sabato 5 giugno 2021

....sulla scia di Carlo Acutis!!!

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Percorso "Idea!"
. . . .sulla scia di Carlo Acutis
Venerdi' 04 Giugno 2021, ore 20,30
Piattaforma Google Meet
5°e ultimo incontro...
arrivederci a Settembre!!!
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"A. A. A. Cercasi fiducia in sè stessi !!!"
(Seconda parte)
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Nell'incontro precedente ci siamo detti molte cose importanti e necessarie riguardanti il tema della FIDUCIA, soprattutto abbiamo capito che l'AMORE è l'ingrediente principale!!!Amare è la premessa per avere fiducia in sè stessi, in Dio e nelle persone che ci circondano. Senza l'amore è tutto molto più complicato!!!In verità se io non amo me stesso è come se facessi un torto al mio Creatore, e, non solo, ogni qualvolta che faccio fatica ad amare (me stesso e l'altro)  rallento, fino a bloccare il mio cammino di conversione.  La fiducia può essere paragonata ad un secchio di vernice bianca. Se ci versi una sola goccia di nero, dopo potrai aggiungerci tutto il bianco che vuoi, ma il bianco di prima non tornerà mai più. Questo per dire quanto essa è limpida pura e ci vuole molto poco a sporcarla!!!Attenzione massima!!! Si può dire che la parola “fiducia” sia una delle più belle che esistano. Questo termine non definisce solo la nostra capacità di creare rapporti basati sulla sicurezza e sull’affetto per gli altri, ma in esso è contenuto anche un principio che spinge all’azione in cui la paura non esiste, quella cioè che ci dà il coraggio di relazionarci senza inquietudine e diffidenza.
Il termine fiducia deriva dal latino fidere – cioè confidare, avere fede – ed originariamente veniva utilizzato per riferirsi alla fiducia riposta dagli uomini in Dio. La fede nella vita di Carlo Acutis andava di pari passo con la carità. La sua fede era carità. Ogni sera faceva preparare bevande calde, pane fresco e cibo per i senza fissa dimora che alloggiavano sotto casa sua, nel centro di Milano dove lui viveva con la sua facoltosa famiglia, e poi lui stesso le distribuiva facendosi aiutare dal maggiordomo di casa, un uomo di casta indiana convertitosi al cristianesimo grazie al suo esempio. Ogni contenitore di cibo aveva un nome, proprio come ogni persona che lui soccorreva. Ogni giorno, inoltre, nel tragitto verso la scuola, Carlo si fermava a chiacchierare con i tanti che incontrava. Aveva una parola o semplicemente un sorriso per tutti. Ricchi o poveri che fossero, giovani o anziani. Carlo ha fatto della FIDUCIA il suo cavallo di battaglia nel senso che ogni cosa che ha fatto e detto nella sua semplice e breve esistenza è stata accompagnata da una vera e profonda fede in Dio. Fiducia allora equivale a credere che se ci abbandoniamo in Colui che sa tutto, tutto possiamo!!!
Se ci riflettiamo, la fiducia è il primo sentimento che proviamo quando nasciamo: percepiamo subito la presenza di nostra madre e ci affidiamo a lei, alle sue cure, alla sua attenzione,  per sentirci al sicuro. Avere fiducia equivale a sentirsi comodi in ogni situazione, bella o brutta che sia, ad avere la sicurezza che, nonostante tutto ce la faremo ad andare avanti, insieme al coraggio di esporsi e di affermare le proprie idee. C’è un famoso detto decisamente da sfatare che dice: “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. Io credo che fidarsi, anche se con le giuste cautele e fino a prova contraria, sia sempre una buona scelta. Almeno delle persone importanti: soprattutto in Dio, poi in chi ami, degli amici di una vita, della tua famiglia e non dimenticare mai  ma proprio mai te stesso!!!. Perchè?
La mancanza di fiducia è tra le principali cause di rottura e di litigi con chiunque,  con il partner o tra amici. I rapporti, di qualsiasi tipologia essi sono, cominciano a vacillare proprio quando ci sono dubbi sul comportamento dell’altro, quando sospetti un tradimento o quando l’altro ti fa mancare il suo supporto in qualche occasione importante. Udite udite: all’interno del “manuale dell’eterno frustrato”, c’è un capitolo che comincia con “non mi fiderò mai più di nessuno, la gente è pericolosa, disinteressata ed egoista”. Non facciamo la stessa fine!!!Avere fiducia negli altri non è semplice, implica la disponibilità a lasciarsi andare completamente in una relazione, a credere comunque sia nell’altro e nella sua buona fede. La domanda allora nasce spontanea!!!
Ma perché tante volte tu non ti fidi?
(Prendiamoci 5 minuti per riflettere e poi rispondere)

Le frasi tipiche del super sospettoso sono:
- “Secondo me mi stanno ingannando”
- “Dov’è la fregatura?”
- “Cosa c’è sotto?”
- “Come volevasi dimostrare”
- “Tu fai così per ottenere qualcos’altro”
- “Non mi espongo mai altrimenti . . . mi fregano”
- “Qui rischio di perdere capre e cavoli” 

Qualunque sia la causa della diffidenza esasperata, il risultato è sempre negativo. Ricordiamo che la  diffidenza è la nemica numero uno della relazione!!! È bene quindi che la persona diffidente prenda innanzitutto coscienza della sua vulnerabilità, della sua insicurezza. Questo è necessario per alleggerirsi la vita, per perdonarsi dei propri eventuali sbagli e per prendere l’esistenza con maggior leggerezza (che non è sinonimo di superficialità!), divenendo capaci anche di correre dei rischi ( benedetta AUDACIA), il primo di tutti quello di godersi le relazioni umane senza vedere in esse solo minacce e difficoltà, ma il lato bello e arricchente che esse possono avere.
Spesso non riesci a fidarti di qualcuno, anche quando non c’è apparentemente un reale motivo per temere. Sicuramente lo fai per paura, di essere deluso o appunto tradito, magari perché hai già vissuto in passato una brutta esperienza che ti ha segnato profondamente e che temi possa ripetersi. La mancanza di fiducia è la più intensa e dolorosa forma di solitudine. Chi ne soffre, chi adotta un comportamento sfuggente, rigido e freddo, chi è verosimilmente DIFFIDENTE non è felice.
Un altro motivo per cui spesso dubiti dell’altro sono le tue aspettative sulla relazione. Temi cioè che l’altro non riesca a darti tutto ciò di cui hai bisogno, e quindi preferisci tutelarti ritirandoti e tenendoti a distanza, per evitare una delusione che appare quasi inevitabile. Il motivo per cui non ci fidiamo è proprio questo: paura di soffrire. Ma non solo. Spesso non ci fidiamo perché pensiamo che le persone non sapranno darci quello che vogliamo, che ci aspettiamo da loro. Il problema è l'incertezza che unita alla presunzione peggioriamo ogni tipologia di rapporto. Cercando tra i sinonimi di fiducia, troviamo: fede, assenso, stima, sicurezza, certezza, affidamento e consegna. Avere fiducia significa avere fede, credere in qualcosa e in qualcuno senza averne prove o certezze assolute!!! 
Non possiamo delegare la nostra felicità agli altri, nè tantomeno le nostre responsabilità. Inoltre non possiamo pretendere che gli altri diventano così come noi desideriamo!!! Spesso l'errore che facciamo è proprio questo!!! Io dovrei fidarmi mettendo la metà del mio impegno per stare bene nella relazione con l'altro ( incontro a metà strada), senza cioè aspettarmi di ricevere più del necessario! La delusione spaventa tutti, è una delle ragioni per cui è difficile fidarsi di qualcuno. Però è importante ricordare che fidarsi di qualcuno non vuol dire essere sprovveduti o incoscienti, vuol dire imparare a conoscere l’altro per quello che è partendo da quello che siamo noi. Fidarsi dell’altro è una necessità considerando che l’uomo da sempre è considerato un animale sociale, ma siamo noi a decidere se, come, quando e quanta fiducia dare. Fidarsi degli altri, oltre a essere una sfida, è un bisogno vitale: apporta molteplici benefici, aumenta la felicità e la sicurezza in sé, condizioni che ci permettono di affrontare meglio i problemi e di ridurre lo stress. In merito alla stessa persona, possiamo fidarci per una cosa e non per l’altra: questo è possibile solo conoscendo autenticamente l’altro per quello che è e non per quello che vorremmo che fosse!!!

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Benedetto l'uomo 
che confida nel Signore
ed è il Signore la sua fiducia.
Egli sarà come un albero piantato lungo corsi d'acqua,
verso il ruscello stende le sue radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi;
nell'anno della siccità non intristisce,
non smette di produrre i suoi frutti.

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P.S. Ci lasciamo per una pausa estiva con un buon proposito: provare a capire, quando riprenderemo gli incontri, la relazione che esiste tra la vita interiore e quella sacramentale. Vi anticipo che Carlo Acutis ha dedicato a questo meraviglioso argomento gran parte del suo tempo allestendo anche una mostra dei miracoli eucaristici avvenuti in tutto il mondo, ed esortava tutti, non solo i giovani, ad approfondire in maniera profonda il mistero dell'Eucarestia nella propria vita. Inizieremo allora, molto probabilmente a Settembre, a riflettere su questo a partire dal prezioso suggerimento di Carlo:
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"L'Eucarestia, la mia autostrada verso il cielo"
Buone vacanze !!!
Maria Cristina Siino, psicoterapeuta
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