Conosciamo Karol …….
Ancor prima di venire eletto alla cattedra di
Pietro, Karol Wojtyła si era fatto
conoscere come eminente filosofo,
teologo e scrittore. Il profilo del suo pensiero era chiaramente personalistico,
giacché in primo luogo lo interessava la
persona viva e la dinamica della
sua vita, e non le idee astratte. Allo stesso modo, la mariologia di Giovanni
Paolo II può essere collocata nell'ambito della prospettiva personalistica; lo univa a Maria un'intimità molto forte,
e di ciò ha dato prova molte volte. In senso generale il personalismo è un modo
di vedere la realtà oggettiva attraverso la spontaneità della persona,
nonché il principio che non una qualche cosa, né un sistema di idee costituisce
il centro della realtà, ma la persona.
Invece la caratteristica fondamentale della realtà personale è la
trascendenza; in altre parole tale azione soggettiva e tale proprietà insita
nell'uomo che lo pone al di sopra della
natura. L'uomo come persona si realizza perciò nel modo più pieno attraverso
la trascendenza "verticale" e "orizzontale", cioè nel superare se stesso, nell'andare al di
là di sé in direzione di Dio e nella direzione dell'altro uomo. Donde, tra
le altre caratteristiche della persona, si possono distinguere la sua capacità di dialogo e di relazione.
L'uomo perciò si realizza in pienezza nel mondo delle persone nel quale si
verifica un continuo scambio di ciò che solo la persona può dare con l'amore: il dono del suo mondo
interiore, che è inaccessibile, finché non ha luogo una libera e volontaria condivisione di esso. Per questo nel mondo
delle persone il sommo bene è il dono
della persona (il dono di se stesso), la
verità somma è la Trinità, fonte e prototipo della comunione delle persone nel mondo, e la somma bellezza è lo splendore della santità sul volto umano,
quando la persona (come un'icona) irradia dall'interno una ricchezza di vita,
che per la sua sovrabbondanza può venire solo dall'unione con il mondo delle
Persone Divine. Dalla persona dell'Immacolata
trabocca lo splendore di quell'Incontro, giacché le è stata elargita la "pienezza della grazia".
Giovanni Paolo II lega la presenza della
bellezza in Maria al mistero della sua Immacolata Concezione. Il
personalismo è dunque una corrente di pensiero che possiede sempre un tratto
di impegno personale e umanistico. Ancor più è tale la teologia giacché nel far
teologia si conferma con evidenza il principio personalistico espresso da San
Giovanni nelle parole: "Chi non ama
non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore" (1 Gv 4, 8). Il pontificato
del Papa polacco ha avuto un particolare carattere "personale": lo era il legame intimo con Maria. Il
tratto mariano di Giovanni Paolo II ha in sé sia teologia che spiritualità, teoria e operosità. Il personalismo
teologico e filosofico si incontrano nella amore a Maria, giacché da nessuno, di
più che da Maria, irradiano la presenza e l'amore di Dio agli uomini. Ciò è
evidente nella storia personale della Madonna.
15 Giugno 2013
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