sabato 3 dicembre 2022

San Francesco Saverio, sacerdote missionario

🤙Scrivete un commento🤙al n. 3271965476


🙏🙏🙏

 Il più infaticabile e ardente missionario della storia

Pioniere infaticabile delle missioni, l’Apostolo delle Indie si è spinto con l’audacia di un esploratore per portare il Vangelo là dove nessuno era mai giunto prima.

La storia di San Francesco Saverio
San Francesco Saverio nacque in una famiglia nobile di Javier il 7 aprile 1506. Studiò teologia alla Sorbona, dove poi iniziò ad insegnare. Nel suo stesso collegio di Santa Barbara arrivò Ignazio di Loyola, che divenne uno dei suoi più grandi amici. Il 15 agosto 1534 Francesco e Ignazio fondarono la Compagnia di Gesù. Pronunciarono i seguenti voti: povertà, castità, obbedienza e pellegrinaggio in Terrasanta. Non riuscendo a partire da Venezia per la Terrasanta, i nuovi gesuiti partirono per Roma e così papa Paolo III finanziò il loro viaggio. A Roma Francesco Saverio fu ordinato sacerdote nel 1537. Dopo l’esperienza a Roma, i gesuiti aggiunsero ai tre voti tradizionali di povertà, castità e obbedienza, l’obbedienza al papa. Francesco Saverio partì nel marzo del 1541 per le Indie Orientali. Nel 1545 partì per la penisola di Malacca, in Malaysia. San Francesco morì sull’Isola di Sancian il 3 dicembre 1552.Fin da ragazzo il solco del suo destino appare già già ben tracciato: ad attenderlo studi prestigiosi e una carriera brillante. Proprio per questo motivo se ne va a studiare a Parigi.

L'INCONTRO CON SANT'IGNAZIO DI LOYOLA E CON PIETRO FAVRE
Dio per lui aveva ben altri piani. Un gigante dell’evangelizzazione. Un faro per i nostri tempi di secolarizzazione, apostasia e di evidente tradimento da parte di tanti cristiani che hanno paura di testimoniare Cristo, Via, Verità e Vita. San Francesco Saverio insegna che ogni sacrificio deve essere fatto per testimoniare la verità di Cristo, e che, senza questa Verità, la vita di ogni uomo rimane impietosamente povera. Proprio nella capitale francese fa gli incontri che segneranno per sempre la sua esistenza: con Pietro Favre ma soprattutto con un altro giovane spagnolo, Ignazio di Loyola. Con lui formerà la prima, piccola pattuglia della Compagnia di Gesù, una delle più formidabili “macchine da guerra” di sempre per conquistare le anime.
Coi due nuovi amici fa un voto: fare un pellegrinaggio in Terra Santa e consacrarsi alla vita apostolica in povertà e castità. Ignazio di Loyola lo coinvolge nel primo gruppo di amici che dà vita alla Compagnia di Gesù. Il generale della Compagnia lo sceglie per andare in missione nelle colonie portoghesi nelle Indie. Lui risponde con le parole degli Apostoli: «Eccomi. Andiamo». Così nel 1942 Francesco Saverio parte missionario per le Indie. Intraprende un viaggio lunghissimo e pieno di insidie. Si imbarca su una nave sprovvisto di ogni cosa, portandosi dietro soltanto il breviario e la corona del Rosario. La prima terra di missione è Goa, colonia portoghese dove porta il suo Rosario tra i poveri, i malati, i lebbrosi. Lì il missionario gira nei quartieri più miseri suonando un campanello per raccogliere attorno a sé i ragazzi affamati che cominciano a chiamarlo «il grande Padre».
Francesco Saverio si rivela una specie di moto perpetuo dell’evangelizzazione. Viaggia di continuo, passando di città in città e di villaggio in villaggio. Appena può s’imbarca per raggiungere i pescatori di perle sparsi nelle isolette, spingendosi fino nelle
Molucche. A chi, temendo per la sua vita, gli nega le imbarcazioni risponde così: «Andrò a nuoto». E quando cercano di frenarlo agitando la paura degli animali velenosi, lui sorride: «La fiducia in Dio è un buon controveleno».
Nulla sembra arrestarlo. E lui si spinge ancora più in là, verso la lontana isola del Giappone. Riesce a raggiungerla nel 1549 a bordo di una giunca, dopo mille peripezie. È ignaro di tutto: dei costumi come della lingua del posto. Ma una lingua la conosce bene: quella della carità, che gli permette di costruire una piccola comunità cristiana.
Dal Giappone cerca di poi di raggiungere la Cina, il meraviglioso Paese da cui, gli dicono i giapponesi, vengono tutte le cose belle. Riprende il mare giungendo a Singapore, a poco più cento miglia dal porto cinese di Canton. Ma quando si appresta a fare l’ultima traversata si ammala gravemente di polmonite. Muore quasi in totale solitudine, alle prime luci del 3 dicembre 1552, a soli 46 anni. Accanto a lui c’è solo il giovane cinese che gli fa da guida. Si spegne implorando come il lebbroso evangelico: «Gesù, figlio di David, abbiate pietà di me!».
Prima che muoia il giovane cinese gli mette tra le mani una candela accesa: simbolo della luce che il missionario più ardente e ardito di tutti i tempi ha portare al mondo. Infaticabile pioniere delle missioni moderne, Francesco Saverio aveva a cuore soprattutto la formazione di un clero indigeno. Papa Gregorio XV lo canonizza nel 1622. Pio XI nel 1927 lo proclamerà patrono delle missioni estere. San Francesco Saverio fu sepolto nella chiesa dei Gesuiti di Goa. Una sua reliquia fu inviata a Roma, dove si conserva, dal 1614, in un reliquiario della Chiesa del Gesù, chiesa madre dell’Ordine. Papa Gregorio XV il 12 marzo 1622 lo proclamò Santo con Ignazio di Loyola. Nei nove giorni che precedono la memoria della morte di Francesco Saverio, vale a dire dal 24 novembre al 2 dicembre, viene pronunciata una novena di preghiere in suo onore per chiedere al santo di intercedere presso Dio a favore dei fedeli.


Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.
🙏
O amatissimo S. Francesco Saverio, 
con te adoro Dio nostro Signore, ringraziandolo per i grandi doni di grazia 
che ti ha concesso durante la tua vita, e per la gloria di cui ti ha coronato in Cielo.
🙏
Ti supplico con tutto il cuore di intercedere per me presso il Signore, 
perché mi dia anzitutto la grazia 
di vivere e morire santamente, 
e mi conceda la grazia 
particolare. . . . di cui ho bisogno 
in questo momento,
 sempre che sia secondo la Sua volontà
 e la Sua maggior gloria. 
🙏
Amen.

Padre nostro, Ave Maria,
 Gloria al Padre

 Prega per noi, San Francesco Saverio e  saremo  veramente degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo: O Dio, che con la predicazione apostolica di S. Francesco Saverio hai chiamato molti popoli dell'Oriente alla luce del Vangelo, fa' che ogni cristiano abbia il suo fervore missionario, perché su tutta la terra la Santa Chiesa si allieti di nuovi figli. Per Cristo nostro Signore. 
Amen.

Nessun commento:

Posta un commento