martedì 21 gennaio 2020

Sant'Agnese Vergine e Martire


         
Si festeggia oggi, 21 gennaio,
 patrona delle vergini e delle fidanzate     
   Agnes
LA MARTIRE RAGAZZINA SGOZZATA COME UN AGNELLO

"O martire di Dio,
discepola fedele
che hai segnato nel sangue
il patto del battesimo!

Tu dividi con Cristo,
agnello del riscatto,
la croce e la vittoria
nel regno dei beati.

Intercedi per noi
pellegrini nel tempo
e guida i nostri passi
sulla via della pace.

Tu libera gli oppressi,
sostieni i vacillanti,
e raduna i dispersi
nell'amore del Padre.

A te sia lode, o Cristo,
parola del Dio vivo,
che sveli nel martirio
la forza del tuo Spirito. Amen."


E' il giorno natalizio per il cielo di una vergine meravigliosa, sant'Agnese!!! Seguiamone l'integrità. È il giorno natalizio di una martire: offriamo come Lei il nostro sacrificio a Dio. È il giorno natalizio di sant'Agnese! 
Subì il martirio a dodici anni. Quanto è detestabile questa barbarie, che non ha saputo risparmiare neppure un'età così tenera! Ma certo assai più grande fu la forza della fede, che ha trovato testimonianza in una vita ancora all'inizio. Un corpo così minuscolo poteva forse offrire spazio ai colpi della spada? 
Eppure colei che sembrava inaccessibile al ferro, ebbe tanta forza da vincere il ferroAgnese è vittima di un doppio martirio: per la castità e per la fede.. Secondo una delle leggenda, appena tredicenne viene chiesta in sposa da Sifrinio (figlio del prefetto di Roma, Sempronio) per la sua straordinaria bellezza. Il giovane, per conquistarla, le promette ogni ricchezze e onore, ma Agnese gli risponde che ama e amerà solo e per sempre Cristo. Sifrinio la denuncia come cristiana. Sempronio, al netto rifiuto da parte di Agnese di accendere il fuoco sull’altare della dea Vesta, la fa condurre nuda su di un carro per le vie di Roma. Vuole condurla in un lupanare, ma i suoi capelli si allungano in modo da coprirla come un mantello. Arrivata al lupanare, la sua verginità è difesa da un angelo, che fa sprigionare dalla sua persona una luce così intensa da accecare chi osa avvicinarla. Viene poi condannata al rogo nello stadio Domiziano (odierna piazza Navona), ma le fiamme si spengono spontaneamente. Desiderando unirsi eternamente a Cristo, viene esaudita: dopo aver pregato, si compone la veste e con calma e coraggio piega la testa; il carnefice tremante la sgozza come un agnello, mentre lei invoca il Signore. 
Nel giorno di Sant'Agnese è tradizione in Vaticano fare la benedizione degli agnelli, questi due piccoli ov
ini vengono ornati con fiori bianchi in onore alla verginità della Santa e poi offerti al Papa per la creazione dei famosi palli (paramenti liturgici usati nella Chiesa cattolica, costituiti da una striscia di stoffa di lana bianca avvolta sulle spalle). Dopo la benedizione i due piccoli amici vengono trasportati nel monastero delle benedettine di Santa Cecilia in Trastevere dove ricevono le migliori cure per poter essere poi tosati pochi giorni prima della Pasqua e usati per la tessitura dei palli. Infine il 29 giugno vengono consegnati agli arcivescovi metropoliti il 29 giugno, nella solennità dei santi Pietro e Paolo.

Sul luogo del suo sepolcro sulla via Nomentana, nel IV secolo Costantina, figlia di Costantino (o secondo altre fonti da Costanzo), fa edificare una basilica. Più volte ricostruita, ancora oggi è una tra le più importanti chiese romane. La sua festa è celebrata il 21 gennaio fin dal 354. Rimase vergine e conseguì la palma del martirio. Celebriamo sant'Agnese, ricordiamo la sua passione, nella sua giovinezza, sconfisse la morte e guadagnò la vita. Il suo unico amore fu colui che dà la vita, nella sua giovinezza, sconfisse la morte e guadagnò la vita.

21 Gennaio 2022

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