🤙Scrivete un commento🤙al n. 3271965476
"La pace sia con voi"
questo è il saluto pasquale di Cristo risorto che ascolteremo in tutto il tempo di Pasqua nei Vangeli della risurrezione. Il primo dono del Risorto è la pace. Mai come quest’anno sentiamo il bisogno di accogliere questo dono di pace per il mondo intero segnato da tante guerre che portano con sé morte, distruzione e violenza. La Pasqua di quest’anno è sfregiata dall’orrore della guerra, dalle bombe, dalle fosse comuni, dai pianti di tanta gente che scappa disperata. Non possiamo rimanere indifferenti. . . . .
“Ecco, io apro 
i vostri sepolcri, 
vi faccio uscire dalle 
vostre tombe, 
o popolo mio. 
Farò entrare in voi il mio spirito
 e rivivrete; vi farò riposare
 nella vostra terra.
 Saprete che io sono il Signore. 
L’ho detto e lo farò”
Oracolo del Signore Dio 
La “bella notizia” di un sepolcro vuoto
La prima cosa che appare nel giorno di Pasqua è un sepolcro; più esattamente, un sepolcro  vuoto. Eppure quel sepolcro vuoto rimette tutto e tutti in cammino, anzi fa correre uno più dell’altro. E'' questa la vera e sola Pasqua !!! 
Uscire dal nostro sepolcro vivi.
Il Lunedì dell’Angelo, la Pasquetta, è il giorno successivo alla Pasqua: è chiamato così perché in questo giorno si ricorda l’incontro dell’Angelo con le donne giunte al Sepolcro. Il Vangelo racconta che Maria di Magdala e Salòme si recarono al sepolcro, dove Gesù era stato sepolto, con dell’olio aromatico per imbalsamare il corpo di Gesù. In realtà vi trovarono il masso che chiudeva la tomba letteralmente spostato. Le tre donne erano preoccupate e cercavano di capire cosa fosse successo, quando apparve loro un Angelo che disse: “non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto. Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli”. Cosi si precipitarono a raccontare l’accaduto agli altri seguaci di Cristo. Dalle parole dell’angelo possiamo raccogliere un prezioso insegnamento: non stanchiamoci mai di cercare il Cristo risorto, che dona la vita in abbondanza a quanti lo incontrano. Trovare Cristo significa scoprire la pace del cuore», ricordava ancora un anno fa nel Regina Coeli il Santo Padre. Oggi, vogliamo pronunciare il nome della speranza donata all’uomo: si chiama Risurrezione, perché c’è un Risorto! Gesù è vivo, che ci crediamo o no. “Perché cercate tra i morti, colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato“. Con queste parole gli angeli avevano annunciato alle donne, che erano andate al sepolcro la domenica di Pasqua di buona ora, che Gesù era risorto. Quel sepolcro vuoto è il primo segno della Pasqua, il cuore della fede. E’ da quella tomba vuota che è iniziato il cristianesimo. Ed è alla luce di quella tomba vuota che noi rileggiamo la vita di Gesù e le sue Parole. La Risurrezione di Cristo non è una favola, è un fatto, non c’è più limite alla nostra speranza e quella cristiana assume la dimensione dell’impossibile. Insieme alla pietra che ostruiva il sepolcro di Cristo sono “saltati” tutti i calcoli, tutte le cifre più ragionevoli. Il terreno arido del Calvario ha fatto esplodere il seme della speranza. Nel corso dei secoli ci è stato detto: sarà il progresso a rendere felice l’uomo! Ma non è stato così. Sarà il benessere a rendere felice l’uomo? Ancora una volta, non è stato così. E ancora: sarà la libertà da ogni legge morale a rendere felice l’uomo.? Non direi!!! Ma il fallimento di questa proposta è sotto gli occhi di tutti. Invece, è in Cristo Risorto che dobbiamo riconoscere la risposta di Dio alle ferite di angoscia, di debolezza, di solitudine, di fallimenti che abbiamo nel cuore. Ognuno di noi ha un traguardo, ha una terra promessa: la Risurrezione! A questo traguardo ci si arriva con una vita vissuta con amore, a servizio del prossimo, vissuta perdonando chi ci offende, facendoci carità verso tutti indistintamente. E non è possibile celebrare la Pasqua se non siamo disposti a rivedere la scala dei valori, le nostre priorità e a ridestare la nostra coscienza. Non possiamo considerare la Pasqua un’operazione ‘una tantum’ per essere in regola e per mettere a posto le cose. 
Fare Pasqua significa cambiare vita.
Significa accettare dì essere liberati dai nostri egoismi, dalle nostre incertezze, dai nostri dubbi, dalle nostre tristezze e inseriti nella vita nuova che ci offre il Cristo. Significa uscire definitivamente dal nostro SEPOLCRO, il nostro IO!!!
Allora, qual 'è il messaggio?
Gesù ha detto: “Fate questo in memoria di me “, non ha detto: “Ricordatevi di ciò che ho fatto”. “Fate questo“, cioè vivete "oggi" la Resurrezione!!! A Pasqua ha vinto l’amore non la violenza; ha vinto la debolezza non la forza; ha vinto il perdono non l’odio. E''’ questo il nostro punto di partenza! La certezza della preghiera e della vittoria di Cristo sulla morte domina la testimonianza cristiana nei giorni di Pasqua. L’annuncio della Pasqua è questo: “Cristo è vivo, Cristo accompagna la mia vita, Cristo è accanto a me. Cristo bussa alla porta del mio cuore perché io Lo lasci entrare, Cristo è vivo. In questi giorni pasquali ci farà bene ripetere: 
“Il Signore vive”
Auguri oggi più che mai,
 che cessino conflitti guerre e divisioni. . . .
Amen.

.jpg)

 
 
Nessun commento:
Posta un commento