“Vi sono diversi carismi,
ma uno solo è lo Spirito;
vi sono diversi ministeri,
ma uno solo è il Signore;
vi sono diverse attività,
ma uno solo è Dio,
che opera tutto in tutti.
A ciascuno è data una
manifestazione particolare
dello Spirito per il bene comune:
Ma tutte queste cose le opera l’unico
e medesimo Spirito, distribuendole
a ciascuno come vuole” (1 Cor, 12, 4-7.11).
I MINISTERI all'interno della Chiesa sono un SERVIZIO umile e a renderli tali è sempre e solo lo Spirito santo. Quando si parla di ministeri si deve sempre tener conto del fatto che ci si trova di fronte ad autentici doni di Dio dietro ai quali c'è in genere un discernimento e la conferma di quel particolare carisma. Dunque non si tratta di semplici capacità o scelte umane. L'istituzione di un ministero diventa il momento ecclesiale di riconoscimento di tale carisma. Ciò significa che dietro il servizio ministeriale c'è Dio che chiama e la Chiesa che, nel nome di Dio e da lui guidata attraverso lo Spirito, riconosce tale vocazione e abilita alla realizzazione di tale ministero. La chiamata a ministrare, a servire, e persino ad amare, alla maniera del Salvatore a volte può sembrare ardua, difficile e spesso richiede tante rinunce, ma per chi ne fa esperienza è un dono grande. Essendo doni, essi sono in primo luogo risposta ad una vocazione, che chiama alla donazione di sé, alla disponibilità radicale, ad essere e ad agire nella Chiesa secondo lo specifico di ogni ministero. Dal giorno in cui Cristo risuscitò e prima della Sua Ascensione al cielo Egli si presentò ai discepoli per quaranta giorni, parlando loro delle cose riguardanti il regno di Dio Egli lasciò al mondo un dono: la chiesa, e con essa lasciò ai Suoi discepoli tutte le direttive per farla prosperare secondo la Sua volontà. Ciò significa che da quando Cristo è risuscitato e ha lasciato corporalmente questa terra l’insieme dei credenti è chiamato a “sostituirlo”, continuando l’opera che Egli stesso iniziò dopo aver ricevuto il battesimo di Giovanni Battista. Come in ogni cosa da Dio istituita, Dio stesso ha provveduto a dare all’uomo una serie di direttive affinché nella chiesa, la quale è colonna e sostegno della verità , ogni cosa sia fatta come piace a Lui ottenendo così la Sua completa benedizione. La grazia di Dio si diffonde principalmente attraverso il l'esercizio sacramentale e ministeriale della Chiesa cattolica che si esprime attraverso il clero. Questa grazia, che è il dono divino di salvezza, si diffonde anche grazie ai ministeri laicali, come l'insegnamento, la catechesi, le opere di carità e l'evangelizzazione, che coinvolgono tutti i fedeli.
Tra le diverse direttive date da Cristo alla chiesa questa volta vogliamo esaminare la dottrina che sta alla base della chiesa stessa, ovvero i ministeri che la compongono. Come nel matrimonio o nella famiglia Dio ha posto una diversità di ruoli così anche nella chiesa Egli ha posto una diversità di ministeri, cioè di compiti, che Egli stesso ha dato grazie all'effusione del Suo Spirito per rendere la chiesa pronta al Suo regno. Tutti, in virtu' del Sacramento del Battesimo, siamo chiamati ad essere servitori, cioè ministri. A tutti compete un particolare ministero; tutti siamo corresponsabili della crescita del corpo di Cristo.
Come un equipaggio senza ruoli vede la propria nave miseramente affondare, così anche la Chiesa di Cristo quando prescinde dai ministeri ordinati dal Signore non può adempiere ciò che Dio brama vedere in ogni comunità cristiana. Nella chiesa Dio non ha mai ordinato alcuna gerarchia in quanto noi tutti siamo allo stesso livello, tanti fratelli e sorelle con un unico Padre. I ministeri che Cristo ha ordinato nella chiesa sono cinque dentro i quali poi sbocciano i carismi. L’immagine della mano che fa capo a questo articolo in relazione ai cinque ministeri, e quindi in relazione alla chiesa, è molto significativa oltre che biblica (siamo membra di Cristo). Come Cristo fu la mano (o il braccio/la destra) di Dio quando venne sulla terra, oggi la chiesa stessa che continua l’opera di Cristo è la mano di Dio in terra, atta ad operare miracoli e ad afferrare le anime per strapparle alla volontà del diavolo. Ovviamente una mano non può afferrare bene qualcosa se manca di qualche dito, così la chiesa di Cristo non riesce a crescere in modo esponenziale come gli esempi apostolici né riesce ad essere influente come dovrebbe se manca di qualche ministero.
Essendo la Bibbia perfetta anche l’ordine in cui i cinque ministeri sono riportati calza perfettamente l’immagine di una mano, avendo ognuno di essi un compito o una caratteristica propria che va a comporre la mano dell’uomo: Apostolo/Pollice: il più resistente, capace di interagire con tutte le altre dita e di sopportare il peso e la pressione di tutto il corpo;
- Apostolo o inviato a rappresentare Cristo nel mondo;
- Profeta: indica alla chiesa la direzione giusta per camminare nella piena volontà di Dio;
- Evangelista: capace di raggiungere chi è lontano attraverso l'annuncio della PAROLA ;
- Pastore o presbitero/celebrante grazie al quale riceviamo l'eucarestia;
- Dottore: sono i santi la cui santità e l'immensa sapienza hanno reso grande la Chiesa lasciando una testimonianza di conoscenza teologica e forza spirituale. Non sono santi scelti solo per la loro elevata dottrina, ma anche per la loro testimonianza di fede, che li rende guide indispensabili per comprendere e crescere nella fede, come Sant'Ambrogio, Sant'Agostino, San Girolamo e San Gregorio Magno. Attualmente i Dottori della Chiesa sono 37.
Volutamente Dio non ha affidato tutto ad un’unica persona, per far sviluppare in noi il concetto di famiglia, di interdipendenza e di crescita omogenea del corpo. Infatti le membra stesse che compongono il nostro corpo svolgono ognuna un compito diverso, ed è grazie a ciò che il nostro corpo funziona e gode di una perfetta sincronizzazione.
Nella Chiesa cattolica, i ministeri si dividono principalmente in ministeri ordinati, che derivano dal sacramento dell'Ordine sacro (episcopato, presbiterato, diaconato), e ministeri istituiti, che sono un servizio specifico e pubblico svolto da laici battezzati dopo un rito di istituzione, come quello del lettore, dell'accolito e del catechista, e in più, su base battesimale e carismatica, tutti i ministeri laicali, che rappresentano un servizio di aiuto a favore della Chiesa e del mondo. Tutti i ministeri infatti sono espressione dell’unica missione della Chiesa e tutti sono forme di servizio agli altri. In particolare, nella radice del termine ministero c’è la parola minus, che vuol dire “minore”. Gesù lo aveva detto: quello che comanda si faccia come il più piccolo. È un piccolo dettaglio, ma di grande importanza. Chi segue Gesù non ha paura di farsi “inferiore”, “minore” e di mettersi al servizio degli altri. Gesù stesso, infatti, ci ha insegnato: «Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti» (Mc 10,43-44). Qui sta la vera motivazione che deve animare ogni fedele nell’assumere qualsiasi compito ecclesiale, qualsiasi impegno di testimonianza cristiana nella realtà in cui vive: la volontà di servire i fratelli e, in loro, servire Cristo. Solo così ciascun battezzato potrà scoprire il senso della propria vita, sperimentando con gioia di essere una missione su questa terra.
"Siete un Dicastero popolare
direi, e questo è bello!
Vi raccomando: non perdete mai questo carattere
di vicinanza alle donne e agli uomini del nostro tempo"
Papa Francesco
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