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CORPUS DOMINI +
I
MIRACOLI EUCARISTICI IN ITALIA
Il miracolo di Gruaro (Valvasone)
Tra
i documenti più autorevoli che descrivono il Miracolo Eucaristico avvenuto a
Gruaro nel 1294 vi è quella dello storico locale Antonio Nicoletti (1765). Una
donna stava lavando sul lavatoio costruito lungo la roggia Versiola una delle
tovaglie d'altare della chiesa di S. Giusto. Improvvisamente vide il lino della
tovaglia tingersi di sangue. Osservando più attentamente, notò che il sangue
usciva da una Particola consacrata rimasta tra le pieghe della tovaglia.
Il miracolo di Torino (1453)
Nella
Basilica del Corpus Domini a Torino, si trova una cancellata in ferro che
racchiude il luogo dove si verificò il primo Miracolo Eucaristico avvenuto a
Torino nel 1453. Un'iscrizione sul pavimento all'interno della cancellata
descrive il Prodigio: «Qui cadde prostrato il giumento che trasportava il Corpo
divino - qui la Sacra Ostia liberatasi dal sacco che l'imprigionava, si levò da
se stessa in alto - qui clemente discese nelle mani supplici dei Torinesi - qui
dunque il luogo fatto santo dal Prodigio - ricordandolo, pregando genuflesso ti
sia in venerazione o ti incuta timore (6 giugno 1453)»
Il miracolo di Torino (1640)
Durante
l'invasione da parte delle truppe del Conte d'Harcourt, i soldati si
introdussero nella chiesa di Santa Maria del Monte e uccisero numerosi civili.
La vita dei Frati Cappuccini venne però risparmiata. Un soldato francese riuscí
ad aprire il Tabernacolo contenente la pisside con dentro alcune Particole
consacrate, e miracolosamente da questo fuoriuscí come una linea di fuoco che
lo investí e gli brució il viso e gli abiti. La porticina del Tabernacolo,
decorata con agata e lapislazzuli, presenta ancora le tracce della manomissione
da parte del soldato.
Il miracolo di Asti 1535
In
ambedue i Miracoli Eucaristici di Asti, dall'Ostia consacrata sprizzò vivo
sangue. Numerosi sono i documenti che confermano i due Prodigi. Nel primo
Miracolo il Vescovo di Asti, Mons. Scipione Roero, fece subito redigere un atto
notarile, e il Papa Paolo III, con un Breve datato 6 novembre 1535, accordò
l'indulgenza plenaria a chiunque avesse visitato la chiesa di San Secondo nel
giorno dell'anniversario del Prodigio.
Il miracolo di Asti 1718
Il
secondo Miracolo avvenne invece nell'antica cappella dell'Opera Pia Milliavacca
ed è documentato da numerose testimonianze raccolte da un notaio, sottoscritte
dal sacerdote celebrante e da eminenti personalità ecclesiastiche e laiche.
Il miracolo di Dronero
Nel
1631, una giovane contadina, poco prudentemente, appiccò il fuoco a della
paglia secca e da questa divampò subito un incendio che per il forte vento
invase tutto il borgo della cittadina di Dronero. Tutti i tentativi di domare
il fuoco si rivelarono inutili. Solo dopo che il Padre Maurizío da Ceva impartí
la benedizione con il SS. Sacramento, l'incendio cessó miracolosamente.
Il miracolo di Canosio
Questo
Miracolo Eucaristico vede protagonista un parroco, Don Antonio Reinardi, che
grazie alla sua grande pietà eucaristica, riuscí a salvare il villaggio di
Canosio dalla piena del torrente Maira benedicendolo con il Santissimo
Sacramento. Numerose furono le conversioni tra coloro che assistettero al
Prodigio e ancora oggi, ogni anno, i cittadini di Canosio celebrano una festa
nell'ottava del Corpus Domini in onore del Prodigio.
Il miracolo di Ferrara
Questo
Miracolo Eucaristico è avvenuto a Ferrara, nella Basilica di Santa Maria in
Vado, il giorno di Pasqua (28 marzo 1171). Padre Pietro da Verona, priore della
Basilica, stava celebrando la Messa di Resurrezione e giunto alla frazione del
pane consacrato, mentre spezzava l'Ostia, vide da questa sprizzare un fiotto di
sangue che andò con le sue goccioline a macchiare la piccola volta sovrastante
l'altare della celebrazione. La volticina macchiata di sangue fu racchiusa in
seguito in un tempietto costruito nel 1595, ed è ancora oggi visibile nella
monumentale Basilica Idi S. Maria in Vado.
Il miracolo di Rimini
Questo
Miracolo Eucaristico fu operato direttamente da Sant'Antonio dopo essere stato
sfidato da un certo Bonovillo a dimostrare la verità circa la reale presenza di
Gesù nell'Eucaristia. La più antica biografia di Sant'Antonio, L'Assidua,
riporta le esatte parole con cui Bonovillo gli si rivolse contro: « Frate! Te
lo dico davanti a tutti: crederò nell'Eucaristia se la mia mula, che terrò
digiuna per tre giorni, mangerà l'Ostia che gli offrirai tu piuttosto che la
biada che gli darò io». La mula, nonostante fosse stremata dal digiuno,
s'inchinò davanti all'Ostia Nconsacrata e rifiutò a biada.
Il miracolo di Firenze
Nella
chiesa di Sant'Ambrogio a Firenze, sono custodite le Reliquie di due Prodigi
Eucaristici avvenuti nel 1230 e nel 1595. Nel Miracolo del 1230, un prete
lasciò nel calice alcune gocce di vino consacrato. Il giorno seguente, tornando
a celebrare la Messa nella stessa chiesa trovò dentro al calice delle gocce di
sangue vivo rappreso ed incarnato. Il sangue fu subito raccolto in un'ampolla
di cristallo. L'altro Miracolo Eucaristico avvenne il Venerdì Santo dell'anno
1595, quando, scoppiato un furioso incendio nella chiesa, restarono
prodigiosamente intatte alcune Particole consacrate.
Il miracolo di Bagno di Romagna
Nel
1412, l'allora priore della Basilica di Santa Maria di Bagno di Romagna, Padre
Lazzaro da Verona, mentre celebrava la Santa Messa, fu assalito da forti dubbi
circa la reale presenza di Gesù nel SS. Sacramento. Aveva da poco pronunciato
le parole della consacrazione sul vino che questo si trasformò in vivo sangue e
cominciò a ribollire fuoriuscendo dal calice e riversandosi sul corporale.
Padre Lazzaro, profondamente commosso e pentito, confessò ai fedeli presenti
alla celebrazione la sua incredulità e lo strepitoso Miracolo che il Signore
aveva operato sotto il suo sguardo.
Il miracolo di Volterra
Nel
1472, durante la guerra scoppiata tra Volterra e Firenze, un soldato
fiorentino, entrato nella Cattedrale di Volterra, riuscì ad impossessarsi della
preziosa pisside di avorio contenente numerose Ostie consacrate. Appena uscito
dalla chiesa, preso da un accesso d'ira nei confronti di Gesù sacramentato,
gettò la pisside con il suo prezioso contenuto contro una parete della chiesa.
Da questa fuoriuscirono tutte le Particole che illuminate da una luce
misteriosa, si innalzarono miracolosamente nel vuoto e vi rimasero parecchio
tempo sospese. Numerosi furono i testimoni che assistettero all'evento.
Il miracolo di Rosano
Nella
chiesa del monastero di Rosano si venera la statua del S. Cuore, che sanguinò e
lacrimò in diverse occasioni. La statua, che è di altezza naturale, fu donata
nel 1948 da una pia persona come adempimento di un voto fatto durante il secondo
conflitto mondiale. Il volto di Cristo possiede un'espressione intensa di
virile dolcezza che invita alla preghiera e al raccoglimento. Il Cuore spicca
al centro del petto, circondato da una corona di spine.
Il miracolo di Morrovalle
Nel
1560, a Morrovalle un grosso incendio distrusse tutta la chiesa dei
Francescani, tranne l'Ostia magna contenuta in una pisside (anch'essa
completamente bruciata a eccezione del coperchio). Nel 1960 è stato celebrato
solennemente il quarto centenario del Miracolo Eucaristico di Morrovalle e il
Consiglio Comunale, all'unanimità, deliberò di apporre sulla facciata della
porta principale di Morrovalle l'iscrizione «Civitas Eucaristica».
Il miracolo di Siena
Nella
Basilica di San Francesco a Siena, si conservano intatte da 276 anni, 223
Ostie. L'Arcivescovo Tiberio Borghese fece chiudere per dieci anni in una
scatola di latta sigillata alcune ostie non consacrate. La commissione
scientifica preposta quando riaprì la scatola vi trovò solo vermi e frammenti putrefatti.
Il fatto è contro ogni legge fisica e bio- logica, lo stesso scienziato Enrico
Medi così si espresse al riguardo: «Questo intervento diretto di Dio, è il
Miracolo [...], compiuto e mantenuto tale miracolosamente per secoli, a
testimoniare la realtà permanente di Cristo nel Sacramento Eucaristico».
Il miracolo di Macerata
Il
25 aprile del 1356, a Macerata, un sacerdote di cui non si conosce il nome,
stava celebrando la Messa nella cappellina della chiesa di Santa Caterina, di
proprietà delle monache benedettine. Durante la frazione del pane, prima della
Comunione, il prete cominciò a dubitare circa la reale presenza di Gesù
nell'Ostia consacrata. Fu proprio nel momento in cui spezzava l'Ostia che, con
suo grande spavento, vide sgorgare da questa un abbondante fiotto di sangue che
macchiò parte del lino e del calice posti sull'altare.
Il miracolo di Assisi
Nella
Leggenda di Santa Chiara Vergine si raccontano vari miracoli operati da Santa
Chiara. Si narrano episodi di moltiplicazione di pane, di bottiglie di olio
comparse quando in convento era del tutto assente. Ma il più famoso tra i
miracoli da lei operati è quello accaduto nel 1240, un venerdì di settembre, in
cui Chiara di fronte ad un assalto di soldati saraceni penetrati con la forza
anche nel chiostro del suo convento di S. Damiano, riesce a metterli in fuga
mostrando loro l'Ostia Santa.
Il miracolo di Offida
Ad
Offida, presso la chiesa di Sant'Agostino si conservano le Reliquie del
Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1273 in cui l'Ostia si convertì in carne
sanguinante. Numerosi sono i documenti che descrivono il Prodigio tra cui una
copia autentica di una pergamena del sec. XIII, scritta dal notaio Giovanni
Battista Doria nel 1788. Vi sono inoltre numerose bolle di Papi a cominciare da
quella di Bonifacio VIII (1295), a quella di Sisto V (1585), interventi di
Congregazioni romane, decreti vescovili, statuti comunali, doni votivi, lapidi,
affreschi e testimo- nianze di insigni storici tra cui ricordiamo l'Antinori e
il Fella.
Il miracolo di Bolsena
Un
sacerdote di Praga, che si trovava in viaggio in Italia, stava celebrando la
Messa nella Basilica di Bolsena, quando al momento della consacrazione avvenne
un Prodigio: l'Ostia si trasformò in carne. Questo Miracolo sostenne la fede
del sacerdote dubbioso circa la reale presenza di Cristo nell'Eucaristia. Le
Sacre Specie furono subito ispezionate da Papa Urbano IV e da San Tommaso
d'Aquino. Il Pontefice decise di estendere a tutta la Chiesa la festa del
Corpus Domini «affinché questo eccelso e venerabile Sacramento fosse per tutti
memoriale dello straordinario amore di Dio per noi».
Il miracolo di Cascia
Nel
1330, a Cascia un contadino gravemente ammalato fece chiamare il prete per
ricevere la Comunione. Il sacerdote, un po' per incuria e un po' per apatia,
invece di prendere con sé il ciborio per riporre la Particola da portare a casa
del malato, prelevò da questo un'Ostia che infilò irriverentemente nel libro
delle preghiere. Una volta giunto dal contadino, il sacerdote aprì il libro e
con spavento vide che l'Ostia si era trasformata in un grumo di sangue che
aveva macchiato anche le pagine del libro.
Il miracolo di Lanciano
Un'iscrizione
marmorea del XVII secolo, descrive questo Miracolo Eucaristico avvenuto a
Lanciano nel 750, presso la chiesa di San Francesco. «Un monaco sacerdote
dubitò se nell'Ostia consacrata ci fosse veramente il Corpo di Nostro Signore.
Celebrò Messa e, dette le parole della consacrazione, vide divenire Carne
l'Ostia e Sangue il Vino. Fu mostrata ogni cosa agli astanti. La Carne è ancora
intera e il Sangue diviso in cinque parti disuguali che tanto pesano tutte
unite quanto ciascuna separata».
Il miracolo di Roma
La
reliquia di questo Miracolo Eucaristico si conserva ad Andechs, in Germania,
presso il monastero benedettino. Si verificò a Roma nel 595 durante una
celebrazione eucaristica presieduta dal Papa San Gregorio Magno. Al momento di
ricevere la Santa Comunione, una nobildonna romana cominciò a ridere perché
assalita dai dubbi circa la verità della reale presenza di Cristo nel pane e
nel vino consacrati. Il Papa allora, turbato dalla sua incredulità, decise di
non comunicarla e subito le specie del pane si mutarono in carne e in sangue.
Il miracolo di Roma (1610)
Ancora
oggi è possibile vedere l'impronta miracolosa lasciata dall'Ostia caduta sul
gradino dell'altare della Cappella, nella Chiesa di Santa Pudenziana a Roma.
L'impronta sul gradino vi restò impressa in seguito alla caduta dell'Ostia
dalle mani di un sacerdote che proprio mentre stava celebrando la Messa fu
colto dal dubbio sulla reale presenza di Gesù nel Sacramento dell'Eucaristia.
Il miracolo di Alatri
Ad
Alatri si conserva ancora oggi presso la Cattedrale di S. Paolo Apostolo, la
Reliquia del Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1228 che consiste in un
frammento di Particola convertita in carne. Una giovane donna, per
riconquistare l'amore del suo fidanzato, si rivolge ad una fattucchiera che le
ordina di rubare un'Ostia consacrata per farne un filtro d'amore. Durante una
Messa la ragazza riesce a prelevare un'Ostia che nasconde in un panno, ma
arrivata a casa si accorge che l'Ostia si è trasformata in carne sanguinante.
Di questo Prodigio ne parlano numerosi documenti, tra cui la Bolla di Gregorio
IX.
Il miracolo di Veroli
Nella
Pasqua del 1570, nella chiesa di Sant'Erasmo a Veroli, durante l'esposizione
del SS. Sacramento (che a quei tempi veniva inserito in una teca cilindrica
posta dentro un grande calice ministeriale, coperto con la patena) per le
Quaranta ore di pubblica adorazione, Gesù Bambino apparve nell'Ostia esposta e
operò numerose grazie. Oggi il calice dove fu esposto il SS. Sacramento è
custodito nella chiesa di Sant'Erasmo e viene utilizzato per la celebrazione
della Santa Messa, una volta l'anno, il martedì dopo Pasqua.
Il miracolo di Trani
Una
donna di religione non cristiana, incredula circa la verità del Dogma Cattolico
della presenza reale di Gesù nell'Eucaristia, aiutata da una sua amica
cristiana, durante la celebrazione di una Santa Messa, riuscì a rubare un'Ostia
consacrata. La donna, quasi sfidando Dio, pose poi la Particola consacrata
dentro una padella di olio sopra il fuoco. Improvvisamente dall'Ostia stillò
una grande quantità di sangue che si riversò sul pavimento fino a fuoriuscire
dall'uscio della porta di casa.
Il miracolo di Cava dei Tirreni
La
«Festa di Castello», puntualmente rivissuta sin dal 1657, ricorda la
liberazione dal contagio della peste, della Città di Cava avvenuta il 25 maggio
1656, giorno dell'Ascensione. Il «male» finì dopo la pia processione e
benedizione con il Corpus Domini, svolta dal Casale della SS. Annunziata al
terrazzo superiore di Monte Castello.
Il miracolo di Mogoro
Nell'Aprile
del 1604, si verificò a Mogoro un Miracolo Eucaristico, descritto dallo storico
Pietro M. Cossu. Durante la Santa Messa, due uomini in peccato mortale, fecero
cadere a terra due Ostie, che lasciarono impresse nel pavimento le impronte.
Per questo prodigioso avvenimento e in riparazione per quell'atto sacrilego,
ogni anno, la domenica successiva a quella di Pasqua, a Mogoro si svolge una
solenne processione eucaristica.
Il miracolo di Scala
Nel
1732, per oltre tre mesi consecutivi, presso il monastero del Santissimo
Redentore di Scala, durante l'esposizione del Santissimo Sacramento, apparvero
i segni della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo nell'Ostia consacrata.
Tutto ciò si verificò in presenza di numerosi testimoni tra cui il grande
Dottore della Chiesa, Sant'Alfonso Maria de Liguori.
Il miracolo di Bruca
Nel
1969, a San Mauro la Bruca ignoti ladri,penetrati di nascosto nella chiesa
parrocchiale, si impossessarono di alcuni oggetti sacri, tra cui la pisside
contenente delle Particole consacrate. Le Ostie furono ritrovate la mattina
seguente e ancora oggi si mantengono intatte.
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