Per non
dimenticare …… oggi, riflettiamo su......
Ad
Auschwitz, nel campo di concentramento, c’era un carcere: il famigerato Blocco
II. Là, in una cella sotterranea san Massimiliano Kolbe è morto d’inanizione
dopo una lunga e penosa agonia, attorniato da ogni tortura e miseria umana. Fuori c’era il cortile in cui circa ventimila uomini furono assassinati; di
fianco, l’“ospedale” in cui si praticava la vivisezione su esseri umani,
mentre, in fondo alla strada, si trovava il forno crematorio.
Eppure, nel cuore
di padre Kolbe regnava quella pace che Cristo aveva promesso di dare ai
discepoli che, seguendo il suo esempio, sarebbero morti per la vita di
altri. In circostanze simili, san Tommaso More pregava nella torre di Londra: “La perdita dei beni temporali, degli
amici, della libertà, della vita e di tutto il resto non è nulla se si guadagna
Cristo”. Il potente di questo mondo regna per mezzo della paura e
dell’intimidazione. Ma Cristo dice: “Non sia turbato il vostro cuore e non
abbia timore”. Ci dà in dono la pace, non la pace del mondo, cioè la pace della sazietà e
della noia, la pace nata dal compromesso, la pace dei morti viventi, ma la pace
dell’unione con Dio, nell’ unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Una tale pace, nata nel perdono dei peccati e nutrita dall’ amore, l’amore di
Dio per noi, aumenta in proporzione a ciò che soffriamo per Cristo.
Nessun commento:
Posta un commento