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MARIA, REGINA DEI SANTI E MADRE DELLE VIRTU'
«Venite a me, o voi tutti che mi desiderate, saziatevi dei miei frutti»
(Sir 24,26)
I frutti di Maria sono le sue virtù.
"Maria, donna obbediente"
Dalla Sua obbedienza è nata la Salvezza dell’UmanitÃ
3° Virtù': l' Obbedienza di Maria
La parola "obbedire", nel linguaggio comune significa eseguire degli ordini, sottostare ad un’autorità , ma la parola obbedire (dal latino abaudire) in realtà significa "ascoltare". Maria, quando ha obbedito, ha sempre ascoltato e testimoniato con la sua vita la Parola e la Volontà di Dio. L’ascolto profondo, intimo, di cui parliamo, implica l’uso del cuore, del sentire, e non solo del pensiero. Possiamo dire che Maria ha usato la coscienza e l’intelligenza del cuore per ascoltare Colui che voleva solo il bene per Lei (e tramite Lei per tutta l’umanità ), e Lei ha aggiunto a questa qualità del cuore la Sua caratteristica che è la Forza; inoltre ha tradotto in azioni ciò che il cuore ha percepito. La condizione necessaria per ascoltare, per obbedire, è l’anelito cioè l’aspirazione a farlo. Maria si era già preparata a dire “sì” all’Arcangelo Gabriele. Quel Sì che ha cambiato le sorti dell’umanità ormai perduta, lo ha pronunciato nella pienezza del suo Io. Ha manifestato la Sua perplessità solo quando ha chiesto all’Arcangelo Gabriele come avrebbe fatto a diventare Madre “non conoscendo uomo”. Quel Sì ha portato a manifestazione la venuta del Gesù prima e del Cristo dopo. Quando l’anima cerca con sincerità e umiltà Dio è Lui stesso che le va incontro. Inoltre la preghiera sincera è di per se stessa un atto di obbedienza a Dio. L'assiduità alla preghiera, la sollecitudine nell'osservare i tempi che le sono consacrati e tutte le sue esigenze, rappresentano davvero la fedeltà dell'obbedienza a Dio.
Maria ha sempre obbedito al Padre e alla legge ebraica. Possiamo vederlo nei seguenti episodi del Vangelo:
– All’Annunciazione
– Nella fuga in Egitto
– Alle Nozze di Cana
– Alla crocefissione di Gesù
– Dopo la resurrezione quando scende il Paraclito sugli apostoli
– Quando presenta Gesù bambino al tempio
– Quando va al tempio con Gesù dodicenne.
Fermiamoci a questi due ultimi episodi. Quando Maria va al tempio con Gesù per farlo circoncidere, Lei obbedisce alla legge, ma interiormente era già libera da questa; lo fa per Amore di tutti coloro che Le vivono intorno e che non erano liberi dalla legge ebraica, o meglio, dalla forma rigida che portava la legge stessa. Il secondo episodio fa riferimento al momento in cui Maria gli chiede il motivo della sua assenza e Lui, usando parole apparentemente dure, Le risponde " … perché mi cercavate, non sapevate che è opportuno che io sia in cose del Padre mio? … ". Maria accetta silenziosamente questa risposta e custodisce tutte le parole nel Suo cuore. Tutto ciò non fa di Lei una donna dimessa ma una Donna meravigliosa ricolma di tutte le Grazie che il Padre riversa continuamente in Lei. Vediamo nei vari episodi della Sua vita come Lei, Maria, ha obbedito riversando totalmente la certezza in Dio solo. Grazie a questa forza interiore, Ella ha sempre saputo vedere, cogliere, il punto di vista, il Progetto di Dio. Lei, portatrice della Forza del Cuore, del Coraggio, non ha mai vacillato nel Suo rapporto intimo con Dio, e questa virtù, questo dono, lo ha incarnato in Lei tanto da farla diventare il Cuore dei Cuori, la Madre dell’umanità , donando tutta sé stessa per la sua evoluzione spirituale. Quando fugge in Egitto si fida del sogno fatto dal suo sposo, rispetta la sua autorità e lo segue nel viaggio, fidandosi del comando che il Padre le da. L’obbedienza di Maria è silenziosa. Ella conserva nel suo cuore tutte le parole, e lo fa consapevolmente. Il suo è un silenzio che possiamo caratterizzare come "abitato", pieno di dolcezza, di armonia, di equilibrio, di completezza, di Amore.
Maria rimane in silenzio anche quando Simeone le presagisce che una spada avrebbe trafitto la sua anima. Maria manifesta costantemente l’Amore operante del Padre e scioglie il cuore delle persone che Le stanno vicino. Sa sempre cosa fare per l’anima di chi incontra. Alle Nozze di Cana, Maria obbedisce ad un silenzioso comando: invitare Gesù a trasformare l’acqua in vino. Lei sa che anticipa il tempo di Gesù, ma è come se Gli dicesse: “coraggio, Io sono con te, fai ciò che anche tu senti dentro il Tuo cuore”. Lei sa sempre cogliere il proprio kairos, il tempo opportuno, quello di Suo Figlio e dell’umanità . Maria vicino alla croce non piange, non si dispera, ma coglie tutto ciò che deve vivere nella pienezza del Suo essere e aiuta, sostiene il Suo Amato Figlio a morire. Quale Amore e obbedienza più profonda di questa avrebbe potuto compiere? Obbedisce al Padre anche quando richiama al cenacolo gli apostoli sui quali scende lo Spirito Paraclito. La sua attesa viene premiata.
Per l'amore che portava alla virtù dell'ubbidienza, quando l'arcangelo Gabriele le annunziò la nascita di Gesù, Maria non volle chiamarsi con altro nome che quello di serva: «Ecco la serva del Signore». «Vera ancella, che né con le parole, né con le opere, né con il pensiero si oppose mai all'Altissimo, ma spogliandosi di ogni volontà propria visse sempre e in tutto ubbidiente alla divina volontà ». Ella stessa dichiarò che Dio si era compiaciuto di questa sua ubbidienza: «Ha guardato l'umiltà della sua serva» (Lc 1,48). Questa è l'umiltà propria di una serva: essere sempre pronta a ubbidire. Sant'Agostino dice che la divina Madre con la sua ubbidienza rimediò al danno che aveva fatto Eva con la sua disubbidienza: «Come Eva disubbidendo divenne causa di morte per sé e per tutto il genere umano, così Maria Vergine ubbidendo divenne causa di salvezza per sé e per tutto il genere umano». L'ubbidienza di Maria fu molto più perfetta di quella di tutti gli altri santi. Inclini al male per il peccato originale, gli uomini provano difficoltà nel bene operare; ma non così la beata Vergine.
San Bernardino scrive: "La Madonna, esente dal peccato originale, non aveva impedimenti nell'ubbidire a Dio, ma fu come una ruota che si muoveva prontamente ad ogni ispirazione dello Spirito Santo". Lo stesso santo aggiunge: "La Vergine tenne sempre gli occhi fissi su ciò che piace a Dio e lo eseguì con fervido consenso". Maria dimostrò quanto era pronta all'ubbidienza in primo luogo quando per piacere a Dio volle ubbidire anche all'imperatore romano facendo alla volta di Betlemme un viaggio di novanta miglia, in pieno inverno, incinta e povera, tanto che fu costretta a partorire in una stalla. Fu ugualmente pronta quando, avvertita da san Giuseppe, si mise subito in cammino la notte stessa per il lungo e penoso viaggio verso l'Egitto. Perché la rivelazione di fuggire in Egitto fu fatta a san Giuseppe e non alla beata Vergine che più doveva sentirne la fatica? Perché non le fosse tolta l'occasione di esercitare un atto di ubbidienza alla quale era prontissima. Ma soprattutto Maria dimostrò la sua eroica ubbidienza quando, per ubbidire alla divina volontà , non si ribella di fronte alla morte il Figlio suo. Sono molto graditi alla Vergine quelli che amano l'ubbidienza!!! Parlando a santa Brigida della sicurezza che vi è nell'ubbidire al padre spirituale, Maria le disse: «L'ubbidienza conduce tutti alla gloria». San Filippo Neri affermava che Dio non chiede conto delle cose fatte per ubbidienza, poiché egli stesso ha detto: «Chi ascolta voi ascolta me. Chi disprezza voi disprezza me» (Lc 10,16). La Madre di Dio rivelò poi a santa Brigida che per merito della sua ubbidienza ha ottenuto dal Signore che tutti i peccatori che ricorrono a lei pentiti, per quanto gravi siano le loro colpe, saranno perdonati.

PREGHIERA PER CHIEDERE LA VIRTÚ
DELL’OBBEDIENZA.
O Padre,
la vita di tuo Figlio, nostro Signore, è stata tutta
un atto di perfetta obbedienza alla tua Santa Volontà , dal momento in cui, prima ancora di incarnarsi, ti ha detto: “Ecco, io vengo, o Dio, per
fare la tua volontà ”... all’inizio di questo nuovo giorno desidero fare
mie queste stesse parole: “Ecco, io vengo, o Padre, per fare la tua volontà ”.
Desidero fare la tua volontà perché riconosco in
essa la suprema espressione del bene soggettivo
e oggettivo al quale posso e devo tendere nella
mia vita.
È solo nella tua Volontà che trova piena realizzazione la mia esistenza sul piano umano e soprannaturale, ed in essa io conseguo il fine per il
quale sono stato creato.
Per questo, o Padre, io ( ....dire il proprio nome) ti chiedo il dono dell’obbedienza, di una obbedienza filiale, fatta con
amore e per amore, di una obbedienza fedele
immune da dubbi e da tentennamenti, di una obbedienza perseverante, non soggetta ad omissioni o ripensamenti, di una obbedienza paziente,
nei momenti di prova e tribolazione, di una obbedienza indiscutibile, che mai scenda a compromessi ed ipocrisie, di una obbedienza salda
che non viene meno di fronte alle difficoltà ed
alle tentazioni.
O Padre, ti offro la mia mente, perché sia soggetta alla verità , ti offro la mia volontà , perché
sia soggetta al bene, ti offro il mio cuore, perché
sia soggetto all’amore, ti offro tutta la mia persona, perché sia soggetta a te.
Ti prego, rendi vera la mia supplica, quando,
facendo mia la preghiera insegnata da Gesù ti
dico: Sia fatta la tua volontà , come in cielo, così
in terra”. Così, nella mia persona, nella mia storia, così nella mia vita, così nella mia morte.
Grazie, o Signore.
🌺
Amen
Regina e madre nostra,
prega Gesù per noi, ottenendoci
per merito della tua ubbidienza
di essere fedeli nell'ubbidire alla Sua volontÃ
e agli ordini dei padri spirituali.
Amen.
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