giovedì 11 gennaio 2024

Il Santo Bambino di Praga

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" Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli "
" PIÙ VOI MI ONORERETE PIÙ IO VI FAVORIRÒ
Datemi le mani e io vi darò la pace "
Oggi é il giorno della Supplica a Gesù Bambino di Praga

O Santo Bambino Gesù, conforta ogni cuore afflitto, e a noi dona tutte le grazie di cui abbiamo bisogno.

CONOSCIAMO LA STORIA DELLA DEVOZIONE
L’inizio della storia della devozione ci porta dall’altro capo d’Europa, in Spagna. Ãˆ lì che la statua fu realizzata nel corso del XVI secolo o forse anche prima. Ma ben presto la piccola immagine devozionale fu portata a Praga dalla contessa Maria Manriquez de Lara che nel 1556 era andata in sposa al nobile boemo Vratislav di Rozmberk. Il Gesù Bambino andò poi in eredità alla figlia della coppia, Polyssena, e quest’ultima, morta senza figli, nel 1628 la lasciò al convento dei padri Carmelitani scalzi di Praga, ricordando che la grande santa carmelitana Teresa d’Avila, spagnola come i suoi avi, era molto devota al Bambino Gesù. Tutto questo avvenne in un periodo molto difficile per la Boemia e l’intera Europa centrale. Pochi anni prima, nel 1618, proprio a Praga, era scoppiata la Guerra dei trent’anni che vedeva l’un contro l’altro armati gli stati del Sacro Romano Impero in una contrapposizione politica, ma anche religiosa, tra cattolici e protestanti. Proprio durante uno di quei conflitti anche Praga fu colpita, il convento dei Carmelitani saccheggiato, e la statua di Gesù Bambino finì tra le macerie dopo che le furono mozzate le mani.

Il primissimo interesse per l´infanzia di Gesu´ e´ dimostrato gia´ da san Matteo e da san Luca nei vangeli dell´Infanzia, seguiti subito dopo dai vangeli apocrifi (ad es. lo Pseudovangelo di Giacomo o di Tommaso). Alcuni Padri della Chiesa venerarono Dio sotto forma di bambino, come ad es. sant´Atanasio e san Girolamo. Fra i grandi promotori di una teologia dell´Infanzia e dell´Incarnazione troviamo san Bernardo di Clairvaux, san Francesco di Assisi e sant´Antonio da Padova. Successivamente poi santa Teresa d´Avila, la quale aveva sempre con se´ una statua del Santo Bambino Gesu´ nelle sue fondazioni di nuovi monasteri di monache carmelitane Scalze. Proprio nella Spagna di questo periodo la sottolineatura della Incarnazione di Cristo e di conseguenza il culto per la sua infanzia trovo´ una profonda risonanza. L’amore per l’umanità di Gesù e la sua infanzia ha segnato la vita e la spiritualità di S. Teresa di Gesù  e S. Giovanni della Croce , che l’hanno trasmesso all’Ordine dei Carmelitani Scalzi da loro fondato. Essi ci insegnano a contemplare il Dio-uomo dal presepio fino alla croce, e a meditare e imitare i Misteri della sua vita. Per questo motivo, al Carmelo, le immagini che ricordano l’Infanzia o la Passione di Gesù sono sempre state di casa. In particolare, S. Teresa portava sempre nei monasteri che fondava qualche graziosa statua di Gesù Bambino riccamente ornata, come era gusto dell’epoca barocca. Si chiama Santa Maria della Vittoria la chiesa di Praga che da quasi quattro secoli è diventata il santuario di Gesù Bambino. La raffigurazione di Gesu’ Bambino da solo, al di fuori di configurazioni sceniche, affiora all’inizio del XIV secolo. Si dice che tale raffigurazione trovo’ un ambiente ideale nell’ambito di alcuni monasteri femminili. Il culto all’Infanzia di Gesu’ in Boemia (oggi Repubblica Ceka) e’ legato al tempo del barocco, e il Santo Bambino di Praga ne e’ il protagonista assoluto.

UN BIMBO CHE REGNA
L’immagine di Gesù Bambino di Praga è una statuetta di legno rivestita di cera, alta 47 centimetri. La rappresentazione di Cristo è piuttosto insolita: non è infatti il classico neonato adagiato nella mangiatoia che siamo abituati a vedere nel presepe, né il lattante tra le braccia della Vergine, ma un bambino di tre-quattro anni, in piedi. Il bambino è rivestito da una semplice tunica bianca scolpita nella cera e nel legno, ma normalmente la statua è rivestita con sontuosi abiti in stoffa, un vero e proprio manto regale. Nella mano sinistra il bambino regge un globo terrestre sormontato dalla croce (simbolo nei tempi antichi del potere imperiale) e con la destra benedice i fedeli. Infine, sul capo porta una ricca corona. Si tratta di una rappresentazione idealizzata di Gesù (che durante la sua infanzia ovviamente non indossò mai abiti regali né corone), rappresentato come re e Signore del mondo. Una profonda rappresentazione del mistero dell’incarnazione: Dio che si fa vero uomo, anzi, addirittura bambino, ma nello stesso tempo è vero Dio e Signore di tutto il creato e tiene nelle sue mani i destini del mondo. Un particolare curioso: la statua del Gesù Bambino di Praga possiede un intero corredo di abitini, proprio come una bambola! Nell’arco di un anno può indossarne fino a sessanta diversi, e seguono i colori del tempo liturgico in corso.  Attualmente Gesù Bambino indossa la corona donatagli da papa Benedetto XVI nel corso della sua visita a Praga nel 2009.

La devozione al Gesù Bambino di Praga è particolarmente diffusa in ambito carmelitano. Santa Teresina di Lisieux ne fu influenzata nelle sue meditazioni sull’infanzia spirituale e un’altra grande santa carmelitana, Teresa Benedetta della Croce (al secolo Edith Stein), la filosofa ebrea convertitasi al cattolicesimo e morta ad Auschwitz nel 1942, nel 1932 scrisse una meditazione natalizia su «incarnazione e umanità». La Santa ricorda che il Divino Bambino «porta la pace sulla terra» ma «il mistero dell’incarnazione e il mistero del male sono strettamente uniti» e il Natale ha già in sé «la via del Golgota». E così prega il Signore della storia perché soccorra l’umanità nelle necessità materiali e spirituali e la liberi dal male. Ciò che fanno ogni giorno i pellegrini a Praga davanti a Gesù Bambino.


GESÙ BAMBINO ANCHE IN LIGURIA
Al Gesù Bambino di Praga è dedicato anche un santuario in Italia che si trova ad Arenzano, alle porte di Genova, retto dai padri Carmelitani scalzi. La chiesa di Arenzano sorse a fine Ottocento e una prima immagine di Gesù Bambino vi fu collocata nel 1900, sostituita due anni dopo da una riproduzione del Bambino di Praga donata dalla marchesa Delfina Gavotti di Savona. La statua fu poi incoronata nel 1924 dal cardinale Merry del Val su mandato di papa Pio XI. L’attuale basilica fu consacrata nel 1928 ed è stata ampliata negli anni Sessanta. Oggi è uno dei santuari più frequentati della Liguria, meta di pellegrinaggi un po’ da tutt’Italia. Importante anche il vicino seminario dei Carmelitani. Nei sotterranei del complesso di Arenzano, in una grotta artificiale, è conservato un presepio artistico in ceramica, opera dello scultore Eliseo Salino di Albisola. Dopo la caduta del comunismo in Cecoslovacchia il santuario di Arenzano ha potuto instaurare un gemellaggio, fino a quel momento impossibile, con il santuario di Praga e oggi i rapporti proseguono proficui. La statuetta del Gesù Bambino di Praga si trova nella chiesa di Santa Maria della Vittoria, nella capitale ceca, non lontano dal celebre Ponte San Carlo.

         LA PREGHIERA AL GESÙ BAMBINO DI PRAGA



O Gesù, che hai
 voluto farti bambino,
 mi avvicino a te con fiducia. Credo che il tuo amore 
premuroso prevenga ogni mia necessità, e anche 
per l‘intercessione della tua santa 
Madre, tu possa veramente venire incontro 
a ogni mia necessità, spirituale e materiale, se ti
 prego secondo la tua volontà. Ti amo con tutto 
il cuore e con tutte 
le forze del mio animo. 

Ti chiedo perdono se la mia 
debolezza mi induce
 al peccato. Ripeto con il tuo
 Vangelo: “Signore, se tu vuoi
 puoi guarirmi“. A te lascio decidere il
 come e il quando. Sono disposto 
anche ad accettare 
la sofferenza, se questa è la tua volontà, ma aiutami
 a non indurirmi in essa, rendendola infruttuosa.

 Aiutami a essere servitore fedele, e ad amare, 
per amor tuo il mio prossimo come me stesso. 
Bambino onnipotente, ti prego di assistermi in questo
 momento nella mia attuale circostanza (qui si può esprimere).
Donami la grazia di rimanere in te, di essere posseduto 
e possederti interamente, con i tuoi genitori, 
Maria e Giuseppe, nella lode eterna dei tuoi celesti servitori.

Concedi, o piccolo Re,
i tesori della tua misericordia e della tua pace
al mondo intero,
e conservaci ora e sempre
nella grazia del tuo amore.

Amen




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