martedì 2 gennaio 2024

Auguri di un sereno 2024

Anno della Preghiera


1° Gennaio
Solennità di Maria SS. Madre di Dio 
"Tutto un anno dedicato alla preghiera"


Il 2024 sarà l’anno di preparazione al Giubileo del 2025 dedicato alla preghiera. «La preghiera è il respiro dell’anima», ci ricorda papa Francesco e non c’è occasione migliore per riscoprirne la forza e la bellezza. Il Giubileo 2025 si aprirà ufficialmente nel dicembre 2024, con l’apertura della Porta Santa, e avrà come filo conduttore il motto: “Pellegrini di speranza”

Il Giubileo è un Anno Santo per la Chiesa e, perché sia veramente festa, non può mancare la dimensione della misericordia di Dio. L’indulgenza è infatti proprio una manifestazione concreta della misericordia di Dio, che supera i confini della giustizia umana e li trasforma. Durante il Giubileo, questa esperienza di misericordia si traduce in alcune azioni spirituali che vengono indicate dal Papa: per esempio, l’indulgenza è legata al passaggio della Porta Santa, simbolo del proprio cammino di conversione.
 
Cristo è la Porta sempre aperta per chi si converte. Chi, per malattia o altro, non può farsi pellegrino è comunque invitato a prendere parte al movimento spirituale che accompagna quest’Anno, offrendo la propria sofferenza e la propria vita quotidiana e partecipando alla celebrazione eucaristica.

Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante.
All’inizio del nuovo anno guardiamo a Maria e, con il cuore grato, pensiamo e guardiamo anche alle madri, per imparare quell’amore che si coltiva soprattutto nel silenzio, che sa fare spazio all’altro, rispettando la sua dignità, lasciando la libertà di esprimersi, rigettando ogni forma di possesso, sopraffazione e violenza. 

C’è tanto bisogno di questo oggi, tanto! Tanto bisogno di silenzio per ascoltarsi. Come ricorda il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace: 

«La libertà e la convivenza pacifica 
sono minacciate quando gli esseri umani 
cedono alla tentazione dell’egoismo, 
dell’interesse personale, della brama
 di profitto e della sete di potere». 

L’amore, invece, è fatto di rispetto, è fatto di gentilezza: in questo modo abbatte le barriere e aiuta a vivere relazioni fraterne, a edificare società più giuste, più umane, più pacifiche.


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