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mercoledì 8 marzo 2023

Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale

 

"Dove ci sono donne 
la Chiesa cambia e va avanti."
Papa Francesco
 Obiettivo: festeggiare la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA non solo l'8 marzo, ma tutto l'anno.

“Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne”
"La donna «ha la capacità di avere tre linguaggi insieme: quello della mente, quello del cuore e quello delle mani. E pensa quello che sente, sente quello che pensa e fa, fa quello che sente e pensa. Non dico che tutte le donne lo facciano, ma hanno quella capacità, ce l’hanno. Questo è grandioso»" 
Sono parole che Papa Francesco ha rivolto alla redazione di “Donne Chiesa Mondo” nell’udienza che si è svolta nella Sala dei Papi del Palazzo Apostolico ieri mattina. L’occasione era data dal decimo anniversario dell’inserto mensile de L’Osservatore Romano e dal quarto anniversario, con il prossimo numero di maggio, dell’attuale comitato coordinato da Rita Pinci che, a nome di tutta la redazione, si è rivolta al Pontefice sottolineando la bellezza di fare squadra.


E poi ha aggiunto: «Le donne hanno una capacità di gestire e di pensare totalmente differente da noi e anche, io direi, superiore a noi, un altro modo. Lo vediamo in Vaticano, anche: dove abbiamo messo donne, subito la cosa cambia, va avanti. Lo vediamo nella vita quotidiana, tante volte io lo vedevo quando passavo con il bus, facendo la coda per visitare nel carcere i loro figli e le donne lì: la donna che mai lascia il figlio, mai! E mi ricordo un sindacalista bravo, che è morto, che mi diceva che a 20-21 anni si dava alla bella vita e abitava con la mamma, entrambi poveri, e lui dormiva nell’ingresso della piccola casa; al mattino lui, ancora ubriaco dalla sera prima, vedeva la mamma che usciva dalla sua stanza, si fermava, lo guardava con tenerezza e se ne andava a lavorare, da donna di servizio, per un compenso minimo. È stato quello sguardo, “forte e mite” — così mi disse — “che un giorno ha toccato il cuore e sono cambiato”. E quest’uomo è diventato un grande sindacalista».

«Le donne, le donne: noi usiamo il femminile come una cosa di scarto, di gioco, di scherzo», ha sottolineato il Papa. «Una volta – ha proseguito citando la presidente della Commissione europea - ho chiesto a Von der Leyen “Mi dica, signora: lei è un medico e ha sette figli, che chiama al telefono ogni pomeriggio; mi dica: com’è riuscita a sbloccare quell’opposizione del Rapporto dell’Ue all’Europa durante il Covid, la questione del Benelux e di qualche altro Paese che si contrapponevano, come ha fatto?”. Lei mi guardò e in silenzio e cominciò a gesticolare con le mani in modo operoso, io la guardavo attentamente, osservando le sue mani e alla fine disse: “Come facciamo noi mamme”.


È così, è un’altra strada, è un’altra categoria di pensiero, ma non solo pensiero: pensiero, sentimento e opere». Da qui la sottolineatura del fatto che la donna ha appunto «la capacità di avere tre linguaggi insieme: quello della mente, quello del cuore e quello delle mani». «Per questo, - ha concluso Francesco prima di salutare tutte le presenti - mi piace leggere e incoraggiare questo mensile, e non è una sorta di femminismo clericale del Papa, no! È aprire la porta a una realtà, una riflessione che va oltre. Per questo vi ringrazio tanto e ora vi saluto una ad una».

In Italia, la prima giornata della donna si tenne nel 1922, ma non l’8 bensì il 12 marzo. Dopo il periodo fascista, nel settembre 1944, a Roma venne creata l’Udi (Unione donne italiane) e si decise di festeggiare l’8 marzo come giornata della donna nelle zone liberate dell’Italia. La mimosa divenne il simbolo di questa festa, scelta perché caratteristica della primavera, poco costosa e facile da trovare.Tuttavia, in Italia si deve arrivare agli anni Settanta per vedere la nascita di un vero e proprio movimento femminista. 

L'8 marzo 1972, in piazza Campo de Fiori a Roma, si tenne la manifestazione della Festa della donna, durante la quale le donne portarono avanti, tra le varie rivendicazioni purtroppo, anche la legalizzazione dell'aborto.😐😒
Nel 1975, i movimenti femministi di tutto il mondo stabilirono che l’8 marzo fosse la data definitiva a favore dell’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne. Il 16 dicembre 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con una propria risoluzione, invitò gli Stati membri a dichiarare un giorno all’anno “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”

mercoledì 18 marzo 2015

San Giuseppe Sposo di Maria e Padre di Gesù

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UOMO GIUSTO, UOMO FORTE

Oggi è la Solennità di San Giuseppe, sposo della beata Vergine Maria: uomo giusto, nato dalla stirpe di Davide che fece da padre al Figlio di Dio. La Chiesa, con speciale onore, lo venera come patrono, posto dal Signore a custodia della sua famiglia. 


venerdì 13 giugno 2014

S.Antonio di Padova


 S. Antonio di Padova


È un grande privilegio per un Apostolo del Signore poter applicare a sé il magnifico testo di Isaia che Gesù a Nazaret ha applicato a se stesso: "Lo Spirito del Signore è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai poveri...".  Veramente lo Spirito era su Antonio di Padova, che ha portato il lieto annuncio, il Vangelo, ai poveri con un successo straordinario. E ha fasciato le piaghe dei cuori spezzati, ha annunciato la liberazione dei prigionieri, in modo così luminoso, così straordinario, che è stato canonizzato dopo un solo anno dalla sua morte. È una cosa che oggi sarebbe impossibile, ma che dice bene quanto profonda fosse la venerazione del popolo cristiano.  In questo testo di Isaia, in cui vediamo chiaramente l'azione dello Spirito consolatore che fascia le piaghe del cuore, che consola gli afflitti, è evidente l'annuncio di libertà, che ci fa vedere lo Spirito all'opera come creatore, così come lo invoca l'inno di Pentecoste.
Tutti siamo prigionieri di tanti condizionamenti, provenienti dal nostro temperamento, dalle circostanze, dallo stato di salute, dai rapporti interpersonali che non sempre sono armoniosi... E cerchiamo la liberazione.  Ma la vera liberazione viene in modo inatteso, in modo paradossale dallo Spirito di Dio, che non risolve i problemi, ma li supera, portandoci a vivere più in alto.  Nella vita di sant'Antonio possiamo constatare questa liberazione operata dallo Spirito. Antonio avrebbe potuto essere grandemente deluso, depresso, perché tutti i suoi progetti sono stati scombussolati. Voleva essere missionario, voleva perfino morire martire e proprio per questo si era imbarcato per andare fra i musulmani. Ma il suo viaggio non raggiunse la meta: invece di sbarcare nei paesi arabi fu sbarcato fra i cristiani, in Sicilia e poi rimase in Italia. Avrebbe potuto passare il resto della sua vita a compiangere se stesso: "Non posso realizzare la mia vocazione ! ". E invece no ..... fiorì là, dove il Signore lo aveva inaspettatamente piantato: cominciò subito a predicare, a fare il bene che poteva, e acquistò una fama straordinaria. Proprio per questo ciascuno di noi non si deve mai scoraggiare di fronte alle difficoltà che incontra nella realizzazzione di un progetto. Magari è un buon progetto ma la strada che Dio sceglie per noi non è sempre quella che avevamo desiderato e pensato !!! Che S.Antonio, in questo giorno di festa,  allora, ci insegni tanto, ma soprattutto a "stare" con gioia e serenità grande con le cose che non possiamo cambiare. Auguri!!



Maria Cristina Siino

mercoledì 30 ottobre 2013

Attenzione a Halloween

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HALLOWEEN, IL GUSTO DEL MACABRO

CHE NASCONDE RICHIAMI SATANICI

ATTENZIONE!!!



Halloween è una festività anglosassone che, traendo le sue origini da ricorrenze celtiche e pagane, ha assunto negli Stati Uniti le forme accentuatamente macabre con cui oggi la conosciamo.
Tipica della festa è la simbologia legata al mondo della morte e dell’occulto, con le sfilate in costumi horror e giochi di bambini che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria del “dolcetto o scherzetto”, che in realtà significa: “Se non mi dai un dolcetto, ti maledico!”.
Il simbolo della zucca intagliata è derivato dalla leggenda di Jack o’ lantern, un fabbro che scese a patti con il diavolo riuscendo a ingannarlo ma che, per i suoi molti peccati, alla fine fu rifiutato dal Paradiso e costretto dal diavolo a vagare per l’eternità in cerca di un rifugio (la zucca è illuminata dall’interno perché il diavolo gli tirò dietro un tizzone dell’inferno).
La festa si celebra il 31 ottobre, la notte prima del giorno di Ognissanti e oggi si è diffusa, grazie all’esasperazione del consumismo, in tutto il mondo occidentale.
Perché non è bene festeggiare Halloween? Si potrebbe laicamente iniziare ad eccepire che non è nella nostra tradizione, o, ancora, che sempre si festeggia qualcuno o qualcosa. Se non sai chi o cosa festeggi non c’è il senso della “festa”, ma il non-senso della “baldoria”.
Meno laicamente, ha spiegato padre Gabriele Amorth, esorcista della Diocesi di Roma, uno degli esorcisti più famosi al mondo: “Festeggiare Halloween è rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. La festa di Halloween è una sorta di seduta spiritica, presentata sotto forma di gioco. L’astuzia del demonio sta proprio qui. Se ci fate caso tutto viene presentato sotto forma ludica, innocente…”. "È la matrice esoterica a renderla pericolosa. Non si tratta di una ricorrenza laica, come spesso viene presentata, ma piuttosto di un evento religioso in senso negativo, un’operazione paganeggiante che riesce a camuffarsi dietro all’apparente innocuità del ‘dolcetto e scherzetto’”. Don Buonaiuto ricorda che “le radici di Halloween risalgono alla festività celtica di Samhain durante la quale venivano compiuti dei veri e propri riti che contemplavano anche sacrifici umani e che dovevano servire ad ingraziarsi gli spiriti maligni. Per l’esecuzione di questi macabri rituali, venivano indossate delle maschere e venivano fatte delle invocazioni.

Halloween è la festa più importante per i seguaci di satana. In una cittadina vicino Houston non a caso è stata inaugurata, proprio in questo giorno, la Chiesa Maggiore di Lucifero. E’ il momento di fare capire ai nostri figli che vivono in una famiglia cristiana e che non è bene vestirsi da mostri, diavoli, morti. Che certi simboli macabri nemmeno per scherzo andrebbero mai mostrati. Che non è bene maledire nessuno. Che la tua famiglia è chiamata a benedire, non a maledire. Che piuttosto che vestirsi da diavoletto, se vuole, può vestirsi da angioletto. Al buio noi preferiamo la luce.

Siamo luce, lievito, 
sale nella massa, 
ma se il sale perde il suo sapore 
non serve più a niente (cfr. Lc 14,34).

In molte città italiane alcune parrocchie hanno organizzato le “feste della luce” come controffensiva ai festeggiamenti delle tenebre, con canti al Signore e giochi innocenti per bambini  Si potrebbe cominciare da lì. Facciamoci santi, bambini! Non zombie…Dietro la parvenza di ''festa'' innocente, c'è un chiaro attacco alle nostre radici religiose. 
Dietro la parvenza di 'festa' innocente e spassosa, Halloween si impone come moda e tendenza commerciale soprattutto nelle giovani generazioni e tende a rendere 'normali' e divertenti, aspetti e figure orride e ripugnanti. Halloween è fenomeno recente e d'importazione a stelle strisce, per altro. Vero, anche se in realtà Halloween nasce da un rito celebrato nelle isole britanniche dai Celti: il Samain, una specie di festival della morte realizzato per propiziare il favore di divinità pagane. La Chiesa, per opera di Papa Gregorio IV nell'834, decise di spostare la festa di Ognissanti dal 13 Maggio al 1 novembre proprio per sradicare le superstizioni e gli appuntamenti occultistici derivati dall'antica festa druidica. Tuttavia, per quanto imprevedibilmente, anche in Italia si è diffuso alla grande in un batter d'occhio. Fino a una quindicina di anni fa nessuno avrebbe immaginato che a ogni fine ottobre le nostre strade, vetrine, scuole e case potessero popolarsi di zucche a forma di teschio, scheletri, mostri, fantasmi, streghe e zombi e tante altre immagini macabre... Roba di pessimo gusto, certo. Se il mostruoso diventa carino, il terrificante piacevole, il ripugnante esaltante, il demoniaco simpatico, il passaggio successivo è la perdita di una precisa demarcazione tra ciò che è bene e ciò che è male: non a caso Benedetto XVI, proprio all'inizio del suo pontificato, ha indicato nella 'dittatura del relativismo' una delle gravi malattie del nostro tempo. E
qualcuno già da un pezzo ne approfitta… Infatti. Perché Halloween è anche e soprattutto una delle principali ricorrenze del mondo satanico. Viene considerato da molti il capodanno dei satanisti. Il periodo favorevole per la celebrazione di sabba, cioè riti e messe nere in onore del demonio. Per gli occultisti la notte del 31 ottobre è uno dei quattro appuntamenti più importanti dell'anno. Quindi quella notte si danno più da fare del solito? Sì. La profanazione dei cimiteri, le messe nere, i sacrifici animali e umani e ogni sorta di dissacrazione e sacrilegio sono praticati, esaltati e auspicati

Come si contrasta tutto questo? 
Disapprovando e dissociandosi dalle 'feste' di Halloween. 
Facendolo, non ci si arrende a subire quella che, purtroppo, non è soltanto una 'moda' apparentemente inarrestabile, 
ma un chiaro attacco alle nostre radici culturali e religiose.

NON LASCIAMOCI INGANNARE!!!


31 Ottobre 2024