Sesta
stazione
GESU'
E LA VERONICA
Ti adoriamo Cristo e ti
benediciamo
Perché con la sua santa
croce hai redento il mondo
"Ho
presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la
barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi
assiste, per questo non resto confuso, per questo rendo la mia faccia dura come
pietra, sapendo di non restare deluso. E' vicino chi mi rende giustizia; chi
oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me.
E' cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per
provare in lui diletto."
Innamorati
di Dio
Guida:
Potremmo
chiamare i santi con un appellativo molto poetico: “Innamorati di Dio”, ossia
sono rimasti folgorati da un Dio che li ha amati per primi e non possono
rispondere che con un amore altrettanto forte.
Lettore:
Adesso Signore, sto per chiudere le mie palpebre,
perché
i miei occhi questa sera hanno finito il loro lavoro,
e
il mio sguardo sta per rientrare nella mia anima
dopo
aver girato una giornata nel giardino degli uomini.
Grazie, Signore, per i miei
occhi, finestre aperte sullo spazio.
Grazie
per lo sguardo che trasporta la mia anima
come
il raggio generoso conduce la luce e il calore del tuo sole.
Io ti prego nella notte,
affinché domani, Signore,
quando
aprirò i miei occhi al chiarore del mattino,
essi
siano pronti a servire la mia anima e il suo Dio.
Fa' che i miei occhi siano
chiari, Signore,
e
che il mio sguardo limpido dia fame di purezza.
Fa'
che non sia sguardo deluso, disilluso, disperato.
Ma
che sappia ammirare, estasiarsi, contemplare.
Concedi ai miei occhi di
sapersi chiudere per ritrovarti meglio,
ma
senza che si distolgano mai dal mondo perché essi ne hanno paura.
Concedi
al mio sguardo di essere profondo
per
riconoscere nel mondo la tua presenza.
E fa' che mai i miei occhi
si chiudano sulla miseria degli uomini.
Che
il mio sguardo, Signore, sia pulito e saldo,
ma
sappia intenerirsi e che i miei occhi siano capaci di piangere.
Fa' che il mio sguardo non
sporchi colui che tocca.
Che
non disturbi ma plachi.
Che
non rattristi ma comunichi Gioia.
Che
non seduca per tener prigioniero,
ma
sia invitante e aiuti a superare se stessi.
Fa' che disturbi il
peccatore affinché vi riconosca la tua luce,
ma
che sia solo un rimprovero per incoraggiare.
Fa' che il mio sguardo
sconvolga, perché è un incontro, l'incontro con Dio.
Che
sia l'appello, lo squillo di tromba
che
mobilita tutto il mondo sulla soglia di casa,
non
a causa mia, Signore, ma perché Tu stai per passare.
Affinché il mio sguardo sia
tutto questo, Signore,
una
volta di più, questa sera, io ti offro la mia anima.
Ti
offro il mio corpo.
Ti
offro i miei occhi così che guardando gli uomini, miei fratelli,
sia
tu a guardarli,
e
che attraverso me Tu faccia loro un richiamo.
Preghiamo:
Fa’,
o Signore, che i nostri gesti siano sempre portatori di conforto e di
consolazione verso quanti sono afflitti; elargisci la grazia di saperti
riconoscere anche nel viso e nella vita sfigurata di quanti ogni giorno
incontriamo. Amen.
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