sabato 26 febbraio 2022

Percorso di fede in preparazione alla vita nel matrimonio


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PARROCCHIA MARIA SS.DELLE GRAZIE 
CORLEONE
6° Incontro 
Venerdì 25 Febbraio 2022
ore 20,30
Piattaforma on-line Google Meet
"IO ACCOLGO TE…"
Il Sacramento del Matrimonio
💝
« Così che non sono più due, ma una carne sola » (Mt 19,6).
«Ti farò mia sposa per sempre, 
ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, 
nella benevolenza e nell’amore, 
ti fidanzerò con me nella fedeltà 
e tu conoscerai il Signore...» (Os 2,21s).

"Un mistero grande"
 (Paolo agli Efesini)

Parlare di matrimonio oggi non è una cosa così facile, perché tra tutti i sacramenti è quello  poco o mal conosciuto. Viviamo in una società che già da parecchi anni ha legalizzato il divorzio. Lo stesso ha già attaccato così profondamente l’istituto familiare che le statistiche ci dicono che le separazioni sono in continuo aumento e, se si pensa che i fidanzati di oggi hanno 1 probabilità su 2 di divorziare siamo davanti ad un vero e proprio problema!!! Molto poco ci si interroga sulla profondità e sull'importanza che ha il matrimonio religioso vista la leggerezza con cui ci si separa oggi. Ma perchè succede? E' solo questione di moda e di società liquida e bla bla bla...oppure la verità è che  non lo si conosce in profondità? 

Vediamo insieme COSA VUOL DIRE CHE 
IL MATRIMONIO E' UN SACRAMENTO
All’inizio del libro della Genesi, il primo libro della Bibbia, a coronamento del racconto della creazione si legge: «Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò … Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne» (Gen 1,27; 2,24). Quindi il matrimonio viene istituito da Dio sin dal principioPer questo l’uomo lascia la sua casa, la casa dei suoi genitori e va a vivere con sua moglie e si unisce tanto fortemente a lei che i due diventano una sola carne. Un solo corpo implica anche un cuore ed uno spirito solo, perché la carne, cioè ogni corpo è tempio dello Spirito di Dio. Da qui si evince che per Dio la poligamia non esiste. La vita nasce solo dall'incontro tra l'uomo e la donna, non c'è altro modo!!!Una delle definizioni che Gesù Cristo da di Se' stesso è proprio Io sono la Vita...Via e Verità. La vita è il frutto dell'amore reciproco tra l'uomo e la donna che si donano l'un l'altro diventando riflesso pieno di Dio e del Suo Amore per l'Umanità. Uomo e donna insieme generano AMORE E VITA. Diversamente, quando decidiamo di separarci FACCIAMO PREVALERE LA MORTE SULLA VITA. 

IL MATRIMONIO, ICONA DELL'AMORE TRINITARIO
Dio si «rispecchia» nella coppia
Il matrimonio è un segno prezioso, perché quando un uomo e una donna celebrano il sacramento del Matrimonio, Dio si «rispecchia» in essi, imprime in loro i propri lineamenti e il carattere indelebile del Suo amore. Il matrimonio è l’icona dell’amore di Dio per noi. Anche Dio, infatti, è comunione: le tre Persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo vivono da sempre e per sempre in unità perfetta
Ed è proprio questo il mistero del Matrimonio: Dio fa dei due sposi una sola esistenza.
San Paolo, nella Lettera agli Efesini, mette in risalto che, negli sposi cristiani si riflette un mistero grande: il rapporto instaurato da Cristo con la Chiesa, un rapporto nuziale!!!
Il sacramento del matrimonio non è una convenzione sociale, un rito vuoto o il mero segno esterno di un impegno. Il sacramento è un dono per la santificazione e la salvezza degli sposi, perché la loro reciproca appartenenza è la rappresentazione reale, per il tramite del segno sacramentale, del rapporto stesso di Cristo con la Chiesa. Gli sposi sono pertanto il richiamo permanente per la Chiesa di ciò che è accaduto sulla Croce; sono l’uno per l’altra, e per i figli, testimoni della salvezza, di cui il sacramento li rende partecipi.
Il Sacramento è una grazia, consacra l’amore dei coniugi, rende sacra, cioè santa, la loro unione, la perfeziona, la rafforza e la rende indissolubile. In virtù di questa grazia i coniugi si aiutano a vicenda per raggiungere la santità nella vita coniugale. Ma chi è la SORGENTE di questa grazia se non Cristo?

Egli viene incontro ai coniugi cristiani attraverso il sacramento, rimane con loro, dà loro la forza di seguirlo portando la propria croce, di rialzarsi dopo le cadute, di perdonarsi vicendevolmente, di portare gli uni i pesi degli altri, di essere sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo” (Ef 5,21) e di amarsi di un amore soprannaturale fecondo, unico e per sempre. Ma così' come avviene per il giovane chiamato a diventare sacerdote anche per gli sposi c'è una vera e propria CHIAMATA ....a diventare..... (cambiamento di identità!!!).
La CHIAMATA al Matrimonio è fondata su una promessa; se vogliamo capire meglio lo possiamo anche considerare un contratto di DONAZIONE, dove c’è uno che dona e l’altro che riceve e viceversa. In questo scambio reciproco s’incontrano due individualità che, con la loro diversità formano un NOI ( Noi inclusivo e no un Noi fusionale!!!) Attenzione però che questo NOI di cui stiamo parlando che nasce dal sacramento del matrimonio è diverso dal NOI che sperimentiamo nel periodo del FIDANZAMENTO!!! 


Con il Matrimonio, all’interno del NOI ( RELAZIONE IO-TU) s'incarna Gesù Vivo, che grazie al nostro SI, rimane con noi PER SEMPRE. Ecco perché la coppia è l’immagine della TRINITA’: Padre, Figlio e Spirito Santo, tre persone diverse ma unite in un solo corpo. Cosi' saremo noi quando ci uniremo in matrimonio. Cristo mostra il Suo Amore al mondo attraverso il nostro amore, attraverso il MODO con cui NOI ci amiamo!!! Quindi l’amore nella coppia non è fine solo a sé, ma è un segno evidente dell’Amore di Dio per l’Umanità. Gli sposi cristiani in virtù del Sacramento del matrimonio che hanno ricevuto hanno il dovere di annunciare il Vangelo dell'Amore (dimensione profetica del matrimonio), soprattutto con la propria testimonianza di amore sponsale. Sono essi stessi un ANNUNCIO.
Il senso cristiano del matrimonio è proprio quello di comprendere più possibile che è Dio che consacra a Lui il nostro amore, e lo TRASFORMA donando, alla nuova vita, quella matrimoniale, un carattere di SACRALITA’. 

Il matrimonio cristiano non è una benedizione, è un SACRAMENTO: la differenza è enorme. La Benedizione è un ringraziamento a Dio per la creatura che ha messo al nostro fianco. Il SACRAMENTO è molto di più:  genera una nuova CREATURA: la RELAZIONE SPONSALE. Due persone che grazie all'Azione dello Spirito Santo diventano UNO, cosi come avviene  quando il sacerdote, durante la Messa stende le mani sul pane e sul vino chiede a Dio di mandare il suo Spirito per trasformare quel pane e quel vino nel Corpo e nel Sangue di Gesù. Ecco cosa significa che c’è una consacrazione della relazione: lo Spirito Santo prende possesso della relazione d’amore degli sposi AVVOLGENDOLA e INNESTANDOLA in un'altra relazione d’amore, quella straordinaria che ha Dio CON l’umanità cioè di Cristo con la Chiesa che siamo noi. In Amoris Laetitia papa Francesco lo ripete più volte (cfr. n. 73 e n. 121) e al n. 61, con parole straordinarie, dice che la nostra piccola coppia, che magari stimiamo pochissimo, celebrando il sacramento in Chiesa riceve il dono di poter comunicare al mondo qualcosa di divino. Solo agli sposi questo onore!!!

Da questo "dono" ne scaturiscono molti altri: la famiglia, i figli. E’ il Mistero della Fede. Gli sposi grazie al sacramento del matrimonio vengono CONSACRATI al dono di sè l'uno verso l'altro e alla Chiesa, vengono cioè investiti da una vera e propria missione. È davvero un disegno stupendo quello che è insito nel sacramento del Matrimonio! E si attua nella semplicità e anche nella fragilità della condizione umanaCome i sacerdoti consacrandosi ricevono il dono di trasformare il pane nel Corpo di Cristo, cioè di rendere possibile ancora oggi l’incarnazione e la presenza viva di Dio, gli sposi hanno il potere di INCARNARE l’amore di Gesù che dà la sua vita per la Chiesa e GENERARE VITA. Sappiamo bene quante difficoltà e prove conosce la vita di due sposi… L’importante è mantenere vivo il legame con Dio, attraverso la fedeltà  che è alla base del legame coniugale.  
Matrimonio e Eucaristia
La celebrazione del Sacramento del Matrimonio avviene all’interno della celebrazione dell’Eucaristia in quanto sia il Matrimonio sia l’Eucaristia esprimono un dono che si concretizza nel corpo di Cristo nel corpo degli sposi chiamati a diventare in Cristo una sola carne : “I due saranno una sola carne”. Questo avviene nel MATRIMONIO: I DUE DIVENTANO TABERNACOLO VIVENTE dentro il quale vive Gesù. Nel giorno del matrimonio è Lui per prima a dire il Suo SI, e lo fa per sempre!!! E’ una realtà troppo grande e troppo bella per lasciarsela sfuggire!!!.Pensate che un vescovo, monsignor Francesco Beschi, durante un incontro rivolto ai giovani sposi, fece un gesto molto forte e per certi versi scandaloso. Si inginocchiò davanti a loro e disse che in quel momento stava adorando Cristo come davanti al Santissimo Sacramento. Esiste un altro tabernacolo quindi  dove è presente realmente Dio, luogo concreto  che va custodito, protetto, amato e santificato. Quel luogo è il NOI degli sposi, quel luogo è la RELAZIONE SPONSALE tra un uomo e una donna.  Ricordiamoci sempre che........
il nostro amore sponsale è tabernacolo di Dio
Matrimonio ed Eucarestia sono sovrapponibili proprio per questo. Entrambi hanno in sè Gesù vivo, concreto e reale, anche se con modalità diverse. Quel luogo ( il MATRIMONIO) dove l’Io esce dal sè per trovare un "Tu" col quale DARE VITA ad una nuova realtà: da una DUALITA' a una TRINITA' in virtù dell’amore (non solo umano) che li unisce. L’immagine umana più simile a Dio è proprio quella del SACRAMENTO DEL MATRIMONIO, luogo che troppo spesso è sporcato e dissacrato dal nostro egoismo e dai nostri peccati. Per queste ragioni,  dissacrare il talamo nuziale, commettere cioè adulterio è un peccato gravissimo. Non è molto diverso dal prendere l’Eucarestia e gettarla nell’immondizia. A tal proposito non possiamo non conoscere ogni pericolo visibile e invisibile.

Conosciamo Asmodeo. Vi ricordate questo nome? Sicuramente lo avete già sentito nominare anche se, forse, non riuscite a collocarlo in un contesto chiaro. Asmodeo, è un demone biblico è considerato, oltre che il principe della distruzione o della divisione, anche il demone della cupidigia, dell’ira e della lussuria.
Perchè vi racconto questo? Asmodeo è l’antagonista nel racconto biblico di Tobia e Sara, dove il protagonista è Dio. La storia di Tobia e Sara è la storia della incessante battaglia tra il bene e il male. Il campo di battaglia diviene la relazione sponsale di questi due giovani, che con l’aiuto di Dio riusciranno a portare in salvo se stessi e il loro matrimonio

Giovanni Paolo II in udienza del 1984 dice al riguardo: "Tobia e Sara siamo noi e Asmodeo è presente in ogni matrimonio pronto ad attaccarlo e distruggerlo non appena trova uno spiraglio, una porta non ben protetta del nostro castello, e a uccidere l’uno nel cuore dell’altra.Cambierebbero molte cose, molte famiglie sarebbero salve se nel momento della tentazione e del litigio si riconoscesse l’autore di tutto questo!!!" Gesù stesso ci dice che il demone che causa divisione infedeltà ecc. ecc. si sconfigge con la preghiera e con il digiuno….no con l'indifferenza, ma oggi nelle famiglie non si prega più. La nostra relazione, luogo dove dimora Dio è seriamente in pericolo 

 L’adulterio è uccidere Cristo nella nostra relazione,
è distruggere il nostro patto con Dio che non è scritto solo sulla terra, ma anche nei cieli,
è distruggere l’alleanza fedele e indissolubile di Cristo con la sua Chiesa
è rompere la COMUNIONE

La verità è che oramai facciamo tutto da soli, gettiamo via tutto quello che abbiamo costruito davanti a Dio, cerchiamo avvocati e ci incamminiamo verso il precipizio. Bastava scegliere solo l’avvocato giusto, Gesù che avrebbe sanato, aggiustato e portato il vino nuovo, quando il nostro era finito, avrebbe portato il vino più buono,  quello che resta per sempre ( il Vangelo delle Nozza di Cana).

In relazione all'Indissolubilità.....
Gesù stesso ci dice che il matrimonio è indissolubile, perché gli sposi “saranno una sola carne”: il Sacramento del matrimonio imprime alle loro anime – e non solo alle loro storie – un sigillo ed un suggello, dopo il quale NIENTE sarà più come prima.  Seppur gli sposi iniziassero a comportarsi da separati o, peggio, da non sposati (come dopo il divorzio), ebbene il Sacramento resterebbe comunque esistente e valido, li lega per sempre: Dio è fedele e non può rinnegare la Parola data. 
Gli sposi possono solo offendere il Sacramento, disprezzandolo ed ignorandolo, ma 
non possono cancellare 
quell’unione che esso ha determinato. 
Quindi il divorzio o la separazione non cancellano il matrimonio, bensì lo offendono. Nel rito del consenso, durante la celebrazione del matrimonio, gli sposi leggono le seguenti parole: “Io, N., accolgo te, N., come mia sposa. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. 
C'E' una PROMESSA di FEDELTA' SEMPRE , non a convenienza. Sono uomo o quaquaracquà?
Immediatamente dopo il consenso, il sacerdote dice: “Il Signore onnipotente e misericordioso confermi il consenso che avete manifestato davanti alla Chiesa e vi ricolmi della sua benedizione.  L’uomo non osi separare ciò che Dio unisce”.
Da quel momento l’uomo e la donna sono un’unica carne, uniti in un modo indissolubile da Dio che consacra a Sè i due avvolgendoli nel Suo Amore. La nostra cultura tende a concepire la libertà come un sottrarsi a ogni legame impegnativo. I due, invece, “si donano (totalmente)” per sempre. Chi non si impegna per sempre, mostra di essere libero ma in realtà è condizionato dalla cosiddetta cultura del “provvisorio”, secondo la quale niente deve durare, sia le cose che usiamo, sia le relazioni personali. Che cos’è che rende l’uomo diverso da un animale? La responsabilità: solo la persona è responsabile dei propri COMPORTAMENTI. 

Il matrimonio è un atto di responsabilità, è l’affermazione davanti alla comunità degli uomini e davanti a Dio della volontà di prendersi cura del coniuge. Sposandomi proclamo la mia responsabilità. “Finché dura non vuol dire finché mi va bene; poi il giocattolo lo si butta via. E come se io dicessi all’altro: “ti faccio un regalo, ma se cambio idea, me lo riprendo”. Questo non è un dono ma un prestito. È importante arrivare all'altare con RESPONSABILITA'. 
Nel matrimonio, Dio, attraverso il rito del consenso, è chiamato in causa; Egli agisce perché s’impegna in “prima persona”, crea, trasforma, rinnova in modo incancellabile l’uomo e la donna, secondo quanto è insito nel sacramento stesso. Inoltre attraverso il Sacramento Dio ci fa DONO del Matrimonio, e quindi se lo stesso è un DONO ( alla stessa maniera che accade quando ci fa dono di un figlio!!!) vuol dire che a noi spetta non solo riceverlo, ma anche curarlo e restituirlo ( come si fa coi TALENTI) alla fine della nostra vita come si fa con tutti i doni ricevuti. Guardando a ciò che accade oggi ai matrimoni possiamo constatare con amarezza che ne abbiamo fatto una proprietà privata che usiamo arbitrariamente a nostro piacere!!! Ci siamo dimenticati di CHI sta al CENTRO, di Gesù Vivo in mezzo alla coppia!!! Ecco perchè l'indissolubilità non è un gioco da prendere sottogamba, perchè in realtà lasciarsi o sciogliere un matrimonio significa UNA COSA SOLA: DISPREZZARE IL DONO 😞

Secondo la tradizione croata, quando una coppia si sposa, il prete non dice loro che hanno trovato la persona perfetta. Anzi! Dice loro, invece: «Avete trovato la vostra croce. È una croce da amare, da portare con sé, una croce da non buttare via ma da custodire».
In Erzegovina la Croce rappresenta l'amore più grande e il crocifisso è il tesoro della casa.
Quando gli sposi entrano in chiesa il giorno delle nozze, portano con sé un crocifisso. Il sacerdote benedice il crocifisso. Quando arriva il momento dello scambio dei voti, la sposa mette la mano destra sul crocifisso e lo sposo mette la sua sulla sua, in modo che entrambe le mani siano unite sul crocifisso.
Il sacerdote copre loro le mani con la stola mentre si scambiano il voto, secondo il rito della Chiesa, di essere fedeli gli uni agli altri, nella gioia e nel dolore, nella malattia e nella salute, finché morte non li separi.
Quindi, invece di baciarsi, gli sposi baciano il crocifisso. Coloro che assistono alla cerimonia capiscono da ciò che se uno di loro lascia l'altro, lascia Cristo sulla Croce.
Dopo la cerimonia, gli sposi portano il crocifisso a casa loro e lo mettono in un posto d'onore. Sarà per sempre il punto di riferimento e il luogo della preghiera familiare. Nei momenti di difficoltà, la famiglia non va dall'avvocato o dallo psichiatra, ma si inginocchia insieme davanti al crocifisso in cerca dell'aiuto di Gesù Cristo. Si inginocchiano e forse anche piangono e aprono il loro cuore chiedendo perdono al Signore e tra loro. Vanno a dormire con la pace nel cuore perché hanno ricevuto il perdono dall'unico che ha il potere di salvare.
Marito e moglie insegneranno ai loro figli a baciare ogni giorno il crocifisso e a non addormentarsi come i pagani, senza prima rendere grazie a Gesù. Sanno che Gesù li tiene tra le sue braccia e non c'è nulla da temere.



La lettera di Dio ai fidanzati 
Dio dice:
«La donna ( o l'uomo) che hai al fianco,
 emozionata, con l’abito nuziale, è mia. Io l’ho creata. 
Io le ho voluto bene da sempre, ancor prima di te e ancor più di te. Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza, è il mio cuore che ha messo dentro di lei la tenerezza e l’amore, è la mia sapienza che ha formato la sua sensibilità, la sua intelligenza e tutte la qualità belle che hai trovato in lei.
💞💞💞💞💞💞
 Io la amo da sempre.
Tu hai incominciato ad amarla da qualche anno. Sono io che ho messo nel tuo cuore l’amore per lei. Quando le dirai: “Prometto di esserti fedele, di amarti e di rispettarti per tutta la vita”, sarà come se mi rispondessi che sei lieto di accoglierla nella tua vita e di prenderti cura di lei. D’ora in poi l’ameremo insieme. Non ti lascerò solo in questa impresa.
💞💞💞💞💞💞
 Ti donerò un supplemento di amore perché sappia esserle fedele, aiutarla nelle sue necessità e vivere un amore fecondo che trova il suo coronamento nella procreazione e nell’educazione dei figli.
💞💞💞💞💞💞
 È il mio regalo di nozze: è ciò che si chiama “grazia del sacramento del matrimonio”. Farò di te uno strumento del mio amore; continuerò ad amare la mia creatura, che è diventata la tua sposa, 
attraverso i tuoi gesti di affetto, 
di dedizione, di perdono. Io il Signore Dio Tuo l'ho detto e lo farò».
💞💞💞💞💞💞
AMEN


Maria Cristina Siino

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