giovedì 24 agosto 2023

Enrico Medi, Servo di Dio

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Lo Scienziato dell’Immacolata
e
Apostolo dell’Eucaristia
"La scienza è  uno strumento
 per l’uomo e 
non l’uomo uno
 strumento 
della scienza"

                                                            
Molto spesso oggi più che mai accade che la scienza è messa in opposizione alla fede: quest’ultima non può che andare nella direzione opposta alla sua vocazione intrinseca, contro l’uomo, la sua dignità, la vita. Per Enrico Medi, scienza e fede erano indissolubilmente unite e non certo in contrasto tra loro; era convinto che l’uomo non è fatto a cassetti: qui il fisico, là il religioso, il politico, il filosofo. L’uomo è uno. Questa opposizione tra fede e scienza non può che portare l’uomo verso l’autodistruzione. Enrico Medi, allora, da scienziato credente, ci indica un percorso inverso, che pone come vertice creaturale l’Immacolata. Solo quando l’umanità tornerà ad invertire la direzione ormai intrapresa, potrà rialzare con fiducia lo sguardo verso il Cielo, ritrovando il suo ordine naturale, la sua pace e il suo vero progresso. Scandagliando nell’intimo di questo uomo, fisico geniale, politico integerrimo e cristiano esemplare, si vedrà che più che lo “scienziato della luna”, nel Cielo, oggi è considerato come lo “scienziato dell’Immacolata”, proprio per il suo amore particolare verso di Lei, per averla posta al centro del suo itinerario di santità.

BIOGRAFIA
Nacque a Porto Recanati nelle Marche, il 26 aprile 1911, da genitori originari di Belvedere Ostrense (Ancona) e in questo paese trascorse l’infanzia insieme alla famiglia ed ai nonni, dove frequentò la scuola elementare.
Il 20 ottobre 1920 ricevé la Prima Comunione, nella cappellina privata della casa di Belvedere; giovanissimo si trasferì a Roma per continuare gli studi nel collegio S. Maria e all’Istituto Massimo, dove fu tra i fondatori della Lega Missionaria Studenti.
Si laureò nel 1932 a ventuno anni, in Fisica pura con Enrico Fermi, e fu assistente del prof. Lo Surdo fino al 1937, anno in cui conseguì la libera docenza in Fisica terrestre. Sposò nel 1938 Enrica Zanini, laureata in Chimica e Farmacia e dalla loro unione nacquero sei figli; nel 1942 ottenne la cattedra di Fisica sperimentale all’Università di PalermoLa prima tesi sul neutrone è opera sua. Oltre ad essere un genio della scienza, aveva spiccate doti di scrittore e di oratore che con slanci mistici, con l’entusiasmo dell’apostolo e con sentimenti di poeta, attirava folle di ascoltatori e seguaci. Compito dello scienziato, è ripercorrere a ritroso, se così si può dire, il cammino compiuto da Dio nell'opera della creazione, perché convinto del fatto che Chi ci ha creato senza aver bisogno di noi, non ci salverà senza il nostro concorso. La politica per Enrico Medi fu innanzitutto un campo di apostolato: non ebbe paura di intervenire né di terminare i suoi comizi con una coraggiosa espressione di fede. Marito premuroso, dal 1938, di Enrica Zanini, laureata in chimica e farmacia, padre di sei figlie, in lui vi è la sintesi di impegno familiare, professionale ed ecclesiale. Il desiderio di tutta la vita è far qualcosa per la Chiesa realizzando lo stato di vita più comune e semplice possibile. Il papà di famiglia, il professore, l'uomo che vive, prega soffre, gioisce, perde tempo, va al cinema, dimentica molte cose e qualcuna per sbaglio ne fa, senza sapere perché. In Medi la scienza e la fede si univano in un reciproco abbraccio: coniugando la ricerca scientifica e la parola di Dio egli coglieva l’essenza stessa della rivelazione.
Così vivendo nel mondo, Medi, forte di una pietà mariana basata sul Rosario, maturò una spiritualità eucaristica. Ottenuto da Pio XII il permesso di conservare l'Eucaristia in casa, nella sua cappella privata, alla messa e comunione quotidiana accompagnò la lettura della Sacra Scrittura. 

Diceva: 
“Sacerdoti, io non sono un prete
 e non sono mai stato degno di poterlo diventare. 
Come fate a vivere dopo aver celebrato la Messa? 
Ogni giorno avete il Figlio di Dio nelle vostre mani. 
Ogni giorno avete una potenza che l’arcangelo Michele non ha. 
Con la vostra bocca voi trasformate la sostanza del pane 
in quella del Corpo di Cristo; 
voi obbligate il Figlio
 di Dio a scendere sull’altare. Siete grandi.
I più potenti che possono esistere. Sacerdoti ve ne scongiuriamo, siate santi!
 Se siete santi voi, noi siamo salvi. 
Se non siete santi voi, siamo perduti…”. 

Il suo instancabile apostolato attraverso innumerevoli conferenze, dibattiti, scritti, partecipazioni televisive e interventi radiofonici, aveva due punti di riferimento: l’Eucaristia e la Madonna. Tutta la sua vita è stata un atto di amore verso Dio e il prossimo, sempre sorridendo, ottimista, felice, anche nelle difficoltà, incomprensioni, critiche e malignità, si presentava come il messaggero dell’amore. Autentica figura del laico cristiano, delineato nel Concilio Vaticano II col decreto sull’Apostolato dei laici. Con il consenso della Santa Sede, nella Diocesi di Senigallia si è aperto il 26 maggio del 1995, il processo per la sua beatificazione. All’interno della rubrica "santi per vocazione" la figlia del servo di Dio, Maria Stella Medi ha presentato la figura e la santità di suo padre anche in riferimento al rapporto/legame con il santo cappuccino di Pietrelcina.
L’incontro con Padre Pio, cambiò la vita di Enrico Medi per sempre. Il primo incontro fulminante fu seguito da tanti altri, sempre densi di significato e di luce, fili che intrecciarono una relazione così straordinaria da non fermarsi alla morte del Frate. Spesso il Professore si tratteneva alcuni giorni a S. Giovanni Rotondo, voleva vivere la quotidianità di Padre Pio, stargli vicino e assisterlo in ogni sua manifestazione d’essere, godere il più possibile del suo consiglio e del suo calore. 
Colpito da un male incurabile, si spense serenamente a Roma sabato 26 maggio 1974.

Preghiera per 
la beatificazione del Servo di Dio 
Enrico Medi


O Signore 
ti ringraziamo per
i doni di bontà e di grazia che
hai donato a Enrico Medi.
affettuoso padre di famiglia,
insigne cultore di scienza,
ardente di amore all'Eucaristia e
alla Madonna, ha testimoniato
la sua fede nel mondo della
cultura e ha comunicato a
tutti la sua gioia di scoprire Dio
nella creazione. 

Ha alimentato
la speranza nei giovani, ha servito
generosamente i poveri, ha
partecipato responsabilmente
alla vita civile e sociale dell
comunità. Per la sua intercessione
ottienici la grazia che con
fiducia oggi ti chiediamo. Se è
tuo disegno d'amore fa che
Enrico sia proclamato beato e
conosciuto in tutta la Chiesa
per il bene nostro e la gloria del
tuo nome. 
Amen.

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