venerdì 28 maggio 2010

Il mese di maggio raccontato dal Branco


In occasione del mese di maggio, abbiamo chiesto ai nostri lupetti di intervistare i loro nonni, zie e mamme, e di raccontarci come loro vivevano questo periodo dell'anno e come erano soliti festeggiare Maria Santissima. Buona lettura...

Francesco e Martino ci raccontano:
"Durante il mese di maggio, con un gruppo di amiche, andavamo a bussare alle porte delle persone più anziane, chiedendole delle figure, i "santini". Dopo aver raccolto tutte queste figure, andavamo in cerca di un cartone grande per incollare li i santini. Come colla, ci procuravamo un po di farina e dell'acqua e facevamo un impasto; poi ne mettevamo un po in ogni figura e le incollavamo sul cartone.
Dopo appendevamo il cartone dietro la porta di una casa abbandonata, e li ogni giorno andavamo a recitare il rosario. L'altare veniva addobbato con un lumino, delle ghirlande di margherite e altri fiori tipici del mese di maggio, e una coroncina. Poi recitavamo il rosario e cantavamo la canzone: IL TREDICI MAGGIO."




Un altro fratellino, Giampaolo, scrive:
"Parlando con la mamma e con la nonna mi hanno detto che prima, quando loro erano piccoline, il mese di maggio era festa in tutti i quartieri. Il mese di maggio è dedicato alla Madonna e per tutto il mese le persone si riuniscono in chiesa per pregare la Madonna, portandola anche in processione da casa a casa.
Prima, il mese di maggio veniva festeggiato un po diversamente da ora: le persone del quartiere si riunivano in una casa a pregare e a dire il rosario.
Vicini, amici e parenti, prima che arrivasse il mese di maggio, si procuravano tante immagini di santi e Gesù e le incollavano poi su un cartone per fare dei piccoli altarini. Tutto il quartiere era in festa per organizzare questi momenti di preghiera e ogni giorno si riunivano tutti insieme per pregare e cantare.
Anche a scuola era festa per il mese di maggio; si festeggiava mettendo l'immagine della Madonna nel corridoio e tutte le mattine, ogni bambino portava un fiore fresco e all'ora dell'intervallo tutte le classi andavamo a pregare e a cantare. Per tutti, grandi e bambini, era un mese gioioso e pieno di allegria."


Fratellini è stata una cosa Ben fatta!
A nome della comunità parrocchiale e del gruppo voglio ringraziare calorosamente questi nostri fratellini che si sono impegnati duramente per farci rivivere, e non farci dimenticare antiche e semplici tradizioni devozionali.

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