lunedì 22 luglio 2013

Maria e il Rosario

MARIA,
 CORREDENTRICE NELLA LOTTA CONTRO IL MALE
      Riflettiamo su ……….

Maria è la persona in cui il Verbo si è incarnato, il ponte fra Dio ed il Creato: Cristo (divinità) e Maria (umanità) sono i due pilastri su cui si basa la Chiesa. 
Maria è in funzione di Gesù
C’è una rivalità tra Maria e Satana che risale ad una precisa volontà divina e che si ripete nei secoli, per cui la Vergine Immacolata è la nemica dichiarata del serpente ingannatore. La Madonna fa paura al diavolo perché è la creatura più umile, pura, ubbidiente, per cui vince sempre contro il Diavolo, perché non è mai stata sfiorata dal peccato. Maria ha una missione corredentrice nella lotta contro il maligno. 
La storia umana ha avuto inizio con una vittoria di Satana. Adamo ed Eva non hanno resistito alla tentazione, benché si trattasse di andare contro ad un esplicito comando di Dio. 
E la condanna risuonò inesorabile per il serpente ingannatore: "Porrò inimicizia tra te e la Donna, tra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà la testa" (Gn 2, 15). È il seme della Donna, ossia il suo Figlio, a schiacciare la testa a Satana. Ma la madre è stata resa così partecipe di tutta l’opera del Figlio che è lecito rappresentarla nell’atto di schiacciare la testa al serpente. 
La Vergine Immacolata è quindi la nemica dichiarata del serpente, e il serpente trama contro i figli di lei, cercando di strapparglieli. 
Come Satana iniziò la sua lotta contro i progenitori, qui incomincia il combattimento direttamente contro la Donna; ma, vedendosi sconfitto, il drago continua a combattere "contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù" (Ap 12, 17). 
Risulta dunque evidente come la Bibbia sottolinei con forza la presenza di Maria, "Donna Nuova", "nuova Eva" che combatte contro il nemico di Dio e degli uomini. Ed è chiaro che durante tutto il corso della storia umana, come nel corso della vita di ciascuno di noi, Maria ci sostiene perché non cadiamo nell’errore dei progenitori, ma rimaniamo fedeli a Dio, vincendo gli assalti del Demonio. 
Bisogna fuggire le occasioni con l’aiuto della grazia di Dio: Egli non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva: la Confessione distrugge i peccati “il Sangue di Gesù per la remissione dei peccati”. Inoltre il digiuno associato alla preghiera è un allenamento per stare lontani da Satana, ovvero dal peccato (caso attuale) e dai vizi (peccato ripetuto, schiavitù). In alcuni esorcismi capita che Satana si diverta a dire i peccati del posseduto, ma non dice quelli già confessati perché sono distrutti definitivamente, lavati dal Sangue di Cristo: “Quelli che sono vestiti di bianco... e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello (Apocalisse). Anche con i più grandi delitti se muore pentito con la Comunione e la Confessione può andare direttamente in Paradiso. Dal Messaggio di Medjugorje del 24 luglio 1982: «Al momento della morte si lascia la terra in piena coscienza: quella che abbiamo ora. Al momento della morte si è coscienti della separazione dell’anima dal corpo. È sbagliato insegnare alla gente che si rinasce più volte e che l’anima passa in diversi corpi. Si nasce una volta sola e dopo la morte il corpo si decompone e non rivivrà più. Ogni uomo poi riceverà un corpo trasfigurato. Anche chi ha fatto molto male durante la vita terrena può andare diritto in Cielo se alla fine della vita si pente sinceramente dei suoi peccati, si confessa e si comunica». Senza sacramenti non si ha la grazia: bisogna coltivare la Confessione, la Comunione, il Rosario: attingere alla grazia di Cristo per non diventare aridi. Avere questa forza di Dio dentro che fa tremare Satana. 
In tutto il mondo ci sono state apparizioni mariane perché ne abbiamo bisogno, Maria è il nostro scudo. Lucia di Fatima raccomanda di recitare il Rosario tutti i giorni; non c’è difficoltà che non possa essere superata dalla preghiera del
Rosario. Inoltre molte anime vanno all’Inferno perché non c’è chi prega per loro. 
Satana in un esorcismo ha detto: “se la gente conoscesse la forza del Rosario, per me sarebbe finita, ogni Ave Maria è come una mazzata sulla testa”. 
Medjugorje è il posto in cui avvengono più confessioni e più conversioni: l’albero si riconosce dai frutti. 
La Madonna collabora con Gesù per difenderci dagli assalti del maligno, questa è la missione di Maria: “donna ecco tuo figlio… ecco la tua Madre”. 
Ma al centro c’è sempre Gesù, infatti, anche nei santuari mariani il centro è l’Eucarestia. Maria è una madre che non si stanca mai di ricordarci di pregare, la preghiera è fondamentale per vincere la battaglia. La fede è come un fiore che deve essere annaffiato, la preghiera risveglia la fede e Dio entra nel cuore con la preghiera del cuore: senza preghiera la fede muore. 
Maria vuole un popolo santo: rinnovare la Chiesa con la forza della fede, tramite la conversione, il tornare a Dio ed eliminare il peccato. Il futuro è il risultato di una battaglia il cui vincitore è Maria: gli uomini crederanno in Dio in un tempo di prosperità e di pace: ma la battaglia che ci attende richiede la pienezza delle forze. Secondo le profezie dei santi dall’800 ad oggi Satana è sciolto dalle catene, ed è confermato dal messaggio della Madonna di Medjugorje del 14 aprile 1982: «Dovete sapere che Satana esiste. Egli un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l’intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a Satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo, ma ha aggiunto: “Non la distruggerai”. Questo secolo in cui vivete è sotto il potere di Satana, ma – quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati – il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere e perciò è diventato ancora più aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie anche tra le anime consacrate, causa ossessioni, provoca omicidi. Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli anche nelle vostre case. E riprendete l’uso dell’acqua benedetta». 
La Madonna è il nemico numero uno del Diavolo. Gran parte degli esorcisti conosce la fondamentale importanza dell’aiuto della Vergine Maria, colei che schiaccia la testa dell’antico serpente, per liberare i posseduti dagli spiriti maligni. Solo il suo nome provoca isteria e il Diavolo non riesce a pronunciarlo. Dama bianca, quella là, vostra madre, sono gli appellativi più comuni e solo in rari casi riesce a chiamarla con il suo nome. Nessuna preghiera è così odiata dal Demonio come il Rosario. Dopo Maria, i più grandi nemici del Demonio a cui spesso si chiede aiuto di intercessione durante gli esorcismi sono: Giovanni Paolo II (gli ha strappato molti giovani e ha lottato contro il comunismo), San Pio da Pietralcina, Benedetto XVI (il pontificato stesso è stato un potente esorcismo per il modo di porsi riservato, composto, calmo, mettendo sempre Dio davanti a tutto nei suoi discorsi e poco teatrale nei gesti), Santa Gemma Galgani, il Santo Curato d’Ars, le reliquie dei Santi e la croce di S. Benedetto (da un lato vi è l’immagine di S. Benedetto e dall’altro una Croce attorno alla quale ci sono le lettere iniziali di un esorcismo: “non sia il Demonio il mio condottiero, fatti indietro Satana, bevi tu stesso il tuo veleno). 
In particolare Giovanni Paolo II aggiunse i misteri della luce al Rosario, completando la vita pubblica di Gesù. Anche Benedetto XVI si è molto impegnato contro il Demonio, scrivendo un nuovo manuale contro gli esorcismi. In un esorcismo P. Amorth, dialogando col diavolo, questi gli disse che Giovanni Paolo II era pessimo, ma Benedetto XVI era ancora peggio. 
Benedetto XVI ha anche subito ritoccato la preghiera del Padre Nostro: è il Demonio che ci induce in tentazione, quindi “non ci abbandonare alla tentazione” o “fa che non cadiamo nelle tentazioni”. Inoltre il male è un essere personale, è il Maligno. Del Diavolo si parla poco, perché fa paura, non ci si crede, sembra inutile: ma è necessario. Fa paura perché la gente non ci crede e non lo conosce. Molti oggi praticano lo sbattezzo, in cui si brucia il certificato di battesimo; lo si fa in genere perché non ci si riconosce in una scelta non fatta da noi, come in un’imposizione, o come non voler appartenere alla Chiesa, ma in realtà è un vero e proprio patto col Diavolo, perché il Battesimo libera dal possesso di Satana. Anche all’Inferno si crede poco, anche se nel Vangelo l’Inferno è citato per 32 volte. Va all’Inferno chi pecca senza pentimento, chi chiude il cuore all’amore di Dio. Il vero successo nella vita è la salvezza dell’anima. Il Demonio non farebbe una scelta diversa: ha l’orgoglio di sentirsi superiore a Dio, ecco perché c’è stata la ribellione. Sono i demoni ad aver creato l’Inferno, Dio non ci aveva neppure pensato. Ma Satana ci dà l’occasione di dimostrare la nostra fedeltà a Dio, è in effetti un santificatore delle anime, ci dà l’occasione di offrire le sofferenze derivanti dalla tentazione per la redenzione, la riparazione e la salvezza. Pascal disse: “il pensiero dell’Inferno ha riempito di santi il Paradiso”. Il santi, infatti, erano i più tentati, ma la resistenza alla tentazione può servire alla purificazione della persona. 



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