Parrocchia Maria SS delle Grazie
Corleone
Formazione Operatori
“Famiglie
Multiproblematiche:
Concetti
introduttivi”
Giovedì
05/09/2013 ore 20,30
1°Incontro
Premessa
Oggi la
Chiesa ci fa ricordare e pregare una grande Santa: la Beata Teresa di Calcutta. Iniziamo questo
cammino alternando momenti di sosta a
momenti di azione, con la
consapevolezza di essere prima noi stessi ( e le nostre rispettive
famiglie) fragili e bisognosi di tante cose, anche di modelli a cui fare riferimento. Proprio perché siamo consapevoli di
avere sempre bisogno di fermarci e
riflettere, un percorso di formazione permanente ci aiuterà, spero, ad interrogarci su temi sociali di grande
attualità, a provare a dargli una lettura e a contestualizzarli nel territorio nel quale siamo chiamati a offrire
il nostro servizio. In altre occasioni abbiamo più volte ribadito il bisogno di
diventare sempre più capaci e competenti al fine di riuscire meglio ad inquadrare il problema ed adattare uno
specifico intervento ( concetto
d’intervento mirato ). Di Teresa
ci sono tanti aspetti che ci potranno sicuramente essere utili in questo
ministero, ma, in questo primo momento (nel quale tutti noi ci impegniamo prima
di tutto a formare un gruppo d’azione unito, solido e ben motivato,) la
caratteristica particolare che a me colpisce di più è la sua grande fiducia nell’uomo. La fede in
Dio è sottointesa, chiaramente, ma Lei, in ogni cosa che è riuscita a fare, ha
avuto sempre la certezza che quella persona o gruppo si potesse risollevare….grazie all’Amore!!! ”Solo l’Amore guarisce”
era il suo motto. Era sempre propositiva e ottimista!!!Poi, più
i casi che lei incontrava a Calcutta erano disperati più lei ripeteva alle sue
“figlie” e a sé stessa “c’è la
faranno….. c’è la farà….. c’è la faremo!!!”Madre Teresa non ha fatto altro
che incarnare il modello del Buon
Samaritano, fino alla fine della sua vita, dimostrando di sapere accettare
fino in fondo la Volontà di Dio su ciascuno di noi, e senza farsi troppe
domande!!! Diceva “se hai occhi per
vedere …. dovunque ci sono i non
amati, gli esclusi, i dimenticati, i non curati.”
Come Maria, che ha dato tutta sé stessa a
Dio per l’umanità ,e, ancora si mostra una Mamma
premurosa e attenta verso i suoi figli perché nessuno di noi si smarrisca (
ci esorta ad essere vigili, a pregare per la pace e per la famiglia)..
Famiglia Multiproblematica : proviamo a
conoscerla meglio
Sono in tanti gli studiosi ( psicologi,
sociologi e assistenti sociali) che considerano la problematicità di una
famiglia in relazione al concetto di Marginalità.
La definizione allora che ne viene fuori è
: “Una famiglia è multiproblematica quando, al suo interno, uno o più componenti, vivono un disagio di diversa
natura che li conduce all’ emarginazione e o all’isolamento”.
La marginalità può essere dovuta alla POVERTA’, alla DISOCCUPAZIONE, alla MALATTIA
fisica/mentale e psicologica, a causa di MOBILITA’ di nazione, a causa di DEVIANZA E PROBLEMI CON LA GIUSTIZIA .
· L’isolamento accresce la rabbia e l’odio
verso le istituzioni (Chiesa, Comune, Scuola Servizi) dai quali ci
si sente abbandonati e lasciati a sé stessi
Tutto
ciò ha una notevole ripercussione sull’equilibrio psicofisico dei componenti
della famiglia in crisi. Spesso compensano
il senso di abbandono con l’alcool o con
altre forme di dipendenza o di delinquenza.
· Il
disagio aumenta quando la litigiosità
interna ed esterna non permette alla famiglia di vivere un clima sereno e
di pace.
La
famiglia in crisi è più esposta al
peccato proprio perché, spesso, ma non sempre, non è sostenuta dai sacramenti
ne dalla preghiera
· La
problematicità della famiglia oggi non è
solo direttamente proporzionale alla povertà. Anche nelle famiglie
appartenenti alla media o alta borghesia spesso si nasconde un disagio che è
ancora più complesso proprio perché non detto (ci si nasconde nei propri
castelli dorati?) Rispetto al 1° punto
potrebbe esserci utile, a noi che ci stiamo accostando a conoscere meglio la
FM, considerare le ripercussioni
psicologiche che un gruppo familiare vive ogni qualvolta sente indifferenza ed emarginazione intorno a sé.
Queste persone sviluppano un senso
d’inferiorità che li porta gradualmente ad isolarsi dall’ambiente sociale di appartenenza e a formare poi dei
sottogruppi che possono anche avere
caratteristiche di piccola e media
criminalità. Dietro ad ogni manifestazione di rabbia si nasconde sempre un
grande bisogno di venire presi in considerazione, almeno dalle agenzie di
competenza. Spesso il segnale di S.O.S.
non viene ascoltato o è sottovalutato. Le risposte a questo silenzio possono
essere diverse a seconda di come la famiglia ha adattato il proprio personale modo
di sopravvivere al problema. Rispetto al 2° punto studi
clinici di diversa tipologia ( sociologici, psichiatrici, psicologici, medici )
convergono nel rintracciare le cause delle diverse forme di dipendenza ( da
alcool, gioco d’azzardo, sesso sfrenato, da droghe di varia entità)all’interno della famiglia e del contesto
socio-abitativo di appartenenza. Rispetto al 3°punto è
molto frequente trovare all’interno delle famiglie multiproblematiche espressioni di forte litigiosità tra i
membri e tra gli stessi con i parenti amici e vicinato. La mancanza di dialogo,
di mediatori a favore della pace,
l’ignoranza, aumenta l’odio e la tensione anche per cose futili. Sconosciuta è
spesso la parola perdono. Molto
usate invece le parole di morte e di
vendetta. Il 4° punto
necessita da parte di noi operatori un impegno
che abbia inizio dalle radici, cioè
dalla Sua Parola. E’ chiaro da quanto detto fino ad ora che queste famiglie
sono molto più esposte a vivere situazioni che si discostano dai comandamenti.
Il non perdono, la rabbia, la litigiosità le varie dipendenze, rubare e
bestemmiare sono tutte conseguenze di un dolore
molto grande che necessita urgentemente di essere ascoltato, compreso e non
condannato. Il 5° punto ci permette di avere un quadro ampio e una
conoscenza più estesa rispetto alle
varie tipologie di famiglia oggi. Conoscerle più a fondo, capirne i
meccanismi sottostanti, il perché queste persone strutturano un determinata modalità di stare insieme,
il loro pensiero e ideologia predominante, ecc. ci permetterà di incontrarle
meglio.
Grazie!
Maria Cristina Siino
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