venerdì 6 settembre 2013

Pastorale familiare: formazione e servizio

Parrocchia Maria SS delle Grazie
Corleone
Formazione Operatori 
“Famiglie Multiproblematiche:
Concetti introduttivi”
Giovedì 05/09/2013 ore 20,30
Incontro

Premessa
           Oggi la Chiesa ci fa ricordare e pregare una grande Santa: la Beata Teresa di Calcutta. Iniziamo questo cammino alternando momenti di sosta a momenti di azione,  con la consapevolezza di essere  prima noi stessi ( e le nostre rispettive famiglie) fragili e bisognosi di tante cose, anche di modelli a cui fare riferimento. Proprio perché siamo consapevoli di avere sempre bisogno di fermarci e riflettere, un percorso di formazione permanente ci aiuterà, spero, ad interrogarci su temi sociali di grande attualità, a provare a dargli una lettura e a contestualizzarli nel territorio nel quale siamo chiamati a offrire il nostro servizio. In altre occasioni abbiamo più volte ribadito il bisogno di diventare sempre più capaci e competenti al fine di riuscire meglio ad inquadrare il problema ed adattare uno specifico intervento ( concetto d’intervento mirato ). Di Teresa ci sono tanti aspetti che ci potranno sicuramente essere utili in questo ministero, ma, in questo primo momento (nel quale tutti noi ci impegniamo prima di tutto a formare un gruppo d’azione unito, solido e ben motivato,) la caratteristica particolare che a me colpisce di più è la sua grande fiducia nell’uomo. La fede in Dio è sottointesa, chiaramente, ma Lei, in ogni cosa che è riuscita a fare, ha avuto sempre la certezza che quella persona o gruppo si potesse risollevare….grazie all’Amore!!! ”Solo l’Amore guarisce” era il suo motto.  Era sempre propositiva e ottimista!!!Poi, più i casi che lei incontrava a Calcutta erano disperati più lei ripeteva alle sue “figlie” e a sé stessa “c’è la faranno….. c’è la farà….. c’è la faremo!!!”Madre Teresa non ha fatto altro che incarnare il modello del Buon Samaritano, fino alla fine della sua vita, dimostrando di sapere accettare fino in fondo la Volontà di Dio su ciascuno di noi, e senza farsi troppe domande!!! Diceva “se hai occhi per vedere …. dovunque ci sono i non amati, gli esclusi, i dimenticati, i non curati.”
Come Maria, che ha dato tutta sé stessa a Dio per l’umanità ,e, ancora si mostra una Mamma premurosa e attenta verso i suoi figli perché nessuno di noi si smarrisca ( ci esorta ad essere vigili, a pregare per la pace e per la famiglia)..
Famiglia Multiproblematica : proviamo a conoscerla meglio
Sono in tanti gli studiosi ( psicologi, sociologi e assistenti sociali) che considerano la problematicità di una famiglia in relazione al concetto di Marginalità.
La definizione allora che ne viene fuori è : “Una famiglia è multiproblematica quando, al suo interno, uno o più  componenti, vivono un disagio di diversa natura che li conduce all’ emarginazione e o all’isolamento”.
La marginalità può essere dovuta alla POVERTA’, alla DISOCCUPAZIONE, alla MALATTIA fisica/mentale e psicologica, a causa di MOBILITA’ di nazione, a causa di DEVIANZA E PROBLEMI CON LA GIUSTIZIA .
·       L’isolamento accresce la rabbia e l’odio verso le istituzioni (Chiesa, Comune, Scuola Servizi) dai quali ci si sente abbandonati e lasciati a sé stessi
    Tutto ciò ha una notevole ripercussione sull’equilibrio psicofisico dei componenti della famiglia in crisi. Spesso compensano il senso di abbandono  con l’alcool o con altre forme di dipendenza o di delinquenza.
·   Il disagio aumenta quando la litigiosità interna ed esterna non permette alla famiglia di vivere un clima sereno e di pace.
   La famiglia in crisi è più esposta al peccato proprio perché, spesso, ma non sempre, non è sostenuta dai sacramenti  ne dalla preghiera
·     La problematicità della famiglia oggi non è solo direttamente proporzionale alla povertà. Anche nelle famiglie appartenenti alla media o alta borghesia spesso si nasconde un disagio che è ancora più complesso proprio perché non detto (ci si nasconde nei propri castelli dorati?Rispetto al 1° punto potrebbe esserci utile, a noi che ci stiamo accostando a conoscere meglio la FM, considerare le ripercussioni psicologiche che un gruppo familiare vive ogni qualvolta sente indifferenza ed emarginazione intorno a sé. Queste persone sviluppano un senso d’inferiorità che li porta gradualmente ad isolarsi dall’ambiente sociale di appartenenza e a formare poi dei sottogruppi che possono anche avere caratteristiche di piccola e media criminalità. Dietro ad ogni manifestazione di rabbia si nasconde sempre un grande bisogno di venire presi in considerazione, almeno dalle agenzie di competenza. Spesso il segnale di S.O.S. non viene ascoltato o è sottovalutato. Le risposte a questo silenzio possono essere diverse a seconda di come la famiglia ha adattato il proprio personale modo di sopravvivere al problema. Rispetto al 2° punto studi clinici di diversa tipologia ( sociologici, psichiatrici, psicologici, medici ) convergono nel rintracciare le cause delle diverse forme di dipendenza ( da alcool, gioco d’azzardo, sesso sfrenato, da droghe di varia entità)all’interno della famiglia e del contesto socio-abitativo di appartenenza. Rispetto al 3°punto è molto frequente trovare all’interno delle famiglie multiproblematiche espressioni di forte litigiosità tra i membri e tra gli stessi con i parenti amici e vicinato. La mancanza di dialogo, di mediatori  a favore della pace, l’ignoranza, aumenta l’odio e la tensione anche per cose futili. Sconosciuta è spesso la parola perdono. Molto usate invece le parole di morte e di vendetta. Il 4° punto necessita da parte  di noi operatori un impegno che abbia inizio dalle radici, cioè dalla Sua Parola. E’ chiaro da quanto detto fino ad ora che queste famiglie sono molto più esposte a vivere situazioni che si discostano dai comandamenti. Il non perdono, la rabbia, la litigiosità le varie dipendenze, rubare e bestemmiare sono tutte conseguenze di un dolore molto grande che necessita urgentemente di essere ascoltato, compreso e non condannatoIl 5° punto ci permette di avere un quadro ampio e una conoscenza più estesa rispetto alle varie tipologie di famiglia oggi. Conoscerle più a fondo, capirne i meccanismi sottostanti, il perché queste persone strutturano un determinata modalità di stare insieme, il loro pensiero e ideologia predominante, ecc. ci permetterà di incontrarle meglio.
      
Grazie!

Maria Cristina Siino

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