martedì 7 maggio 2024

Santa Flavia Domitilla

Santa Flavia Domitilla,

 donna di straordinaria fede e coraggio

  📯


           È venerata dalla Chiesa Cattolica e da quella Ortodossa, come vergine e martire Alcune fonti la considerano una convertita al giudaismo o alla Fede Cristiana e si discute se la Flavia Domitilla menzionata da scrittori cristiani a partire dal quarto secolo sia la stessa persona o un'altra. 


Ci sono molte più tradizioni che circondano l'esistenza di Flávia Domitila che documenti storici provati. Il suo nome e la sua santità si diffusero a tal punto, agli albori del cristianesimo, che la sua vita si fuse con queste tradizioni attraverso la trasmissione dei fedeli che ne stabilirono il culto. Flávia Domitila sarebbe stata convertita al cristianesimo da due eunuchi. 


Mentre si preparava al matrimonio con il figlio di un console, Nereo e Achille le raccontarono di Cristo e della bellezza della verginità, "sorella degli Angeli". Avrebbe abbandonato il matrimonio e si sarebbe convertita subito. Nata da illustri natali, Flavia Domitilla era nipote dell'imperatore Domiziano e figlia di Plautilla, una cristiana che, sin dall'infanzia, la introdusse alla pratica del Vangelo. Fin da giovane, Domitilla sentì il richiamo a consacrarsi completamente al Signore, e intorno all'anno 91 prese il velo di vergine consacrata dalle mani di Papa Clemente, dedicando la sua vita al servizio di Dio.


Tuttavia lo stesso imperatore, scontento, tentò di superare il rifiuto impegnando la giovane ad un pomeriggio danzante in suo onore. La morte improvvisa dello sposo stesso è avvenuta nel bel mezzo dei balli. Secondo la tradizione, Flávia Domitila morì bruciata in un incendio doloso che distrusse la sua casa, causato dal fratello dello sposo.


Ma ciò che è vero nella vita di Santa Flávia Domitila è che lei era una nobile dama romana, moglie del console Flávio Clemente e nipote dell'imperatore Vespasiano, padre di Domiziano. Questi dati sono stati rinvenuti in un'iscrizione dell'epoca, conservata nella basilica dei Santi Nereo e Achille, anch'essi decapitati per la loro testimonianza in Cristo.


Nel I secolo dovette affrontare l'ira della corte per non aver nascosto la sua fede in Cristo. Bandita dalla vita sociale, venne successivamente processata e condannata all'esilio, venendo deportata nell'isola di Ponza. La sua morte avvenne lentamente, crudelmente e dolorosamente, su un'isola abbandonata, senza la minima condizione di sopravvivenza, come scrisse di lei San Girolamo.

Nessun commento:

Posta un commento