ESCLUSIONE?
FENOMENO CHE DILAGA VERGOGNA DEI CRISTIANI
Città del Vaticano
13 Novembre 2016
Giubileo degli Esclusi
"Oggi, cari fratelli e
sorelle, è il vostro Giubileo, e con la vostra presenza ci aiutate a
sintonizzarci sulla lunghezza d’onda di Dio, a guardare quello che guarda Lui:
Egli non si ferma all’apparenza (cfr 1 Sam 16,7), ma rivolge lo sguardo
«sull’umile e su chi ha lo spirito contrito» (Is 66,2), sui tanti poveri Lazzaro di
oggi. Quanto ci fa male fingere di non accorgerci di Lazzaro che viene escluso
e scartato (cfr Lc 16,19-21)! E’ voltare la faccia a Dio.
E’ voltare la faccia a Dio! È un sintomo di sclerosi spirituale quando
l’interesse si concentra sulle cose da produrre, invece che sulle persone da
amare. Così nasce la tragica contraddizione dei nostri tempi: quanto più
aumentano il progresso e le possibilità, il che è un bene, tanto più vi sono
coloro che non possono accedervi. È una grande ingiustizia che deve
preoccuparci, molto più di sapere quando e come sarà la fine del mondo. Perché
non si può stare tranquilli in casa mentre Lazzaro giace alla porta; non c’è
pace in casa di chi sta bene, quando manca giustizia nella casa di tutti.😔
Oggi, nelle cattedrali
e nei santuari di tutto il mondo si chiudono le Porte della Misericordia.
Chiediamo la grazia di non chiudere gli occhi davanti a Dio che ci guarda e
dinanzi al prossimo che ci interpella. Apriamo gli occhi a Dio, purificando la
vista del cuore dalle rappresentazioni ingannevoli e paurose, dal dio della
potenza e dei castighi, proiezione della superbia e del timore umani. Guardiamo
con fiducia al Dio della misericordia, con certezza che «la carità non avrà mai fine» (1 Cor 13,8). Rinnoviamo la speranza della
vita vera cui siamo chiamati, quella che non passerà e che ci attende in
comunione con il Signore e con gli altri, in una gioia che durerà per sempre e
senza fine.😐
E apriamo gli occhi al
prossimo, soprattutto al fratello dimenticato ed escluso, al “Lazzaro” che
giace davanti alla nostra porta. Lì punta la lente d’ingrandimento della
Chiesa. Che il Signore ci liberi dal rivolgerla verso di noi. Ci distolga dagli
orpelli che distraggono, dagli interessi e dai privilegi, dagli attaccamenti al
potere e alla gloria, dalla seduzione dello spirito del mondo. La nostra Madre
Chiesa guarda «in particolare a quella parte dell’umanità che soffre e piange,
perché sa che queste persone le appartengono per diritto evangelico». Per diritto, e anche per dovere evangelico,
perché è nostro compito prenderci cura della vera ricchezza che sono i poveri.
Alla luce di queste riflessioni, vorrei che oggi fosse la “giornata dei
poveri”. Ci conceda il Signore di
guardare senza paura a ciò che conta, di dirigere il cuore verso di Lui e verso
i nostri veri tesori.
Dove cerco io la mia sicurezza? 
Nel Signore o in
altre sicurezze che non piacciono a Dio? 💔
Dov’è diretta la mia vita, dove punta
il mio cuore? 
Verso il Signore della vita o verso cose che passano e non
saziano? Eppure proprio oggi, quando si parla di esclusione, vengono
subito in mente persone concrete; non cose inutili, ma persone preziose. 
La
persona umana, posta da Dio al culmine del creato, viene spesso scartata,
perché si preferiscono le cose che passano. 😪
E questo è inaccettabile, perché
l’uomo è il bene più prezioso agli occhi di Dio. 


 
 
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