domenica 9 giugno 2013

Sant'Antonio da Padova,festa

Sant' Antonio da Padova
 ( Patrono dei poveri e degli oppressi)



La devozione a San Antonio è un culto mondiale, che ha oltrepassato le frontiere della Chiesa Cattolica. Oggi non c’è popolo che non lo conosca, non c’è credente che non lo veneri...
Il "santo dei miracoli"( Lisbona, c. 1195 - Padova, 13 giugno 1231 ), è mariologo, convinto assertore dell'Assunzione della Vergine, su richiesta di papa Gregorio IX nel 1228 tiene le prediche della settimana di Quaresima e da questo papa è definito "arca del Testamento". Si racconta che le prediche furono tenute davanti ad una folla cosmopolita e che ognuno lo sentì parlare nella propria lingua
Dopo la sua morte iniziano i miracoli, alcuni documentati da testimoni. Anche in vita Antonio aveva operato miracoli quali esorcismi, profezie, guarigioni,compreso il riattaccare una gamba, o un piede...

SANT'ANTONIO PREDICA AI PESCI
A Rimini la gente, indifferente e ostile, disertava le prediche di Antonio. Egli, lasciata la città, presso la foce del fiume si mise a chiamare: "Venite voi, pesci, ad ascoltare la parola di Dio". E i pesci affiorarono a migliaia, ordinati e palpitanti, ad ascoltare la parola di esortazione e di lode. E la gente...prima gli si accostò per curiosità, poi con stupore ed entusiasmo accolse la sua parola.
LA MULA PREFERISCE IL CIBO SPIRITUALE A QUELLO MATERIALE
Durante una predica un uomo si alzò a controbattere Antonio: avrebbe creduto alla presenza reale di Cristo nel Sacramento se la sua mula si fosse inginocchiata davanti all'ostensorio. Tenuta a digiuno per tre giorni, la mula trascurò la biada che le offriva il padrone e si inginocchiò davanti al santo Sacramento. L'uomo fu convinto e si convertì.
IL CUORE DELL'AVARO
E' famoso il miracolo che Antonio compì quando, chiamato a predicare ai funerali di uno strozzino, mostrò che il disgraziato aveva il cuore non nel petto, ma nella cassaforte, in mezzo al suo adorato denaro, perchè, come dice il Vangelo: "dove è il tuo tesoro, li sarà anche il tuo cuore".
SANT'ANTONIO RIDA' LA VITA AL BIMBO ANNEGATO
Nella città di Lisbona il figlio della sorella di Antonio era morto annegato. La madre, rivolgendosi ad Antonio, gli chiese di far tornare in vita il figlio. Subito il bimbo riebbe la vita e in seguito entrò a far parte dell'Ordine francescano, secondo il voto fatto allora dalla madre.
LA RICONCILIAZIONE DI DUE CONIUGI
Una donna disperata aveva deciso di uccidersi, perchè il marito la tradiva. Mentre stava per impiccarsi, fu fermata dall'arrivo di due frati che, colloquiando con lei, le restituirono la pace. I due, che altri non erano se non san Francesco e sant'Antonio, apparvero poi in sogno al marito e lo portarono a convertirsi e a riconciliarsi con la moglie.
ANTONIO PREDICA SULL'ALBERO
Un nobiluomo di Camposampiero, il conte Tiso, costruì ad Antonio una celletta sopra un grande noce, perchè egli potesse dedicarsi alla contemplazione nella solitudine e nella quiete. "Fu questa la sua ultima dimora in mezzo ai mortali - dice l'autore della "Vita Assidua"-; salendo lassù, egli mostrava di avvicinarsi al Cielo" Lo stesso conte di Tiso, che ospitò il Santo per qualche tempo; un giorno rientrando da caccia sorprese Antonio in sacra conversazione con un bimbo apparentemente in carne ed ossa. Quando Antonio si accorse di essere osservato il Bambino scomparve ed egli fu colto da un profondo turbamento, tanto che fece promettere al conte di non rivelare a nessuno la cosa.
LA MORTE DI ANTONIO
Sentendo la fine ormai vicina, a soli 36 anni, Antonio chiese di lasciare Camposampiero e di essere portato a Padova. Stremato, fece sosta all'Arcella. Lì, dopo aver ricevuto i sacramenti, "levando d'improvviso gli occhi al cielo, con sguardo estasiato mirava a lungo dinanzi a sè. Chiestogli dal fratello che lo sorreggeva che cosa vedesse, rispose: "Vedo il mio Signore"". Quindi se ne partì da questo mondo.
                                                                               

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