lunedì 25 marzo 2013


“DEMONIO/INFERNO: come parlarne ai bambini?”
Riflessione per genitori, sacerdoti e catechisti
don Gabriele Amorth con il magistero della Chiesa

Da più parti e in diverse occasioni  mi sento rivolgere questa domanda che interessa genitori, catechisti, educatori: “E’ giusto dire la Verità ai bambini, sull’ esistenza dell’ inferno?” Il Signore si rivelò nell’ Antico Testamento per mezzo dei profeti, e infine si manifestò nel ministero pubblico di Cristo: insegnò sempre l’intera verità a tutti, grandi e piccoli. Certamente i bambini ne avevano una comprensione conforme alla loro intelligenza; anche l’insegnamento privato deve tener conto dell’età e del metodo che si deve usare con i fanciulli, conforme alla loro comprensione. Ma sarebbe un grave errore nascondere ai bambini delle verità, temendo di spaventarli. Mi vengono in mente, in proposito, le osservazioni di Sr. Lucia di Fatima quando, già in età matura, ripensava a quel famoso 13 luglio 1917, in cui la Madonna fece vedere l’inferno ai piccoli veggenti e rivelò loro i famosi tre segreti. Ebbene, Lucia fa notare: “Qualche volta si teme di parlare dell’inferno ai bambini, per paura di spaventarli. La Madonna invece, quasi senza tener conto della nostra età (rispettivamente 7, 9, 10 anni), non solo ci parlò dell’inferno, ma ce lo fece vedere e ne fummo terrorizzati a tal punto che saremmo morti di paura, se Lei non ci avesse assicurato poco prima che ci avrebbe portati in Paradiso”. Da questa visione e dalla visione delle anime che in massa precipitavano nell’inferno, venne ai tre fanciulli uno slancio enorme di riparazione, uno zelo ininterrotto a offrire sacrifici per la conversione dei peccatori. Così come abbiamo, nell'insegnamento della Chiesa, la grande dottrina di santa Caterina da Genova sul Purgatorio che, se insegnata ai fanciulli, si darà a loro fin da subito di pregare per queste Anime e sollecitare la loro stessa intelligenza all'esistenza della nostra vera Patria, il Paradiso. E' importante, infatti che ogni lezione impartita sull'Inferno non venga mai disgiunta dall'esistenza del Paradiso, luogo di delizia e beatitudine che Gesù stesso ha promesso: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?».  Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto» (Gv.14,1-7).Senza dimenticare la prima indulgenza che il Signore concesse dalla Croce al buon Ladrone: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».  Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso» (Lc.23,42-43) E' importante far capire ai bambini che la nostra Patria vera è il Paradiso per il quale Gesù è la via e la verità e che se non andiamo in Paradiso non è che esistono altri paradisi religiosi o il nulla, ma c'è solo il suo opposto, l'Inferno. Il Catechismo della Chiesa Cattolica teme solo una cosa: il fondamentalismo. Cosa significa? Significa che estremizzare un solo aspetto della Buona Novella, rende vano ogni sforzo per la conversione. Per esempio: se si insegnasse solo l'Inferno, semineremo soltanto angustia, terrore, paura, rischiando di far scappare i bambini ma anche gli adulti; se insegnassimo solo il Paradiso come purtroppo spesso accade nei nostri giorni quando si rinnega l'esistenza del diavolo e dell'Inferno, si finirebbe con il nascondere l'importanza della croce di ognuno e della stessa conversione perchè, in Paradiso, non si va senza la croce e senza la conversione. Quando Gesù parlava dell’Inferno ne parlava a tutti, anche ai bambini, sulla cui presenza i Vangeli ci informano più volte. Ognuno poi comprende e ritiene secondo le sue capacità soprattutto se genitori, sacerdoti e catechisti saranno capaci di aiutarli alla comprensione; ma non è detto che i fanciulli capiscano meno degli adulti: l’effetto prodotto dalla vista dell’inferno da parte dei bambini di Fatima ci dice che molte volte i fanciulli sanno comprendere perfettamente, alla lettera, senza minimizzare come fanno tanti adulti ( teologi e persino esegeti...); e poi si comportano di conseguenza, con una coerenza anche eroica. Credo inoltre che ci siano alcuni concetti fondamentali su cui si possa e si debba insistere con i bambini. Sono concetti basilari, tali da non spaventare nessuno, e che certamente dovrebbero essere ben tenuti presenti anche dagli adulti.
1 - Un primo concetto è che Dio è buono e ha creato buone tutte le cose e tutti gli esseri, specie quelli intelligenti e immortali: angeli e uomini. Dio non ha creato i diavoli e neppure i cattivi; ha creato solo angeli buoni. Ma ha dato agli angeli (come poi agli uomini) il dono della libertà. Alcuni angeli hanno usato male di questo dono: si sono sentiti così grandi nel loro orgoglio, da disobbedire a Dio, da opporsi a Dio; così invece di seguire il bene che è Dio stesso, e non essendoci altre strade che Dio avesse creato, hanno dato origine ad una strada che è il contrario del Bene, cioè il Male. Perciò esiste il male: non perché l'abbia creato Dio, ma perché questo male ha avuto origine dalla rinuncia e dal rifiuto di seguire il bene, cioè Dio. E invece di rimanere angeli luminosi e felici, sono diventati demoni tenebrosi e disgraziati; si sono condannati da sè all’eterno supplizio dell’inferno. Anche nelle favole, che sono semplici fatterelli inventati, si tiene conto di questa realtà: chi non fa il suo dovere può finire male e degradarsi; chi compie il male se la deve vedere con gli eroi. E' importante far capire ai bambini, partendo proprio dalle favole, che noi abbiamo più che un eroe, abbiamo il Figlio di Dio che facendosi uomo è venuto per salvarciSalvarci da che cosa? Ecco la domanda che dobbiamo suscitare nella curiosità tipica del bambino. Ad esempio Pinocchio, per non voler studiare ma solo giocare, diventa.. un asino. Se non vuoi andare a scuola, ne paghi le conseguenze, si resta ignoranti ed analfabeti e nella vita ti precludi molte cose interessanti come leggere, scrivere, fare il ragioniere, e così via. Le nostre scelte nella vita determinano dove finiremo. Ogni essere umano è stato creato da Dio: buono e per il bene. Il fine a cui siamo destinati è il Paradiso, per questo nasciamo. Ma Dio ci ha dato il dono della libertà, che rende meritevole il bene che facciamo. Però se compiamo il male ne abbiamo colpa, e ci condanniamo da noi stessi al castigo. In sostanza: chi fa il bene riceve il bene; chi fa il male riceve il male. Lo dice la Scrittura: ti sarà dato ciò che avrai scelto. Si può e si deve insegnare ai bambini la parabola del ricco Epulone e di Lazzaro (Lc.16,19-31) 
2 - Il demonio, essendo diventato nemico di Dio, cerca di fare in modo che anche l’uomo si distacchi da Dio e lo disubbidisca; ecco perchè ci tenta. Si deve far sapere ai bambini la verità: Dio che è tanto buono ha mandato a noi il suo Figlio Unigenito perchè ci salvasse e ci aiutasse in questa battaglia, come la chiama san Paolo. Mentire non serve a nulla !!! Il bambino deve conoscere l'amore grande ed immenso del Crocefisso per noi, per questo il demonio si accanisce contro gli uomini ingannandoli, dividendoli nelle famiglie. Tutti i bambini devono avere la possibilità di scegliere da che parte stare, aspettare che diventino grandi è troppo tardi e molti di loro già nell'adolescenza, il periodo in cui matura la malizia nell'uomo e si affermano i vizi, sono già perduti se nessuno rammenterà loro la verità  sulla loro esistenza. Per questo il grande San Pio X, che era un saggio catechista nel cuore, si premunì di avvicinare i bambini alla Prima Comunione non appena avessero raggiunto l'età scolare, i sette anni: lo fece per proteggerli dal crescere senza la sana dottrina, e per ricevere Gesù in uno stato di grande purezza e innocenza.E poi: Dio ci ha dato gli Angeli che ci proteggono; ognuno di noi ha il suo angelo custode. Ma dipende da noi ubbidire alle tentazioni del demonio o alla voce dell’angelo. Possiamo fare l'esempio dei genitori: quante volte la mamma deve mettere in guardia il figlio dai pericoli che ci sono in casa e fuori casa? Oppure quando i figli crescono, in una famiglia naturale e cristianamente normale, non saranno forse premurosi i genitori nel dire loro fin dove possono andare quando escono, quanto devono fare attenzione alle cattive compagnie, di come non devono prendere droghe e cose varie? E cosa succede se i figli non ascoltano ed anzi vogliono fare quello che gli pare loro andando contro i moniti dei genitori? O come la favola di Pinocchio che abbiamo citato: anche per lui c'è un aiuto, la coscienza che è il grillo parlante, ed anche la fatina e come si comporta Pinocchio? che invece di ascoltare loro, finisce per scegliere di seguire gli scaltri perditempo del gatto e la volpe. Altro esempio è il medico: se il medico dice al bambino che è necessario che prenda una certa medicina perchè lui stia meglio, non ascolterà egli il medico anche se la medicina potrebbe non piacergli? Altro esempio la scuola, gli insegnanti: puoi pretendere di avere buoni voti se sei cosciente di non aver studiato e di non esserti ben applicato?Un altro esempio per gli amanti dello sport: quanto deve faticare un giovane atleta per raggiungere i risultati di un campione? Perciò non dobbiamo avere nessuna paura, ma essere fedeli a Dio: chi è fedele a Dio va in Paradiso, come gli angeli e i santi; chi si ribella a Dio va all’inferno, come i demoni. Il successo che vogliamo avere nella vita deve essere in sintonia con quello dell'eternità. Dobbiamo insegnare ai bambini che abbiamo anche un anima, oltre al corpo, da nutrire e proteggere perchè mentre il corpo con la morte si disfa, diventa polvere, l'anima resta ed è eterna. E se vogliamo un giorno risorgere splendenti con il corpo trasformato, come ha promesso Gesù, è necessario che facciamo quanto Lui ci dice di fare!!! Possibilmente presto e bene!!!
Grazie, buona settimana Santa!!

Lunedì, 25/03/2013

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