mercoledì 9 novembre 2022

Coniugi Beltrame Quattrocchi: una storia d’amore

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Terziari francescani

Una vita ordinaria vissuta 

in modo straordinario  quella 

di Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini, 

i primi sposi ad essere beatificati come

 coppia da San Giovanni Paolo II. 


Nel progetto di Dio il matrimonio è vocazione alla santità e offre tutti i mezzi per raggiungerla💕

I beati Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini sono stati due coniugi e genitori che nella loro ordinarietà hanno cercato di essere fedeli al Vangelo e di nutrirsi della Santa Eucarestia indicati come modello alle coppie ed alle famiglie cristiane. Il Santo Padre Giovanni Paolo II li ha beatificati in San Pietro, il 21 ottobre 2001.

Catanese lui, fiorentina lei, si erano conosciuti a Roma nel 1902, all’età rispettivamente di 22 e 18 anni. Nella capitale italiana Luigi aveva raggiunto lo zio che lo aveva adottato e dal quale ereditò il cognome Quattrocchi: qui aveva compiuto gli studi di legge che in età matura lo porteranno alla carriera di avvocato generale dello Stato. Poco praticante, viene attirato alla fede dall’entusiasmo e dall’intelligenza di Maria, studentessa di lingue, amante dell’arte e della letteratura.

Hanno entrambi caratteri forti che spesso li portano a discutere, ma capiscono presto di essere chiamati a camminare insieme. Attraverso la preghiera intuiscono ciò che poi gli anni a venire confermeranno: è Dio a volere l’innamoramento che troverà compimento pieno nell’amore sponsale.

Una fitta corrispondenza epistolare caratterizza i circa 7 mesi di fidanzamento: lettere e bigliettini dai quali traspare la stima, il rispetto, e il pudore tra i due giovani, fermamente motivati a vivere la castità prematrimoniale, ma nel contempo desiderosi di esprimersi con parole appassionate, singolarmente affidate alla lingua inglese. 

Fu un Matrimonio cristiano, dove la vita famigliare era intesa come scala al Paradiso, nella santificazione personale e dei figli. Lui, professionista stimato e integerrimo, a 24 anni era già procuratore e avrebbe continuato la sua carriera fino a diventare avvocato generale dello Stato.

Uno dopo l’altro, vennero i figli: Filippo nel 1906, Stefania nel 1908, Cesare nel 1909, Enrichetta nel 1914. Una gioia grandissima per papà Luigi e mamma Maria, ora prime guide ed educatori alla vita e alla Fede, dei loro bambini. Durante la Prima Guerra Mondiale, i due coniugi sono in primo piano per assistere i soldati, i feriti e le famiglie in difficoltà. Già soliti accostarsi regolarmente alla Confessione e alla Comunione, grazie alle disposizioni di san Pio X, la Messa e la Comunione quotidiana sono per loro regola di vita. Così Gesù Eucaristico diventa la luce di ogni loro giornata. Nel 1919, Maria, in seguito a un forte deperimento, ha l’impressione di dover morire. Raccogliendo le sue ultime forze, scrive le ricchezze della sua fede e del suo cuore di mamma. 
Nasce così "Voce di madre", la storia della sua anima. 
Nella sua opera di madre, Maria si trovò a essere luminosa scrittrice: ciò che voleva che rimanesse per i suoi figli, lo affidava alla penna, vivace e brillante. Nasceranno così i suoi libri, ricchi di Vangelo e di tanto buon senso.
Intanto, Maria aspetta un’altra bambina, tanto da mettere a rischio la vita, perché l’attesa è difficile, ma, confidando in Dio e nella Madonna, farà nascere Enrichetta sana e felice. Frutto davvero della loro illimitata fiducia nella Vergine Maria, alla Quale si rivolgono ogni sera con la recita del Santo Rosario.

Essere genitori è una missione che Luigi e Maria portano avanti affidandosi alla Provvidenza e al sacro Cuore di Gesù: ogni giorno la partecipazione alla Messa, la recita serale del Rosario, l’adorazione notturna.

La vita quotidiana dei Beltrame Quattrocchi trascorre così ed è registrata dalla penna, vivace e brillante, di Maria: dai suoi appunti nascono libri di carattere educativo, punti di riferimento ancora attuali per le famiglie. Totale la dedizione ai figli che in casa respirano un clima di fiducia e serenità: tutti e quattro decidono di abbracciare liberamente la vita religiosa, “allenati” dai genitori a valutare qualsiasi cosa “dal tetto in su”, come con simpatia amavano dire.

Costante l’impegno sociale dei due sposi: volontari dell’ Unitalsi, barelliere lui e infermiera lei, accompagnano i malati a Lourdes e Loreto. Divengono terziari francescani.

Durante i due conflitti mondiali si prodigano a curare e assistere soldati e civili feriti. In costante contatto con l’Abbazia di Subiaco, salvano oltre 150 vite dalla persecuzione nazista. Assistono i terremotati. Sono impegnati nell’Azione Cattolica, nel sostegno all’Università Cattolica.

Animano i gruppi del Movimento di Rinascita Cristiana. Forse per primi inaugurano i corsi per fidanzati in tempi in cui l’esigenza della preparazione al matrimonio non era minimamente avvertita. Quello di Luigi e Maria è un apostolato fecondo nella semplice testimonianza di ogni giorno, un rapporto sponsale aperto alla trascendenza della presenza di Gesù tra loro: ogni mattinaIl 5 novembre 1951 si riuniscono tutti a Roma, genitori, figli Sacerdoti e Religiosi. È una festa grande, ma papà Luigi, già colpito da infarto nel 1944, andrà all’incontro con Dio in una grigia giornata di fine novembre 1951. Maria supera il grande dolore della separazione, crescendo nell’unione con Dio.

Ormai le resta solo un sogno: che i suoi figli si facciano Santi e lei possa essere Santa con loro.
Intanto Filippo entra nella vita apostolica attiva per dedicarsi alla gioventù nel mondo e Don Paolino, attratto sempre più dal silenzio, entra nella Trappa delle Frattocchie di Roma.
È l’ora in cui Maria Beltrame-Quattrocchi sembra allontanarsi anche lei nel cielo invaso dal tramonto. Nei suoi ultimi giorni scriverà: «Ora anche la penna riposa. Tutto è stato detto di quello che il mio cuore poteva dire, ma la preghiera, in compenso si infittisce, mentre si delinea l’ora del distacco».

Il 26 agosto 1965, anche per lei arriva l’ora dell’incontro con il Padre. A mezzogiorno, subito dopo la recita dell’Angelus, si spegne serenamente tra le braccia di Enrichetta.

La testimonianza dei coniugi Beltrame Quattrocchi, ha affermato San Giovanni Paolo II, è “una singolare conferma che il cammino di santità compiuto insieme, come coppia, è possibile, è bello, è straordinariamente fecondo ed è fondamentale per il bene della famiglia, della Chiesa e della società”.


Il loro esempio, la loro profonda vita di fede, la pratica quotidiana del pregare in famiglia ebbero di certo i propri effetti sui figli, che si sentirono tutti e quattro chiamati dal Signore alla vita consacrata.

Preghiera
💕
Grazie Signore!
 per tutti i momenti belli vissuti dalla nostra famiglia.
Per le grandi gioie, per le vacanze, per le passeggiate, per ogni piccolo
momento in cui siamo stati felici.

Grazie per le feste in cui abbiamo creato nella nostra casa
un’atmosfera accogliente ed abbiamo potuto così conoscere la
serenità dello stare insieme. 
Ti siamo grati per queste occasioni in cui
la famiglia si è ritrova unita.

Grazie per i momenti di vita quotidiana
 vissuti insieme, per quando
ci ritroviamo a tavola, 
per quando affrontiamo un problema e per
quando ridiamo tutti insieme.

 La gioia della nostra famiglia e di ciascuno di noi, 
è la gioia di vivere
insieme e di ritrovarsi ogni giorno più uniti,
 condividendo l’esistenza, il
pane quotidiano, le gioie e i dolori ma sempre INSIEME
 sotto il tetto che dà sicurezza che è l’amore Tu hai riversato in noi.

Vorremmo che questa gioia 
si diffondesse anche al di fuori delle
mura della nostra casa, per trasmettere, 
Signore, fiducia e speranza
anche ad altre persone.
Amen
💕
Preghiera al Signore per intercessione dei Beati Luigi e Maria

Signore Gesù, tu hai chiamato Luigi e Maria,
 sposi e genitori a vivere
giorno dopo giorno, nella costante fedeltà del quotidiano, la grazia
santificatrice del sacramento nuziale.

Tu che con la tua presenza santifichi la casa di Nazareth, fa’ che la loro
testimonianza e intercessione concorrano, con l'aiuto della Vergine
Madre, a consolidare la perseveranza delle famiglie, a pervadere della
Tua presenza di grazia le giovani coppie, ad aprirle riconoscenti al
dono divino della vita, a renderle missionarie del Vangelo presso le
famiglie e le persone in difficoltà.

Fa’ che le famiglie cristiane, seguendo il loro esempio possano vivere
in modo luminoso la loro vocazione alla santità.
💕
Amen
Maria Cristina Siino

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