato come avrebbe voluto. Non pote' mai risiedere a Ginevra sua città episcopale, diventata roccaforte dei calvinisti che gliene proibirono l'accesso sotto pena di morte. Tentò una volta il rischio della Sua stessa vita ma inutilmente. Avrebbe potuto provare disprezzo e amarezza di fronte a questo ostacolo insormontabile, ma la sua fiducia e il suo amore lo mantennero nella profonda pace di chi compie l'opera di Dio secondo le proprie possibilità. Anche questo è un trionfo della pazienza e della mitezza: non irrigidirsi, non amareggiarsi davanti a difficoltà che non si riesce a vincere ma continuare a vedere dovunque la grazia del Signore e a rendere amabili le sue vie.
Ti domandiamo Signore
fa che ciascuno possa somigliare a questo Santo
nella sua pazienza, dolcezza,
semplicità, fiducia,
che lo resero così simile
a Te, mite e umile di cuore.
Preghiera semplice
O santo della mitezza,
Francesco di Sales,
modello di virtù evangeliche e regola vivente di santità,
per il valido patrocinio che puoi esercitare a nostro favore,
ottienici di sapere unire,
a tua imitazione, l’umiltà con lo zelo,
la mansuetudine con la fortezza, la preghiera e la mortificazione
con la carità operosa.
Fa che viviamo nella comunione di Dio e dei fratelli,
nella fedeltà agli impegni della consacrazione battesimale.
Amen

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