domenica 11 agosto 2013

Santa Chiara

 SANTA CHIARA D'ASSISI
💛💛💛

💛💛💛

La sera della domenica delle Palme (1211 o 1212) una bella ragazza diciottenne fugge dalla sua casa in Assisi e corre alla Porziuncola, dove l’attendono Francesco e il gruppo dei suoi frati minori. Le fanno indossare un saio da penitente, le tagliano i capelli e poi la ricoverano in due successivi monasteri benedettini, a Bastia e a Sant’Angelo. Chiara prende dimora nel piccolo fabbricato annesso alla chiesa di San Damiano, che era stata restaurata da Francesco. Qui Chiara è stata raggiunta dalla sorella Agnese; poi dall’altra, Beatrice, e da gruppi di ragazze e donne: saranno presto una cinquantina. Così inizia, sotto la spinta di Francesco d’Assisi, l’avventura di Chiara, figlia di nobili che si oppongono anche con la forza alla sua scelta di vita, ma invano. Anzi, dopo alcuni anni andrà con lei anche sua madre, Ortolana. Chiara però non è fuggita “per andare dalle monache”, ossia per entrare in una comunità nota e stabilita. Chiara era una giovane assai avvenente. Il Poverello di Assisi, tuttavia le mostrò una bellezza superiore, che non si misura con lo specchio della vanità, ma si sviluppa in una vita di autentico amore, sulle orme di Cristo crocifisso. Dio è la vera bellezza!!! La santa di Assisi, non meno del suo mentore e patrono d’Italia, è paladina del “privilegio” della povertà, che “lasciò a lungo perplesso lo stesso Sommo Pontefice, il quale alla fine si arrese all’eroismo della sua santità”.
L’esempio di Francesco e Chiara va proposto all’attenzione dei giovani d’oggi.
Affascinata dalla predicazione e dall’esempio di Francesco, la ragazza vuole dare vita a una famiglia di claustrali radicalmente povere, come singole e come monastero, viventi del loro lavoro e di qualche aiuto dei frati minori, immerse nella preghiera per sé e per gli altri, al servizio di tutti, preoccupate per tutti. Chiamate popolarmente “Damianite” e da Francesco “Povere Dame”, saranno poi per sempre note come “Clarisse”. Da Francesco, lei ottiene una prima regola fondata sulla povertà. Francesco consiglia, e  ispira sempre, fino alla morte (1226), ma lei è per parte sua una protagonista, anche se sarà faticoso farle accettare l’incarico di Abbadessa. In un certo modo essa preannuncia la forte iniziativa femminile che il suo secolo e il successivo vedranno svilupparsi nella Chiesa. 
Il cardinale Ugolino, vescovo di Ostia e protettore dei Minori, le dà una nuova regola che attenua la povertà, ma lei non accetta sconti: così Ugolino, diventato papa Gregorio IX (1227-41) le concede il “privilegio della povertà”, poi confermato da Innocenzo IV con una solenne bolla del 1253, presentata a Chiara pochi giorni prima della morte. 
Austerità sempre. Però "non abbiamo un corpo di bronzo, né la nostra è la robustezza del granito". Così dice una delle lettere (qui in traduzione moderna) ad Agnese di Praga, figlia del re di Boemia, per ricordare che appunto siamo fragili e facilmente ci ammaliamo. 
Chiara le manda consigli affettuosi ed espliciti: "Ti supplico di moderarti con saggia discrezione nell’austerità quasi esagerata e impossibile, nella quale ho saputo che ti sei avviata". Agnese dovrebbe vedere come Chiara sa rendere alle consorelle malate i servizi anche più umili e sgradevoli, senza perdere il sorriso e senza farlo perdere. A soli due anni dalla morte, papa Alessandro IV la proclama santa.. Chiara si distinse per il culto verso l'Eucarestia. Per due volte Assisi venne minacciata dall'esercito dell'imperatore Federico II che contava, tra i suoi soldati, anche saraceni. Chiara, in quel tempo malata, fu portata alle mura della città con in mano la pisside contenente il Santissimo Sacramento: i suoi biografi raccontano che l'esercito, a quella vista, si dette alla fuga. Nel 1958 è dichiarata da Pio XII santa patrona della televisione e delle telecomunicazioni. Secondo una tradizione, infatti, il giorno di Natale, nella messa servita da Francesco, non c’era Chiara, poiché costretta a letto a causa della sua infermità. Volendo partecipare comunque alla celebrazione, si racconta che le apparve una visione della messa e, al momento della comunione, le si presentò innanzi un angelo che le diede la possibilità di comunicarsi all’ostia consacrata.        
                                                          💛💛💛
PREGHIERA A SANTA CHIARA
💛💛💛
O Chiara,
che con la luce della tua vita
 evangelica rischiarasti 
l'orizzonte del tuo secolo, 
illumina anche noi che, 
oggi più che mai, siamo assetati 
di verità e di vero amore. 
🍎
Con la testimonianza 
della tua vita, tu hai da dire
 anche a noi, dopo sette secoli,
 una parola di speranza
 e di fiducia che attinge la sua forza
 dal Vangelo, verità eterna. 
🍎
Guarda, o Chiara, alle tue figlie 
che sparse in tutto
 il mondo vogliono continuare
 silenziosamente la
 missione di Maria, Vergine
 e Madre, nel cenacolo
 dove sotto il soffio dello Spirito 
nasceva e si sviluppava la Chiesa.
🍎
Guarda a tutta la gioventù
 che cerca attraverso le vie
 più disparate di realizzare 
se stessa e guidala verso
 quella pienezza di vita 
che solo Cristo ci può dare.
🍎
Guarda, o Chiara, anche chi 
è verso il tramonto 
della vita e fagli sentire 
che nulla è perduto quando
 ancora rimane il desiderio di ricominciare da capo 
per fare meglio, per essere più buoni. 
🍎
E fa', o Chiara, 
che tutti, quando saremo giunti alla 
soglia dell'Eternità, possiamo come te benedire 
Dio che ci ha creato per il suo amore!
Pater, Ave, Gloria.
💛💛💛
Amen.


11 AGOSTO 2023

Nessun commento:

Posta un commento