domenica 29 novembre 2020

Aspettando la festa dell'Immacolata Concezione di Maria

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MARIA
L'IMMACOLATA CONCEZIONE
" Vergine concepita senza macchia di peccato".


Il dogma (verità di fede) certifica come Maria sia stata preservata dal peccato originale sin dal primo istante del suo concepimento. A proclamare il dogma fu l’8 dicembre 1854 papa Pio IX con la bolla “Ineffabilis Deus”, un testo in cui si legge: «La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale»
La Chiesa cattolica crede che, nonostante la legge universale, secondo la quale tutti gli uomini nascono contaminati dal peccato originale, per una speciale grazia divina solo Maria, la Madre di Dio, fin dal primo istante della sua esistenza ha evitato il peccato originale e per questo divenne degna Madre dell'Uomo - Dio, che è illimitata purezza e infinita santità. Per tutto questo, la Chiesa cattolica chiama Maria "Immacolata, Madre santa", oppure " Vergine concepita senza macchia di peccato". 

CHE COSA VUOL DIRE IMMACOLATA CONCEZIONE?
Vuol dire che la Vergine Maria, pur essendo stata concepita dai suoi genitori (sant’Anna e san Gioacchino) così come vengono concepite tutte le creature umane, non è mai stata toccata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.

PERCHÉ LA VERGINE MARIA È STATA CONCEPITA IMMACOLATAMENTE?
La risposta sta nel fatto che la Vergine Maria non solo avrebbe dovuto concepire il Verbo incarnato e quindi portare con sé, nel Suo Grembo, il Dio fattosi uomo; ma anche perché avrebbe dovuto dare al Verbo incarnato la natura umana. Il catechismo afferma che Gesù Cristo è vero Dio ma anche vero uomo, nell’unico soggetto che è divino. Si tratta dell’unione ipostatica. Ebbene, non si può pensare che Dio, somma perfezione e somma purezza, possa aver ricevuto la natura umana da una creatura toccata –anche se brevemente – dal peccato e, quindi, in quanto tale, soggetta in qualche modo all’azione del Maligno.

Due brevissimi pensieri di San Massimiliano Kolbe, il folle dell’Immacolata per vivere bene l'attesa alla festa dell’Immacolata:
Si sta avvicinando di nuovo la nostra festa dell’Immacolata. Evidentemente si tratta di un avvicinamento della volontà, di una fusione della nostra volontà con la sua così come la sua volontà è unita in modo perfettissimo con la volontà di Dio. Oltre a questo non occorre niente altro."
"Rafforziamo continuamente, ogni giorno, ogni istante, il nostro amore verso l’Immacolata e diamoci da fare affinchè anche altri la amino come noi e ancor più di noi."

Chi è l’Immacolata? 
Un fiore semplice e umile che viene dal cielo 


Da se stessa non è niente, come le altre creature, ma per opera di Dio è la più perfetta fra le creature. La più perfetta somiglianza dell’essere divino. L’Immacolata non ebbe mai nessuna macchia di peccato, il che vuol dire che il suo amore fu sempre totale, senza alcun impedimento. Amò Dio con tutto il proprio essere e l’amore la unì con Dio in modo così perfetto fin dal primo istante di vita, che nel giorno dell’Annunciazione l’Angelo potè rivolgersi a Lei dicendole: «Piena di grazia , il Signore è con te» [ Lc1,28]. Ella è, dunque, creatura di Dio, proprietà di Dio, somiglianza di Dio, immagine di Dio, figlia di Dio, nel modo più perfetto possibile ad un essere umano. 

Ella è strumento di Dio
Con piena consapevolezza si lascia volontariamente condurre da Dio, si conforma alla sua volontà, desidera solo ciò che Egli vuole, opera secondo la sua volontà e ciò nel modo più perfetto possibile, senza il minimo difetto, senza alcuna deviazione della propria volontà dalla volontà di Dio. La sua unione d’amore con Dio giunge fino al punto che ella diviene Madre di Dio. Il Padre le affida il proprio figlio, il Figlio discende nel suo grembo, mentre lo Spirito Santo forma, con il corpo di Lei, il corpo santissimo di Gesù. 


Si sta avvicinando ancora un’altra volta l’annuale solennità, così cara al cuore di tutti. Noi, consacrati all’Immacolata,. Diamo uno sguardo all’intero anno trascorso dall’ultima Sua festa e interroghiamoci personalmente:

💓Durante quest’anno ci siamo avvicinati di più all’Immacolata?

💓Il nostro amore verso di lei è cresciuto?

💓Ci siamo avvicinati maggiormente al ss. Cuore di Gesù attraverso l’Immacolata?

💓Ci intratteniamo con più familiarità con Gesù nel tabernacolo? E più ancora dopo averlo ricevuto nella SS. Comunione?

💓L’amore di Gesù ci attrae verso la croce e ci spinge a contraccambiarlo con un amore disposto al sacrificio, a nostre, spese, con la sofferenza accettata per Lui ?



In caso affermativo, ringraziamo di cuore l’Immacolata per le sorgenti di grazie che Ella ha impetrato per noi dal ss. Cuore di Gesù e le ha riversate su di noi. Se invece non vediamo dei grandi progressi nell’amore divino, non scoraggiamoci, ma umiliamoci, chiediamo sinceramente perdono all’Immacolata per non aver approfittato a sufficienza delle sue grazie; preghiamola di chiedere perdono al Salvatore, di offrire la giusta riparazione al ss. Cuore di Gesù e di volgere la nostra trascuratezza, la nostra ingratitudine in un bene ancora più grande, in modo che perfino le cadute divengano realmente per noi altrettanto gradini verso una più alta perfezione (per questo solo, infatti, Gesù le ha permesse); e con piena fiducia, con una fiducia illimitata nella sua particolare protezione, lasciamoci guidare da Lei in modo sempre più perfetto. 
Ella ci insegnerà il modo di poter, giorno dopo giorno, ora dopo ora, istante dopo istante, nel fedele adempimento dei nostri doveri ordinari e nell’impegno di conformarci alla volontà di Dio – il modo di poter manifestare il nostro amore verso il Cuore divino: un amore generoso, mediante il compimento della sua volontà, nonostante le difficoltà, i sacrifici e le croci. 




Allora come preparaci alla festa dell’Immacolata? 
Come fare per trascorrerla nel modo migliore? Innanzi tutto laviamo la nostra anima nel sacramento della penitenza, per togliere le macchie del peccato: così facendo essa diventa, almeno un poco, simile all’Immacolata. Inoltre, supplichiamo l’Immacolata affinché prepari il nostro cuore ad accogliere in modo degno il suo divin Figlio Gesù, presente nel santissimo sacramento dell’altare:accostiamoci alla santa comunione. Dopo la Santa Comunione pregheremo nuovamente l’Immacolata affinché voglia Lei stessa tener compagnia a Gesù presente nella nostra anima e renderlo così felice come nessuno è mai riuscito a fare finora. La pregheremo affinché Ella voglia offrire a Gesù la giusta riparazione sia per le nostre attuali infedeltà sia per i numerosi torti che Egli subisce nel mondo intero da parte dei peccatori. Ancora rinnoviamo il nostro atto di Consacrazione all’Immacolata. Infine, riflettiamo un poco per chiederci se finora abbiamo servito l’Immacolata con sufficiente entusiasmo…Gesù ama assai coloro che lo imitano nell’amore verso la sua purissima Madre. E finalmente, per amare con maggiore ardore l’Immacolata, ci impegneremo a pensare a Lei, a leggere e a conversare su di Lei, affinché ciascuno di noi possa conoscerla e amarla sempre di più e possa guadagnare a Lei schiere sempre più numerose di altre anime. La pregheremo soprattutto negli istanti di dubbio, nei momenti di tentazione e di tristezza. Confidando nell’Immacolata, l’anima non ha paura di nulla, non indietreggia di fronte a nessun dovere, fosse pure arduo, assai arduo.

Un privilegio che appartiene solo a Maria

L'Immacolata a Lourdes, nella sua apparizione, non dice: "Io sono stata concepita immacolatamente", ma: "Io sono l'Immacolata Concezione". Con ciò Ella determina non solo il fatto dell'Immacolata Concezione, ma anche il modo come questo privilegio Le appartiene. Perciò, non è qualcosa di accidentale, ma fa parte della Sua stessa natura. Ella stessa è la Concezione Immacolata. Di conseguenza, Ella è tale anche in noi e ci trasforma in Se stessa come Immacolati.

L'Immacolata ai bambini
Se dovessimo spiegare il significato dell’Immacolata Concezione a un bambino, dovremmo raccontargli di Maria, una ragazza come tante, che viveva con la mamma e il papà e sognava una vita fatta di cose semplici, di una famiglia, di uno sposo, di tanti bambini, e di come un giorno le apparve un bellissimo angelo che si rivolse a lei salutandola così: “Ave, piena di grazia. Il signore è con te”. Perché in realtà Maria non era una ragazza comune, no davvero! Dio l’aveva scelta per una cosa molto speciale, una cosa che lui aveva deciso tanto tempo fa, tanto tempo prima che Maria nascesse, prima che venisse concepita nella pancia della sua mamma, Sant’Anna. Dio aveva deciso che Maria sarebbe dovuta diventare la mamma di Gesù. Infatti il bellissimo angelo, che si chiamava Gabriele, le parlò con dolcezza e le disse che lei un giorno avrebbe avuto un bambino, un bambino molto speciale, perché sarebbe stato Gesù, il figlio di Dio. Ma Dio, che è tanto buono e sa tutto, non poteva certo scegliere una ragazza qualunque come mamma per il suo unico figlio. Così, tanto tempo prima che Maria nascesse, lui ha deciso che lei sarebbe stata pura, immacolata, come la neve, che sarebbe nata senza peccato originale e non avrebbe commesso nessun peccato in vita sua, pur potendo scegliere, in qualsiasi momento della sua vita, tra il bene e il male. Maria, che era davvero una ragazza speciale, perché era buona e giudiziosa e piena di amore, scelse di affidarsi a Dio, e lo fece con gioia e umiltà, dicendo all’angelo Gabriele: “Eccomi, sono la serva del Signore”. È quello che ciascuno di noi dovrebbe fare ogni giorno, fidarsi di Dio e affidarsi a Lui quando ci chiama per nome e ci chiede di affrontare anche le prove più difficili. A differenza di Maria noi siamo nati con addosso il peccato originale, ma il Battesimo ce lo ha tolto, e da quel momento in poi possiamo decidere tra il bene e il male, scegliere se essere buoni e “speciali” come lo fu Maria.

Una speciale grazia divina
Maria fu l’unica creatura a cui venne riservato questo speciale privilegio, proprio in vista della sua missione, del destino che Dio aveva in serbo per lei. Tutti gli altri uomini e donne sono nati e nascono nel Peccato, e da esso sono lavati grazie al Battesimo.. Maria è la prima tra i credenti, la più vicina a Dio, così vicina da essere stata scelta per portare in grembo il frutto del suo infinito Amore. Questo ruolo di tramite tra gli uomini e l’Onnipotente, di Madre pura e amorosa, consacrata fin dal proprio concepimento alla sua missione d’amore e dolore, rende questa piccola quaresima di nove giorni dedicata della Madonna Immacolata una delle più diffuse e amate nella Chiesa Cattolica.


29 Novembre 2022

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