SANTA CATERINA
DA SIENA
Santa Caterina da Siena è nata nell’anno 1347 e morì a 33 anni, giovanissima. Consorella nel terzo ordine domenicano,
gloria della famiglia domenicana, gloria di tutta la Chiesa, gloria della
nostra patria, gloria dell’Italia, assieme a S. Francesco di Assisi, S.
Caterina da Siena è Patrona d’Italia. E’ patrona in particolare della
capitale non solo dell’Italia, ma capitale del mondo intero, cioè della città
di Roma, della città del Papa. Leggendo la vita della Santa, mi sono soffermata a una tripartizione, che divide
la vita di S. Caterina in tre parti, tre amori: l’amore per Gesù Cristo, l’amore per la Chiesa, l’amore per le anime.
Vedere quale è il rapporto di questo triplice aspetto di un unico amore, di un
amore così profondamente domenicano mi ha profondamente affascinata!
S. Caterina, figlia perfettamente fedele di S. Domenico,
realizzò perfettamente la spiritualità di quella carità, che apostolicamente ci
spinge a predicare la parola del Signore, la
verità, solo la cattolica verità, potrà liberare le nostre anime dall’inferno.
L’ordine
domenicano davvero ha una spiritualità sempre attuale, perché il suo scopo è
salvare le anime tramite la predicazione dottrinale, Ahimè gli sconquassi e i terremoti
spirituali di questi ultimi tempi non hanno risparmiato nemmeno il glorioso
ordine di S. Domenico!
La fede di Santa Caterina nella Chiesa è una fede concreta, non una fede campata per aria: "io
sì, credo nella Chiesa perché credo nell’anima
della Chiesa che è lo Spirito Santo". Sì, certo è qualcosa, però non
basta, bisogna credere sì nella Chiesa animata dallo Spirito Santo, alla Chiesa
Santa, ma bisogna credere anche nella Chiesa, oso dire, peccatrice, perchè (non
lo dico io l’ha detto S. Pier Damiani), la Chiesa è santa ed è peccatrice
finché vive quaggiù sulla terra.
Bisogna
amare quel prodigio dello Spirito Santo Amore per la santificazione dei
peccatori. D’altra parte Gesù ci ha detto questo: "Io non sono venuto per
i sani, perché i sani non hanno bisogno del medico, sono venuto per i
malati". Ci si turba per le piaghe nella Chiesa, anche S. Caterina sarebbe
straziata, al giorno di oggi avrebbe pianto delle notti intere davanti al
Crocifisso. Però nel contempo non bisogna mai scandalizzarsi di nulla nella
Chiesa, perché lo Spirito Santo, che ci è stato dato in dono, è una fonte di
acqua che zampilla per la vita eterna e alla vita eterna ci condurrà, purché
noi sappiamo lasciarci condurre.
Questo è un aspetto così
bello della vita mistica: non tanto fare, per iniziativa nostra, quanto
piuttosto essere docili all’impulso
dello Spirito Santo. Dice infatti S. Tommaso: "i doni delle Spirito Santo, a differenza delle virtù, che sono disposizioni
ad agire anche soprannaturalmente, quando si tratta di virtù infuse, sono delle disposizioni non ad agire, ma a lasciarci agire" ahimè in
italiano non ha alcun senso, si dice meglio: lasciarci guidare dallo Spirito
Santo che è in noi!!!! Pensiamo
un pochino ad alcune tappe della vita di
questa grande santità che è appunto Caterina da Siena. In primo luogo l’amore
per Gesù Cristo: mi pare molto importante questo aspetto della sua vita: non ci
si fa santi se non si percorre quel ponte (mi piace tanto quella bella
espressione cateriniana) e il ponte è
l’umanità di Gesù. S. Caterina conclude tutte le sue lettere con questa
esclamazione: "Gesù dolce, Gesù
amore!" E’ così bello questo amore suo per Gesù, Redentore
dell’umanità, Gesù mediatore tra gli uomini e il Padre suo che è nei Cieli,
Gesù, la riconciliazione nostra, Gesù, la nostra pace! Non si può avere pace se
non tramite Gesù. La pace c’è in Dio, ma non si può avere Dio, se non tramite
il Figlio suo Gesù Cristo. Chi dice di amare il Padre e non ama il Figlio, dice
una bugia, perché il Figlio è stato mandato dal Padre.
La splendida visione di Cristo che la fanciulla ebbe a sei anni,
(pensate una ragazzina ancora piccolina), lasciò in lei una profonda
impressione. Ebbe la visione di Cristo pastore delle anime, di Cristo che era
Re degli apostoli, Cristo attorniato da S. Pietro, S. Paolo, S. Giovanni. In
quel momento lei ha capito che Gesù voleva da lei una missione apostolica, cioè
una battaglia spirituale per la salvezza delle anime. S. Caterina ha capito perfettamente la volontà
del Signore Gesù.
E’ entrata nel terzo ordine regolare all’età di 17 anni, ancora
molto giovane, S. Caterina ha capito che quel suo amore per Gesù, non poteva
essere condiviso con nessuno e si consacrò a Dio nella sua intatta verginità.
Come è bello questo anelito all’amore completo, totale! Amare Dio, amare il suo
Cristo con un cuore del tutto indiviso.
E’
stata ricompensata tanto da Gesù. Si dice persino che a volte la sua cella, (
all’inizio di questa sua vita monastica si è chiusa quasi come in un eremo
nella sua stanza nella casa dei genitori) la sua stanza era illuminata da una
luce soprannaturale e che il Salvatore la visitava e che, cosa bellissima, pregavano
insieme!! Pensate, S. Caterina diceva una parte del salmo e Gesù ne diceva
l’altra e così via. E’ un privilegio concesso a pochi: pregare in casa assieme a Gesù visibile!
Un
altro aspetto della pietà cristica di Santa Caterina è la sua fame Eucaristica. S. Caterina diceva che sentiva un male fisico
quando non poteva comunicarsi. Si comunicava, possibilmente, ogni giorno
(allora era una prassi molto inconsueta), a tal punto aveva bisogno di Gesù
nell’Eucarestia! Non solo aveva fame dall’Eucarestia, aveva anche la sazietà
dall’Eucarestia, nel senso che diceva: "se
io non posso comunicarmi, ogni altro cibo per me è nulla". Infatti si dice
che per tutta una quaresima è rimasta senza mangiare, si è solo comunicata. La
preghiera finale del post-comunio allude proprio a questo fatto del suo
sostentamento, anche fisico, miracoloso, che la Santa trovava nella divina
Eucarestia. Un ultimo aspetto di questo suo amore per Gesù è la sua
stigmatizzazione. S.Caterina ebbe questa stupenda visione del Salvatore, con
dei raggi che si sprigionavano dal costato, dalle mani e dai piedi di Gesù
Crocifisso e raggiungevano proprio quegli stessi luoghi del suo corpo, ma S.
Caterina ha chiesto a Gesù che queste piaghe rimanessero più interiori, che
esteriormente visibili. Soffriva assieme
a Gesù i misteri della sua passione.
Più
di questi episodi particolari, che però nell’insieme fanno un quadro davvero stupendo di una spiritualità
veramente cristocentrica, quello che ci interessa maggiormente è la
necessità della mediazione di Cristo a ogni grado di ogni vita spirituale e
mistica.
Ultima meditazione, la visione dell’anima che Santa Caterina ha
avuto dal Signore. Ella vide un giorno la
bellezza dell’anima in stato di grazia. Questo la fece talmente innamorare
delle anime, che capì la preziosità del
Sangue di Gesù, che ci lava da ogni peccato. Come è bella questa sua
concezione della confessione, del sacramento della penitenza! Dice: "Nel
momento stesso in cui un’anima è assolta, è come se fosse aspersa dal Sangue di
Gesù e non c’è peccato che possa resistere a questa potenza infinita di
salvezza e di intercessione di quel Sangue che grida al cielo più potentemente
ancora del sangue dell’innocente Abele!"
Santa
Caterina ha sempre questa visione mistica del Sangue di Gesù e del fuoco dello
Spirito Santo. Grande era la sua sofferenza per le anime che si incamminavano
verso la perdizione. Quando i confessori assistevano delle anime impenitenti in
punto di morte, si rivolgevano a Lei e dicevano: "prega, prega che quell’anima si salvi!" e S. Caterina
cadeva giù davanti al Crocifisso, faceva delle orrende penitenze, si prostrava,
pregava e otteneva generalmente la salvezza di quelle anime.
Che
S. Caterina ci insegni ad amare veramente
Gesù’, la Chiesa e i fratelli!! Veramente, non con la concupiscenza di questo
mondo. I falsi riformatori sono sempre i mondanizzatori della Chiesa. Il lupo
vestito da agnello si riconosce subito: quando pretende di riformare la Chiesa
come Lutero, staccandola dall’obbedienza al Pontefice e affidandola alle
prepotenze dei principi secolari, questo è un falso riformatore. Chiediamo
questo a Santa Caterina, che ci dia veramente un autentico amore di Gesù, un
autentico, verace, tradizionale, amore per la santa Chiesa e amore per le
anime, che solo nella Chiesa possono trovare pace e salvezza.
Nessun commento:
Posta un commento