MISSIONE PARROCCHIALE
Uscire-vedere-chiamare
2017
22/29 ottobre
19/26 novembre
21/28 gennaio 2018
15/22 aprile
ANDIAMO
in
mare aperto!
E' una riflessione.....che nasce dall'esperienza fino ad oggi fatta, con gioia!!!
Viene spontaneo dire a questo punto dell'esperienza, che un cattolico non dovrebbe mai aver
paura del mare aperto, non dovrebbe mai cercare il riparo di porti sicuri!!! Noi che ci professiamo cristiani e quindi seguaci di Cristo, evitiamo di
aggrapparci a certezze e sicurezze. Il Signore ci chiama tutti a uscire in missione,
ad andare al largo e non a rimanere in riva al mare a custodire certezze.
Andando al largo, si incontrano tempeste e ci può essere vento contrario. E
tuttavia il santo viaggio si fa sempre in compagnia di Gesù, che dice ai suoi:
«Coraggio, sono io, non abbiate paura!» (Mt 14,27). Andiamo sempre avanti nella nostra navigazione, spinti dal soffio dello Spirito Santo che ci guida. La nostra navigazione non è solitaria. Remiamo, siamo forti, anche col vento contrario! Remiamo a servizio della Chiesa. Remiamo insieme! Spesso ci possiamo sentire non all'altezza!!!Ma i fatti ci dicono che è la nostra fede ad aprire il nostro pensiero. Facciamoci guidare sempre e solo dallo spirito profetico del Vangelo, facciamolo nostro per avere una visione originale, vitale, dinamica di quello che Dio vuole dire alla nostra vita, e andremo sicuri con la certezza che è solo Dio ad operare. E questo specialmente oggi, in un mondo così complesso e pieno di sfide, in cui sembrano trionfare la «cultura del naufragio» e la «cultura del cassonetto», dove ogni cosa che non funziona come si vorrebbe o che si considera ormai inutile si butta via.
Il primo annuncio è di Amare Dio, la Sua Parola sopra ogni cosa. Metterlo al primo posto. Se è già molto difficile amarlo più dei propri cari e specialmente dei figli per i quali ognuno ha un amore viscerale, quando più difficile è metterlo al di sopra dell'amor proprio! Eppure Gesù come prima condizione per seguirlo indica il rinnegamento di sé stessi. Da ciò appare evidente che se non cerchiamo di rinnegare noi stessi con tutte le nostre forze non possiamo dire di chiamarci cristiani. Ma dal rinnegamento di noi stessi, e cioè della nostra volontà, che è dura lotta che continuerà fino all'ultimo giorno, avremo la capacità di accogliere la sovrabbondanza di grazia che il Signore ci dona. Non dimentichiamo che il Padre ci dona Cristo, cioè la Grazia fatta Persona e noi abbiamo scarsa capacità di accogliere proprio perché siamo ripieni di noi stessi. Guardiamo continuamente l'umiltà di Maria!
Così, come la Parola si accoglie nel silenzio, ugualmente la Volontà di Dio si accoglie nella negazione della nostra propria volontà.
Di fatto la nostra volontà a causa del peccato d'origine ha l'inclinazione continua ad allontanarsi dalla Volontà divina anche se noi ci sforziamo di tendere a Dio. Come diceva l'apostolo Paolo in noi vive il male e il bene. E'soprattutto nel bisogno e nella sofferenza che avvertiamo il bisogno di Dio e non ci rendiamo conto di quanto questo bisogno è continuo, incessante ed eterno. La più breve regola di vita cristiana dovrebbe essere: AMA, ORA, QUI.
Poiché se non c'è Amore non c'è Dio. Se siamo capaci di amare sempre e comunque, di perdonare e tutto sopportare, Dio si lascierà trovare da coloro che Lo cercano in qualsiasi condizione si trovino.
Ama il prossimo tuo come te stesso. Quando avremo la conoscenza del mistero dell'unità comprenderemo che tutto ciò è vero e reale: se vivo in Cristo e Cristo vive in tutti, ognuno è parte di Cristo e ognuno è parte dell'altro.
Il Corpo Mistico di Dio siamo noi, non dobbiamo dimenticarlo.
Il Corpo Mistico di Dio siamo noi, non dobbiamo dimenticarlo.
Siamo membra di Cristo e siamo membra gli uni degli altri. Da ciò ne consegue che se faccio del male al prossimo faccio del male a Cristo e faccio del male a me stessa.
Se insulto il prossimo insulto Dio e insulto me stessa. Se non accolgo il prossimo non accolgo Dio e non accolgo me stessa. L'origine della Vita è Dio, e Dio è Amore e Unità. Per questo non posso dire di amare Dio se non amo il prossimo. è cosa certa che se non amo il prossimo non amo realmente me stessa. Questo è l'Ordine Divino e non potrà mai mutare.
Ecco quindi che nel rinnegamento di me stesso, nel desiderio continuo della Volontà di Dio, la grazia del Signore trova posto nel mio cuore e lo converte. Nella mia perseveranza il Signore porterà a compimento l'opera di conversione. La santità è essere uniformati in Cristo alla Volontà del Padre. Lo Spirito Santo opera incessantemente a tal fine in tutti i cuori pur lasciandoci quel libero arbitrio che può essere sia ancora di salvezza che causa di perdizione. La scelta tra il bene e il male non si fa una volta per sempre, ma si rinnova tutti giorni della vita terrena.
CORAGGIO, si può fare!!!
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