Per intercessione di San Biagio, Vescovo e Martire,
Dio ci liberi dal mal di gola e da ogni altro male
Il nome Biagio deriva dal latino Blasius e significa "balbuziente". Biagio era un vescovo e studioso di medicina della comunità di Sebaste in Armenia. Nei suoi confronti ci fu intorno al 316 una vera e propria persecuzione dovuta ai contrasti tra l’orientale Licinio e l’occidentale Costantino. San Biagio fa parte dei quattordici cosiddetti santi ausiliatori, ossia, quei santi invocati per la guarigione di mali particolari. Venerato in moltissime città e località italiane, delle quali, di molte, è anche il santo patrono, viene festeggiato il 3 febbraio in quasi tutta la penisola italica. È tradizione introdurre, nel mezzo della celebrazione liturgica, una speciale benedizione alle “gole” dei fedeli, impartita dal parroco incrociando due candele (anticamente si usava olio benedetto).
Conosciamolo meglio!!!
S. Biagio nacque a Sebaste nell'Armenia. Passò la giovinezza fra gli studi, dedicandosi in modo particolare alla medicina. Al letto dei sofferenti curava le infermità del corpo, e con la buona parola e l'esempio cristiano cercava pure di risanare le infermità spirituali. Geloso della sua purezza ed amantissimo della vita religiosa, pensava di entrare in un monastero, quando, morto il vescovo di Sebaste, venne eletto a succedergli. Da quell'istante la sua vita fu tutta spesa per il bene dei suoi fedeli.
Catturato dai Romani fu picchiato e scorticato vivo con dei pettini di ferro, quelli che venivano usati per cardare la lana, ed infine decapitato per aver rifiutato di abiurare la propria fede in Cristo. Si tratta di un Santo conosciuto e venerato tanto in Occidente, quanto in Oriente. Il suo culto è molto diffuso sia nella Chiesa Cattolica che in quella Ortodossa.
San Biagio non è invocato nelle Litanie dei Santi, però si trova nel numero dei Santi Ausiliatori, il che significa che è stato tra i santi più venerati e popolari per ben oltre un millennio e la sua storia si trova nella Leggenda aurea. È patrono di almeno 24 importanti centri in Italia, città, tra le quali Ragusa, Ostuni, Ruvo, Fiuggi. Considerevole poi è il numero delle sue protezioni e questo insieme di cose pare abbia messo in imbarazzo i riformatori del nuovo Calendario Liturgico, tanto che ne hanno lasciata la memoria, pur essendo inesorabili nei casi come questo, in cui manca un'affidabile documentazione storica.
Le sue numerose protezioni pare siano dovute alla presenza di elementi forti della sua figura, che contavano molto nel passato. La malattia della gola era una delle più frequenti e tormentose. Una volta riconosciuto, questo patrocinio facilmente si è esteso a tutto quanto aveva relazione con l'apparato respiratorio,
Secondo la leggenda Biagio fu medico e successivamente vescovo di Sebaste in Armenia. Fu martire della persecuzione di Licino con la decapitazione intorno al 316. Quando scoppiò la persecuzione, andò a vivere in una caverna dove guariva con un segno di croce gli animali ammalati. Scoperto, fu rinchiuso in prigione e lì riceveva e sanava gli ammalati.
Un giorno si recò da lui una donna il cui figlio era sul punto di morire soffocato da una lisca di pesce che gli si era conficcata in gola. La benedizione del Santo lo risanò immediatamente.
Fra tanti altri miracoli, merita particolare ricordo anche quello della vedova alla quale un lupo aveva portato via un maialino. La donna, riavuto l’animale, in segno di riconoscenza portò cibi e candele al Santo.
"Se la spina o l’osso non volesse uscire fuori, volgiti all’ammalato e digli «Esci fuori, osso, se pure sei osso, o checché sii: esci come Lazzaro alla voce di Cristo uscì dal sepolcro, e Giona dal ventre della balena." Ovvero fatto sull’ammalato il segno della croce, puoi proferire le parole che Biagio martire e servo di Cristo usava dire in simili casi "O ascendi o discendi"!!!
Il Santo è inoltre considerato protettore degli animali domestici e propiziatore del raccolto. Il suo martirio, subito con pettini di ferro, ne ha fatto anche il patrono dei materassai. San Biagio, nella sua qualità di medico, in particolare per la guarigione dalle malattie della gola, è tra i quattordici Santi Ausiliatori, quei santi invocati per la guarigione di mali particolari, come Santa Caterina che viene invocata per i mali della lingua. Il culto di S. Biagio è molto diffuso sia nella Chiesa Ortodossa che in quella Cattolica: particolarmente in Germania e nel Nord Europa. Nel sud dell’Italia ci sono numerosissime chiese a lui dedicate.
Per riflettere......
Dovremmo sempre molto riflettere sul dono della voce, pensare a cosa sarebbe se non potessimo parlare, se non potessimo comunicare. Quindi, almeno nel giorno della festa di San Biagio, dovremmo pensare a tutti coloro che per motivi vari non possono parlare, pregare per loro e per la pace nella loro esistenza. La voce è un fatto meccanico, fisiologico, attraverso il quale viene prodotto il suono; ma ricordiamo che l’elemento spirituale che ispira quello meccanico è sicuramente il più importante. Non importa che possiamo parlare, importa del "perché" dobbiamo parlare. !!!
Supplica
🙏
Martire glorioso, S. Biagio,
con sincera gioia ti ringraziamo
delle tante consolazioni che ci hai donato.
Con l’esempio della tua vita
cristiana hai testimoniato
l’amore fedele e totale per Gesù,
salvatore del mondo.
Ti chiediamo di essere
misericordioso, ottenendoci da Dio
la grazia della
fedeltà al nostro battesimo.
Il mondo di oggi
ci corrompe
con le attrattive pagane del denaro,
del potere, dell’egoismo: aiutaci a divenire
i testimoni delle beatitudini evangeliche,
per il raggiungimento della felicità
e della salvezza eterna.
Proteggici dalle malattie
della gola,
per le quali è ammirabile
la tua intercessione:
rendi coraggiose le nostre parole
e le nostre opere,
quali profeti e testimoni della
Parola del Vangelo.
Ottienici da Dio
la grazia di godere
con te la beatitudine eterna nel cielo.
Amen.💞
03 Febbraio 2025
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