martedì 9 febbraio 2021

Sant’Apollonia martire

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Sant’Apollonia 
nacque ad Alessandria d’Egitto nel 249, terzo secolo dopo Cristo. Riconosciuta come martire cristiana, viene venerata sia dalla Chiesa cattolica che dalle Chiese ortodosse come Santa.
Apollonia fin dai più teneri anni venne educata alla religione cristiana. Accesa di ardente amore per Gesù, decise di darsi interamente a Lui, facendo voto di perpetua verginità. La sua festa si celebra sin dall'antichità il 9 febbraio a causa della tradizione secondo la quale le furono estirpati i denti, santa Apollonia è raffigurata nell'iconografia come una giovane vergine che tiene in mano una tenaglia che stringe un dente.

Nel racconto da Eusebio di Cesarea troviamo un brano della lettera del vescovo Dionigi di Alessandria. Nell’epistola indirizzata a Fabio di Antiochia si trova la storia del martirio di Apollonia. Qui vengono descritti gli avvenimenti dei quali era stato testimone.
Il racconto riporta l’episodio avvenuto intorno al 248 nella città di Alessandria d’Egitto. In quell’anno scoppiò una sommossa popolare contro i cristiani, accesa da un veggente pagano. Apollonia in quel tempo era un’anziana donna cristiana. 

Non era sposata, nella sua vita aveva prestato aiuto ai cristiani tormentati dalla persecuzione. Faceva opera di apostolato prodigando tutti i suoi averi in favore dei cristiani e adoperandosi con ogni mezzo nell’esortare i martiri alla fortezza e alla speranza in attesa del gran premio del cielo. Venne catturata e picchiata violentemente fino a farle cadere i denti.

Secondo i racconti della tradizione popolare venne invece deliberatamente legata e le furono strappati i denti con grandi tenaglie.
Al termine della tortura venne preparato un falò con l’intenzione di bruciarla viva, se non avesse bestemmiato contro il Signore. Apollonia aveva timore che venisse violentata o che altre torture prima del rogo le avrebbero fatto vacillare la fede. Si chiuse in preghiera, alzò lo sguardo al cielo ricordandosi che Gesù l’aspettava. Si liberò con scaltrezza e si lanciò da sola tra le fiamme dove trovò la morte. Pensava che il suicidio non fosse una colpa in quelle circostanze.

Il gesto di Apollonia di gettarsi nel fuoco, pur di non commettere un peccato grave, suscitò fra i cristiani ed i pagani di allora, una grande ammirazione e nei secoli successivi fu oggetto di considerazione dottrinale. Eusebio e Dionigi non accennano a nessun rimprovero per il suo gesto considerato un suicidio, peraltro inspiegabile in quanto la vergine sarebbe stata condannata comunque al rogo, se non avesse abiurato la fede. Forse volle sottrarsi ad ulteriori dolorosissime torture, che avrebbero potuto indebolire la sua volontà, preferendo gettarsi fra le fiamme.

Anche s. Agostino nella sua “De civitate Dei”, si pone delle domande sul problema se è lecito darsi volontariamente la morte per non rinnegare la fede; egli dice: “Non è meglio compiere un’azione vergognosa, da cui è possibile liberarci col pentimento, più che un misfatto che non lascia spazio ad un pentimento che salvi?”.
Ma il suicidio volontario di alcune sante donne, che in “tempo di persecuzione si gettarono in un fiume per sfuggire chi insidiava la loro castità”, lo lasciava perplesso e se non fosse stato Dio stesso ad ispirare il gesto? Quindi non sarebbe stato un errore ma un’obbedienza. In definitiva nemmeno s. Agostino prende una decisa posizione sull’argomento.

Da fonti differenti sembra che il corpo fosse stato ridotto in cenere. Altre al contrario sostengono che Apollonia morì durante il regno di Filippo l’Arabo.
Invece fonti di origine latina rimandano il sui martirio a Roma, ottantadue anni dopo, al tempo del governo dell’imperatore Giuliano.

Papa Pio VI, volle raccogliere le sue reliquie e fece giungere da un capo all’altro della penisola i suoi presunti denti. Ne riempirono una cassetta di tre chili che fu in seguito gettata nel Tevere.
A causa della tradizione secondo la quale le furono estirpati i denti, santa Apollonia è raffigurata nell’iconografia come una giovane vergine che tiene in mano una tenaglia che stringe un dente.

Viene invocata dai fedeli che soffrono di malattie ai denti ed è patrona dei dentisti, igienisti dentali e odontotecnici. La memoria liturgica viene festeggiata il 9 febbraio.
A Roma venne innalzata una chiesa in suo onore.


PREGHIERA
A SANT' APOLLONIA
💪
Per quell'acutissimo dolore
 che voi soffriste, 
o gloriosa S. Apollonia, quando per ordine del tiranno, 
vi furono strappati i denti 
che tanto aggiungevano 
di decoro al vostro angelico volto, 
otteneteci dal Signore
 la grazia di essere sempre liberati 
da ogni molestia relativa a questo senso, 
o per Io meno soffrirla costantemente
 con imperturbabile rassegnazione. 
💪
E per quello inaudito coraggio 
con cui al primo impulso dello Spirito Santo, 
vi slanciaste spontaneamente in mezzo al fuoco,
 senza che i carnefici vi trascinassero dentro otteneteci dal Signore
 la grazia di secondare prontamente le divine ispirazioni e di sostenere, 
non solo con rassegnazione, ma ancora con allegria tutte le croci che Egli si degnerà di inviarci. 
Amen.
💪
3 Gloria

09 Febbraio 2023

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