“ Solamente un frate che
prega...”
Padre Pio
23 Settembre
Festa di S. Pio da Pietralcina
"Si cerca Dio nei libri, si trova nella
preghiera" disse un giorno PADRE
PIO ai suoi figli spirituali - se oggi non si crede più, si deve alla mancanza di preghiera. Dio non si trova
nei libri, ma nell'orazione; più si prega, più aumenta la fede e si trova Dio.
Voi figlioli, non tralasciate mai la preghiera: pregate spesso durante la
giornata. Fate anche un po' di meditazione. Troverete e vedrete Dio."
Soleva dire spesso: "La preghiera è
il pane e la vita dell'anima, il respiro del cuore, un incontro raccolto e
prolungato con Dio." La Bibbia è piena di colloqui col Creatore, Gesù
ha pregato ed esortato a pregare; i cristiani nei primi tempi venivano chiamati
uomini di preghiera. Molto importante questa sottolineatura che Padre Pio fa
della preghiera: incontro raccolto e
prolungato. Raccolto: non posso
pregare senza prepararmi alla preghiera e se sono pieno di tanti miei problemi,
ansie e preoccupazioni. Prolungato:
non posso pregare in un attimo; occorre del tempo per entrare nella preghiera,
purtroppo succede che quando stiamo incominciando a pregare lasciamo lì,
dobbiamo andare e con noi se ne va anche la preghiera.
Pregare è amare.
Non illudiamoci: come non c'è amore senza sofferenza, non
c'è preghiera senza sofferenza, perché pregare è amare. Prega chi ama Dio e non
chi dice delle parole a Dio. Per chi ama Dio tutto diventa preghiera. Perché?
Perché in ogni momento il pensiero va all'Amato, a Colui che cerca e desidera:
tutte le occasioni sono buone per significare questo amore con una lode, con un
canto, con un'azione e così via. La
preghiera davvero è stata il cibo quotidiano di Padre Pio.
Qualche anno prima di morire ebbe a dire: "Non voglio essere che questo, un
frate che prega." Dove ricordiamo Padre Pio? Come lo ha visto il
mondo? All'altare, in Coro, in ginocchio, in confessionale, sempre con la corona in mano. Ma
chiediamoci, cosa era la preghiera per Padre Pio? Scrive il 1° novembre 1913 a Padre Benedetto, suo direttore
spirituale: "Nell'orazione l'anima
mi sembra che si perda tutta in Dio…Altre volte mi sento struggere per
Dio…Sento che l'anima ha un ardentissimo desiderio di uscire di vita…Il tempo
mi sembra che fugga rapidamente e mai averne a sufficienza per pregare…" È dunque perdersi in Dio, dimenticarsi per
ritrovarsi in Dio, è struggersi di amore per Dio, ardentissimo desiderio di
essere in comunione con Lui. È lasciare questo tempo per partecipare ad una
realtà che supera il tempo. La preghiera è indispensabile nella vita di ogni
giorno. E’ quanto la Madre di Gesù da secoli ci ripete. Padre Pio ha ascoltato e messo in pratica gli inviti della Madonna ed è
diventato per tutti noi maestro di preghiera: anche qui, non perché abbia
frequentato corsi di specializzazione, ma perché
con molta umiltà si è messo a pregare. Soleva dire: "Quando si è presi
dalla sfiducia, dal dubbio, dall'angoscia, dal dolore, allora più che mai
bisogna ricorrere al Signore nella preghiera e trovare in essa sostegno e
incoraggiamento." E poi: "La preghiera è la migliore arma che
abbiamo: è una chiave che apre il cuore
di Dio." Quando vedi con gli occhi del cuore Padre Pio ti viene spontaneo il desiderio di
pregare. Desideri di aprire con fiducia piena il tuo animo a Dio: è quanto avviene vicino alla sua tomba.
Guardando il Suo Corpo esanime e Santo. Quanta gente ha iniziato a pregare dopo
aver visto pregare Padre Pio! È stato così per gli apostoli, del resto; quando
hanno visto pregare Gesù è sorto in loro il desiderio di pregare:
"Signore, insegnaci a pregare!" Per rispondere all'invito di Gesù,
della Madonna, del Papa Pio XII, Padre Pio fonda i gruppi di preghiera. Disse: "Se siete miei figli, unitevi a me:
rispondiamo al comando di Gesù, all'invito e al desiderio del Papa, preghiamo
insieme;…nei gruppi, quando i miei figli si riuniranno insieme nella
preghiera, sarà Gesù in mezzo a loro, ci sarà anche la madre di Gesù; sarò presente anch'io in spirito e unita in
preghiera."
Padre Pio consigliava anzitutto la
preghiera individuale
Una preghiera che poi però deve sfociare ed essere
alimentata da quella comunitaria, non c'è l'una senza l'altra, devono esserci
tutte e due. Una preghiera che non è astrazione dal mondo, ma che serve per
portare il mondo a Dio. Gli fu chiesto: "Padre, istituendo i gruppi di
preghiera cosa ha inteso fare?" Rispose: "Portare anime al Signore…indurre a pregare, a pregare insieme, a
pregare con Gesù. Ho sempre raccomandato e desidero dai gruppi la vita
cristiana nella famiglia e nella società, la
carità fraterna, le opere di bene e, in modo particolare la sottomissione e
l'obbedienza alla S. Chiesa secondo il nostro spirito francescano."
La preghiera dunque non è fine a se stessa.
Se pregare è incontrare Dio non possiamo uscire dagli
incontri di preghiera così come siamo entrati: la preghiera deve trasformarci, deve renderci testimoni del vangelo nella famiglia e nel mondo, fonte di gioia e
di bene, di carità e di pace. Soleva dire Padre Pio: "Se siete miei figli,
la sera pregate tutti insieme nelle vostre famiglie. Recitate il S. Rosario alla Madonna." Conoscere Padre Pio è
conoscere l'amore che Dio ha per l'uomo e che l'uomo può avere per Dio; è imparare ad essere e non a fare i
cristiani; è capire che la preghiera
deve portare alla carità e senza la preghiera non c'è carità, perché è Gesù
stesso che lo dice: "Senza di me non potete far nulla!" Solo dunque
quando siamo in comunione con Lui la nostra azione sarà efficace. Senza di Lui
posso fondare una perfetta organizzazione, circondare gli altri di gentilezze,
di diritti e di doveri, ma non li amerò mai perché Dio è l'unico maestro della
Azione; perché è Lui l'amore e ci insegna ad amare portando a tutti l'Amore che ha per ognuno di noi.
AUGURI A
TUTTI COLORO CHE PORTANO IL SUO NOME!!!
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