venerdì 13 gennaio 2023

Percorso di fede in preparazione al Sacramento del Matrimonio

"IL DIALOGO NELLA COPPIA, LINGUAGGIO DELL'AMORE "

( . . . . quando ci dobbiamo preoccupare . . . . )

"Favo di miele sono
 le parole gentili, 
dolcezza per l’anima 
e refrigerio per il corpo "
_ Proverbi 16,23-24 _

Venerdì 13 Gennaio 2023
Quinto incontro
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PREMESSA Saper COMUNICARE è sinonimo di AMARE l’altro, entrando in RELAZIONE attraverso tutto sé stessi, mettendo in comune le proprie emozioni, i pensieri, i sentimenti e i progetti in una parola comunicare amore. Senza comunicazione non si può amare nè essere amati. Comunicando ci si ri-conosce e ci si apprezza reciprocamente… chi non sa comunicare ha difficoltà anche nell’amare e nell’essere amato/a, nel comprendere e nell’essere compreso/a. La comunicazione sentimentale, alimenta e sostiene l’amore, proietta la coppia verso una progressiva e coinvolgente “COMUNIONE COMPLETA”. Senza dialogo non c’è RELAZIONE.
In psicoterapia parliamo in quest’ultimo caso d’INTERRUZIONE DI CONTATTO. Nella coppia, se ciò accade è sintomo di crisi, un campanellino d’allarme da non sottovalutare che dovrebbe farci correre subito al riparo. Dalla qualità della nostra comunicazione ci accorgiamo come e quanto ci amiamo!!! Occorre che entrambi i partner abbiano raggiunto adeguati livelli di consapevolezza, insieme ad amorevoli e tolleranti capacità comunicative. Non dimentichiamo però che io amo l’altro non solo perché comunico con lui/lei ma anche perché lo ascolto. Purtroppo dobbiamo essere obiettivi nell'affermare all'unanimità che la comunicazione tra di noi spesso è complessa, difficile e non lineare. Assistiamo nella realtà ad un’ampia varietà di situazioni relazionali, fatte di solide intese ma anche di dolorosi conflitti; purtroppo non sempre i rapporti di coppia sono rose e fiori. La comunicazione non è quello che diciamo, bensì quello che arriva all'altro. Che lo si voglia o no in qualsiasi momento, anche quando si è fermi e in silenzio, comunichiamo qualcosa. Come? Con il linguaggio del corpo. Dove? Nel CONTESTO della RELAZIONE di COPPIA.
Ma perchè spesso non ci capiamo?

Affrontare questo argomento iniziando dal comprendere il perchè spesso non ci incontriamo credo sia più urgente rispetto a tutto il resto. Quando la comunicazione è inefficace???Quali sono le cause???
Il dialogo è inefficace quando rimane solo comunicazione (non c'è scambio). Il dialogo risulta inefficace quando diventa solo un mezzo per scaricare le nostre ansie e paure, o conflitti interiori sull’altra persona. A questo proposito è bene evidenziare che ogni problema interiore e quindi ogni disturbo psicologico di una certa rilevanza, influenza in modo rilevante la comunicazione e quindi il nostro rapporto con gli altri, specie con le persone a noi più vicine.
La comunicazione è inefficace quando il messaggio che l’emittente invia al ricevente è inficiato dalle cosiddette Barriere Comunicative che gravano negativamente sulla relazione comunicativa tra le persone fino ad arrivare al blocco comunicativo. T. Gordon ne individua 12. Noi le sintetizziamo in tre aree:
la comunicazione Direttiva ( dare ordini, comandare), quella che pontifica ( detta regole, giudica, etichetta, emargina, offendee quella auto centrata nella quale emerge solo l’io messo sul piedistallo mentre l’altro è sempre in una posizione inferiore.
Nel primo tipo di comunicazione il rischio è che l’altro abbia reazioni contrarie e oppositive. Nel secondo il rischio è di "subire" un tipo di violenza che a lungo andare può portare ad ammalarsi. Mentre se ci riconosciamo nella terza tipologia la nostra relazione sarà asimmetrica e destinata a finire ( in una sola parola l'altro “si stanca e se ne và”!).
Ci accorgiamo dei nostri limiti comunicativi solo quando abbiamo la possibilità di rifletterci sopra, mettendo in relazione il nostro modo con queste tre tipologie. Allora chiediamoci insieme: com’è la mia modalità comunicativa? A quale categoria appartiene? In genere crea scambio o infastidisce? Ci sono alcune barriere comunicative sulle quali devo lavorare? Se si, quali? Nella mia esperienza professionale ho avuto modo di trovare molte conferme di quanto è importante saper comunicare bene!! Desiderare di comunicare bene è, non solo espressione di grande umiltà, ma, soprattutto un DOVERE verso gli altri, proprio perché questo comportamento è quello che usiamo di più e segna, spesso le relazioni: con il nostro modo di comunicare, infatti, possiamo o EDIFICARE o DISTRUGGERE. Ho appreso, grazie all’esperienza che, comunicare, è cosa molto difficile e richiede sempre aggiustamenti!! In effetti se ci pensiamo la comunicazione è il mezzo più diretto attraverso cui ciascuno di noi entra in RELAZIONE con l’altro!!

DIALOGO = COMUNIONE
Rivediamo insieme l’etimologia della parola Comunicare: la stessa parola sintetizza in sé gli aspetti del mettere in comune e di partecipare agli altri un esperienza. Di contro, una mancata comunicazione è l’equivalente di una mancata comunione!!!Difficilmente le parole che una persona usa solitamente possono essere “recitate”; la quotidianità e la spontaneità spesso inconsapevolmente, svelano il nostro Sé!! Non possiamo mentire sempre!!! Il linguaggio abituale è spesso il nostro cartellino di riconoscimento. Se una persona, quando parla, si esprime sempre con il “tu” e, quasi mai con l’”io, questo modo di stare nella relazione spesso cela una difficoltà a guardare prima sé stesso. E’ più facile, in realtà, additare o fare ricadere la colpa, piuttosto che assumersi la responsabilità anche solo del proprio punto di vista!

Maschile e femminile. Diversità e complementarietà nella coppia

Gli uomini danno alle parole un significato letterale. Le donne danno alle parole un significato relazionale. Una donna dice al proprio compagno: “Non mi porti mai fuori a cena”. In realtà vuole dire che le piacerebbe che lui la portasse fuori a cena per stare un po’ insieme. Invece il suo compagno risponde: “Ma cosa dici? Ci siamo stati il mese scorso!” Inoltre le donne danno sempre consigli, siamo generalmente chiacchierone. Invece gli uomini solitamente parlano meno e detestano i consigli da loro non richiesti. Tutto di noi è comunicazione ma spesso entrambi commettiamo degli errori di cui non siamo consapevoli.
Il MATRIMONIO è essenzialmente COMUNICAZIONE: attraverso l’arte di comunicare con tutto noi stessi teniamo vivo il nostro amore e rendiamo dinamica e significativa la nostra relazione di coppia.

Gli ERRORI VERBALI
( assolutamente da non fare!!!!)

  • Usare spesso parole che svalorizzano o colpevolizzano il nostro lui/lei ( “tu non capisci niente … è inutile parlare con te …. sei un …. ecc. )
  • Usare parole egocentriche ( “non mi ascolti mai … non mi dai le attenzioni che merito … il tuo lavoro viene prima di me ecc. ) In questo caso mettiamo l’IO prima del NOI
  • Usare parole per generalizzare e assolutizzare su tutti gli argomenti di discussione senza scendere nei particolare della nostra personale esperienza (“ è così che si fa …. tutti la pensano alla stessa maniera … è sempre lo stesso …. ecc.)
  • Usare spesso parole tipo “va tutto bene” o del tipo “dico e non dico” che nascondono la paura di dirsi le cose come realmente le stiamo vivendo, in piena sincerità.
  • Usare parole e comportamenti non verbali che disorientano o confondono. Dire ad es. due cose diverse tipo “ come sei bella … insieme a quanto sei ingrassata!!!” Oppure esprimere verbalmente due emozioni o valutazioni contrapposti
  • Usare parole per mettere fretta per sottovalutare quello che l’altro ci sta dicendo. Peggio ancora è mostrarsi indifferente.
  • Parlare al posto dell’altro e decidere al suo posto
  • Il falso silenzio ( i “non detti”) sono o i cosiddetti “segreti” che ci teniamo dentro. La poca trasparenza.
  • ERRORE non comunicare all'altro i sentimenti e le paure ( come sto, cosa sento. . .)


FOTOGRAFARE LA PROPRIA INTERIORITA'
E' più facile raccontare ciò che pensiamo piuttosto che quello che stiamo vivendo dentro di noi stessi. Non siamo abituati a dire quello che si prova dentro !!!E' pur vero che nessuno c'è lo insegna e spesso siamo educati a portare tutto o quasi su un piano razionale, ideologico. I sentimenti sono una parte importante della nostra vita. Non dovremmo trascurarli mai!!! La condivisione di essi è fondamentale, anche di quelli negativi. I sentimenti ci dicono molto di come stiamo in questo momento nella coppia. Sono come le spie dell’olio o della benzina sul cruscotto della macchina, ci avvertono su quello che va o non va, i nostri bisogni che in coppia non sono solo corporei ma anche relazionali. Dire i propri sentimenti non è "essere sentimentali" o fare del sentimentalismo !!! E’ invece fotografare il proprio animo; dire il proprio vissuto in modo chiaro e vivo. Le quattro categorie dei sentimenti sui quali potremmo riflettere sono:
  • rabbia ( es. quando hai fatto quel sorpasso io ho provato una reazione di collera dentro me) ;
  • paura ( es. quando ieri ritardavi ho provato angoscia e paura);
  • tristezza ( es. quando ieri sera abbiamo avuto l'ultima discussione su … mi sono addormentata triste;
  • gioia ( es. quando a sorpresa mi hai telefonato, ho provato una gioia straordinaria.
Comunicare i propri sentimenti e' alla base di ogni buona relazione, ma siamo in un momento storico di utilizzo eccessivo di immagini al posto delle parole. Le parole in amore vengono date per scontate e, spesso, non ritenute indispensabili per la costruzione di una coppia. In realtà, le parole rappresentano un collante per il legame d’amore, mai farne a meno!!! La capacità di verbalizzare o meno le emozioni provate, in realtà, non dipende dal noi ma dalla famiglia d’origine. Da come ogni partner è stato educato, amato, accudito, nutrito, e dagli eventuali traumi subiti.
L’amore è un insieme di azioni, ha bisogno di fatti e di parole. Di pelle e di sensi. Di promesse e di futuro. Perché l'amore accade mentre amare è cio' che viene fatto per renderlo vivo.
Per concludere vi invitiamo adesso a vedere in quali di queste trappole/errori vi ritrovate più facilmente nel vostro modo di comunicare. Parlatene tra di voi per alcuni minuti evitando di accusarvi reciprocamente ma cercando di trovare un punto d’incontro per poi condividerlo nel grande gruppo.


Maria Cristina Siino

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