🤙Scrivete un commento🤙al n. 3271965476
IL GIGANTE
💞DELLA CARITA'
occupa interamente tutte le sue potenze;
nessun riposo;
💥
è un fuoco che agita continuamente:
tiene sempre in esercizio,
sempre in moto la persona
una volta che ne è infiammata.
💥
L’amore di Dio è in alto;
al centro è la carità del prossimo e l’amore dei poveri;
e in basso è la carità tra voi !
(San Vincenzo de Paoli)
💞
Francese, originario della Guascogna, sacerdote a 19 anni, fondò i Preti della Missione (Lazzaristi) e insieme a santa Luisa de Marillac, le Figlie della Carità nel 1633. Per lui la regina di Francia “inventò” il Ministero della Carità mentre Lui organizzò l’aiuto per i poveri su scala nazionale. È considerato il più importante riformatore della carità della Chiesa cattolica. Nella storia della cristianità, fra le innumerevoli schiere di martiri e santi, spiccano in ogni periodo storico delle figure particolari, che nel proprio campo di apostolato, sono diventate dei colossi, su cui si fonda e si perpetua la struttura evangelica, caritatevole, sociale, mistica, educativa, missionaria, della Chiesa. E fra questi suscitatori di Opere, fondatori e fondatrici di Congregazioni religiose, pastori zelanti di ogni grado, ecc., si annovera la luminosa figura di san Vincenzo de’ Paoli, che fra i suoi connazionali francesi era chiamato “Monsieur Vincent”.
Vincenzo nacque in un remoto villaggio delle Lande, nelle vicinanze di Dax, nel 1581. I genitori lo orientarono allo stato ecclesiastico, che costituiva l’unica possibilità di promozione sociale per le classi inferiori. Studiò pertanto presso i francescani di Dax (1595) e fu precettore dei figli del giudice di Pouy, Comet. Nel 1597 iniziò i corsi presso l’università di Tolosa. Fu ordinato sacerdote dal vescovo di Périgueux, il 23 settembre 1600. Aveva solo 19 anni.
FONDA UN'ASSOCIAZIONE DI LAICI
PER AIUTARE I POVERI: LE COMPAGNIE DELLA CARITÀ
Le aspirazioni di Vincenzo per un ritorno all’esperienza pastorale furono approvate dal suo direttore spirituale che segnalò a Vincenzo la parrocchia di Châtillon-les-Dombes, nei pressi di Lione. Il 20 agosto 1617 il santo fu informato che tutti i componenti di una famiglia erano ammalati e non avevano nulla da mangiare. Salì allora sul pulpito della chiesa di Châtillon e fece un discorso travolgente. La popolazione prese a cuore la famiglia. Il santo allora capì che non bastava la solidarietà contadina, ma che si doveva fare qualcosa di nuovo. Il 23 agosto 1617 Vincenzo fondò un’associazione laicale per assistere i poveri. Nascevano le Compagnie della Carità. La comunità venne approvata nel 1627 da Propaganda Fide come “missione”, cioè come un gruppo di lavoro apostolico senza alcuna caratteristica assimilabile a un istituto religioso. L’esperienza delle Compagnie della Carità, che si erano moltiplicate, l’aveva indotto a riflettere ed era pervenuto ad alcune importanti conclusioni, come la maggior disponibilità della donna alle iniziative per i poveri, la possibilità di coinvolgere anche il mondo dell’alta e media aristocrazia e la necessità di un impegno nella carità a tempo pieno. L’ultima conclusione indusse Vincenzo ad affiancare le dame a una comunità femminile, le Figlie delle Carità. In santa Luisa de Marillac (1591-1660) trovò una collaboratrice intelligente e preparata, in grado di interpretare gli orientamenti dell’intuizione vincenziana. Si rompevano pertanto gli schemi che escludevano le religiose dall’apostolato diretto e si abbattevano le barriere sociali che riservavano la carità alle persone “di condizione”.
LA SUA SPIRITUALITÀ SI FONDA SU DUE SCOPERTE: CRISTO E I POVERI
Non è stato l’amore degli uomini che l’ha condotto alla santità, ma la santità che l’ha reso veramente ed efficacemente caritatevole. Di qui, coincidenza fra preghiera e azione. La preghiera è esercizio della volontà divina, annuncio ed evangelizzazione, sono i momenti unificanti di tutta la Sua vita. Tutta la sua spiritualità si fonda su due scoperte: Cristo e i poveri. Cristo è il missionario dei poveri; la Chiesa è attualizzazione di questa missione. Conseguentemente nacque nel Santo il bisogno di un intervento nelle strutture per animarle cristianamente e nella costituzione di comunità profetiche capaci di reintegrare la vita religiosa nel mondo e di proclamare la salvezza spirituale e temporale per gli ultimi: “Non mi basta amare Dio se il mio prossimo non lo ama”.
Non possiamo dimenticare che l’istituto delle Figlie della Carità divenne il modello di un
gran numero di comunità femminili di servizio.
Il grande apostolo della Carità, si spense a Parigi la mattina del 27 settembre 1660 a 79 anni; ai suoi funerali partecipò una folla immensa di tutti i ceti sociali; fu proclamato Beato da papa Benedetto XIII il 13 agosto 1729 e canonizzato da Clemente XII il 16 giugno 1737. I suoi resti mortali, rivestiti dai paramenti sacerdotali, sono venerati nella Cappella della Casa Madre dei Vincenziani a Parigi. È patrono del Madagascar, dei bambini abbandonati, degli orfani, degli infermieri, degli schiavi, dei forzati, dei prigionieri. Leone XIII il 12 maggio 1885 lo proclamò patrono delle Associazioni cattoliche di carità. In San Pietro in Vaticano, una gigantesca statua, opera dello scultore Pietro Bracci, è collocata nella basilica dal 1754, rappresentante il “padre dei poveri”.
Signore,
fammi buon amico di tutti
a chi soffre e si lamenta,
a chi cerca luce lontano da Te,
a chi vorrebbe cominciare
e non sa come, a chi vorrebbe affidarsi
e non si sente capace.
Amen💞
(la Sua Preghiera Prediletta)
27 Settembre 2022
Nessun commento:
Posta un commento