Sara è la bambina nata a Perugia il 31 dicembre 2002 e vissuta a Gubbio con la famiglia poco più di tre anni e mezzo. Morì il 5 agosto 2006 in un tragico incidente mentre si trovava con i genitori Michele e Anna in Calabria. La sera prima di morire, Sara raccontò alla mamma una storia nella quale era protagonista un’altra mamma dai capelli blu e dagli occhi castani, una mamma buonissima: “Mamma Morena". La mamma allora pose una domanda che potrebbe sembrare strana o quanto meno esagerata e chiese a Sara: “Lasceresti mamma Anna per andare con Mamma Morena?”. La bambina le diede una risposta che la spiazzò dicendole, con sicurezza e fermezza: “Siiii”. Il giorno dopo, il 5 agosto, Sara morì per una folgorazione elettrica. La sua festa ricorre il 5 agosto. Dal giorno di quella scoperta la storia di Sara Mariucci iniziò a portare tanta speranza nei sofferenti, in chi ha paura e in chi ha perso la fede, tanto che la tomba della bimba a Gubbio è méta di continue visite da parte di persone alla ricerca di Dio, da ogni luogo di Italia e del mondo». La sua breve storia s’incentra nell’estate 2006, fra luglio ed agosto, mentre la famiglia Mariucci si trovava in Calabria a Francavilla Marittima, ospitata a casa di Rosa, sorella della mamma e zia di Sara. Il presunto incontro con la Madonna è riconducibile verso la fine di luglio 2006; Sara raccontò in dettaglio di quell’incontro alla madre la sera del 4 agosto verso le ore 21, dicendole di esser stata in un posto lontano e meraviglioso, a bordo di una nuvoletta ed in compagnia con “Mamma Morena”.
La mamma inizialmente non capì. “L’altra tua mamma? Com’è questa Mamma Morena”? “È buonissima”, disse sicura Sara. “Più buona di mamma Anna”? “Sì”. La mamma continuava a non comprendere. “Davvero, sei sicura”? “Sì”, annuì di nuovo la piccola. “E di che colore ha i capelli”? “Blu”. “E gli occhi”? “Castani come i miei”. Allora la mamma fece la domanda che tutte le mamme farebbero, salita dal cuore. “E tu lasceresti mamma Anna per andare con Mamma Morena”? “Sì”, rispose in maniera preoccupante la bimba, con un sorriso a illuminarle il viso. “Dormiamo ora… buonanotte”, racconta di averle sussurrato la donna che non aveva mai sentito parlare della Madonna Morena. La mattina seguente al mare, mentre Sara giocava sulla spiaggia, nominò nuovamente “Mamma Morena” verso sua madre. Subito dopo, mentre la famiglia stava ristorando presso il bar del lido, la bambina si allontanò verso le motociclette per bambini poste su di una pedana metallica: improvvisamente si verificò un cortocircuito mentre Sara si trovava sulla piattaforma; inutili furono i tentativi di rianimare la bambina che morì per folgorazione. I funerali si svolsero il 7 agosto presso la chiesa di San Martino in Colle, dopodiché la piccola bara bianca venne tumulata nel cimitero poco distante. Tempo dopo, venne realizzata una piccola cappella all’interno della chiesa di San Martino in Colle, dove venne inumata la piccola Sara.
Il giorno seguente, l’8 agosto, papà Michele fece alcune ricerche su internet sul nome Morena, trovando in Bolivia presso Copacabana, un santuario dedicato alla Madonna Morena, che si festeggia esattamente il 5 agosto, giorno in cui la piccola perse tragicamente la vita.
Diverse sono le persone che in questi ultimi anni hanno sostenuto, dopo essere state in pellegrinaggio sulla tomba di Sara ed a rendere omaggio alla statua che riproduce Madonna Morena, di aver ricevuto guarigioni miracolose. Tra queste, una donna che aveva un cancro al midollo spinale e doveva operarsi e sottoporsi a un’intervento rischioso per la propria vita. Si recò a pregare sulla tomba della piccola Sara, a San Martino in colle e il giorno seguente, dalla risonanza dell’ospedale, il tumore era completamente sparito, da solo. Un altro fatto prodigioso accadde a un sacerdote proveniente dal Congo, ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale “Silvestrini” di Perugia. Il religioso tenne con sé un’immagine della piccola Sara, mettendola sotto il cuscino. Da quel momento la sua condizione migliorò in maniera del tutto inattesa. Un anno dopo, accade un altro fatto strano: un fotoreporter milanese chiede di poter fotografare la mamma di Sara nella chiesa dei San Martino in Colle dove si era svolto il funerale con il santino della figlia in mano. Resta incredulo quando vede la foto: “Tutte le immagini erano in positivo, tranne Sara che era in negativo”. Sono rimasta molto impressionata dalla storia di Sara Mariucci e mi sono permessa di dedicarle un breve, modesto componimento.
Riflettiamo. . .
Una bambina di tre anni e mezzo, Sara, con la sua innocenza e la grazia santificante derivante dal battesimo, ha potuto veramente rimuovere delle montagne. Quanto bene, sul piano della grazia, ha fatto questa piccola creatura; essa è in grado di portare speranza nel cuor di chi soffre, di chi ha paura e di chi ha perso la fede. Il messaggio di questa bambina è un messaggio chiaro: Sara ci dice che la vita, nonostante tutto, non ci viene mai tolta, ci viene trasformata e mentre viene distrutta la dimora di questo esilio terreno, una abitazione eterna di gioia e di gloria è preparata in Cielo.
Preghiera alla Vergine Morena di Copacabana
(Si festeggia il 5 agosto)

"Mamma,
con questo dolce nome Gesù morente
ti ha consegnato a noi,
discepoli del figlio tuo e figli tuoi.
Nel corso dei secoli sei stata chiamata con nomi diversi.
Alla piccola Sara ti sei rivelata con il nome di "Morena".
Così ti invocano i fedeli della Bolivia
che vengono a pregare davanti alla tua immagine
nel Santuario di Copacabana.
Anche in questa chiesa di San Martino in Colle
mani devote hanno voluto collocare quell'immagine
per ricordare la nostra sorellina Sara
che tu hai portato con te in Paradiso.
Madre,
con fiducia filiale deponiamo la nostra preghiera
sulle mani innocenti della piccola Sara
perché sia lei ad offrirtela,
affinché tu la presenti al Figlio tuo e Signore nostro Gesù,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
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