Percorso di formazione e crescita
“ Educatori si
diventa!”
3° Incontro
“La capacità di mettere insieme i doni ricevuti”
“Siano anch’essi in noi
una cosa sola … perché il
mondo creda …”
Giov.17,21
Giov.17,21
Martedì 28 Maggio 2013
ore 20,30
A questo punto del percorso,
aiutati dalla consapevolezza che ognuno di noi possiede dei doni, non per
merito, ma per grazia, insieme, certamente a tante altre cose, ( modi di fare,
di pensare, stereotipie e rigidità varie che ne ostacolano l’utilizzo corretto),
facciamoci, insieme, se vi va, stasera una domanda, secondo me prioritaria:
Qual è il desiderio più grande di Dio?
A questa domanda proveremo insieme a
dare una risposta facendoci aiutare da tre
parole – chiave :
·
Diversità
·
Novità
·
Energia
DIVERSITA’
Se paragoniamo questo percorso ad un mosaico variopinto, i “cocci” che pian
pianino andiamo assemblando costituiscono di fatto l’immagine complessiva di
questa esperienza che, ognuno di noi, a
modo proprio, sta vivendo. La modalità di assembramento dei pezzi è simile a
quella di un semplicissimo puzzle,
gioco d’intelligenza soprattutto visiva, secondo me molto efficace.In questi
due precedenti incontri abbiamo cercato, chi più chi meno, di tirare
fuori da ciascuno di noi quanto ha potuto ma, il lavoro che
abbiamo fatto è soprattutto personale. Se scendiamo nel soggettivo, ci accorgiamo
che, gli aspetti che in ognuno di
noi fanno più figura, che hanno cioè attirato più la nostra attenzione rispetto
ad altri, sono diversi, da persona a
persona. Ad es., a qualcuno lo avrà
fatto riflettere di più il tema della fiducia in sé stessi, ad altri la novità
del modello, a qualcun altro quello dell’affidarsi a Dio con un Si pieno, ad un
altro ancora la ricchezza della personalità di Maria, a altri il dono della
Carità come carisma più importante, ad altri ancora la prerogativa dell’essere
se stessi in modo autentico e coerente e di conoscersi fino in fondo ecc. ecc. ecc. Questo che vi dico rappresenta
fedelmente la prova che siamo diversi
e, come soggetti unici, ci differenziamo gli uni dagli altri a partire dalle
nostre stesse percezioni, mai identiche!!! La
ricchezza abita sempre nella diversità. Come sarebbe banale se a tutti facesse figura
sempre e solo un aspetto!!!Anche monotono, mi viene da dire!!!E se tutti noi
fossimo l’uno la fotocopia dell’altro??!! Il corpo ha molte membra ma ognuno è
diverso dall’altro per forma e funzione ma necessario perché il corpo sia
armonico e sano!!La diversità di ognuno di noi è fine a se stessa se non
si incontra con la diversità dell’altro. Guardiamo con la stessa semplicità
di un bambino il puzzle. Riflettiamoci
su.
NOVITA’
La consapevolezza della nostra
unicità e di quella dell’altro ci porta inevitabilmente a stare con la NOVITA’. Ma spesso la novità fa paura. Anche il proverbio ci trattiene a rischiare per
il nuovo!!!!In realtà se ci riflettiamo sopra niente oggi è uguale a ieri e niente di oggi può essere ripetuto
fedelmente domani. Come per ogni fase evolutiva, il passaggio dal vecchio al nuovo è sempre doloroso, ma necessario!!!!
Farci guidare dallo Spirito Santo
che, per definizione è sempre nuovo e attuale, significa rinnovare e/o abbandonare vecchi modi di pensare, vecchi stili, per fare sempre spazio al NUOVO, così come lo Spirito suggerisce. Per me tutto
questo è stato sempre, nella mia esperienza, una condizione necessaria e
determinante. Rinnovare significa
permettere a sé stessi di guardare oltre il proprio naso, e dopo iniziare a
fare quelle modifiche necessarie su sé stessi per migliorare quello che, nel
qui ed ora, sembra oramai superato o vecchio. La novità di Dio è Luce per la nostra vita; un percorso al buio ci fa certamente sbagliare strada!!
Forza, creatività, movimento. Insieme a tanta emozione!! La
Novità ci fa gioire; un percorso senza emozioni ci porterà prima o poi alla
noia e all’abbandono!!
ENERGIA
Un percorso
senza energia è destinato ad un interruzione brusca e traumatica. LUCE, CALORE,
ENERGIA, sono parole che ci portano verso lo Spirito Santo. Dove c’è buio, noia, monotonia, appiattimento, divisione non
c’è Spirito Santo. C’è una grande VERITA’ da tirare fuori da ognuno di
noi: la Verità è che un Educatore non
cresce neanche di un mm senza lo Spirito Santo!! Senza di Lui non possiamo
fare niente! Ma proprio niente!!! Se proviamo ad invocarlo tutti i giorni, con
fede, ognuno potrà fare la sua personale esperienza.Lui in noi si esprime in
modi diversi ma sempre rispettando la
nostra libertà e soggettività. Dopo il nostro Si. Lo Spirito Santo è pura
libertà, si muove come e quando vuole, e non possiamo chiuderlo in compartimenti stagni!! Lui fuggirebbe.
Non ama le chiusure ma solo i grandi spazi e le aperture!!!
CONCLUSIONE e RISPOSTA alla DOMANDA
Il più grande desiderio di Dio, per
me, è che rimaniamo noi stessi e
arricchiamo l’altro con la nostra diversità, rispettandolo, mettendo insieme le rispettive capacità (CONDIVIDERE)
fino a formare un solo corpo. Aprirmi alla diversità dell’altro,
riconoscendo il grande ruolo educativo che,
con il suo carisma può dare a me stesso, in primis, significa allargare gli orizzonti, sospendere il giudizio, iniziare un dialogo
che nel tempo può diventare relazione, diventare EMPATICI.
L’EMPATIA è la capacità
di mettersi nei panni dell’altro.
Ogni
qualvolta che non riusciamo a mettere
insieme i “cocci”, per i motivi più svariati, facciamo resistenza a una Persona della SS. Trinità. Ricordiamo che il suo
più grande desiderio è quello di “ armonizzare
insieme le diversità” “ fa o Padre che siano una cosa sola ….”Inoltre questo
fallimento non ci permette di comunicare niente che abbia un senso pieno e
compiuto!!Rimaniamo isole!! Credere
profondamente che lo Spirito Santo ci abbia arricchito dei Suoi carismi è
buono. Galati 5,22. A noi il dovere di ricercarli. Ma non basta!!!! I doni
ricevuti e ritrovati, dopo una accurata ricerca in noi stessi, se non sono poi co - partecipati
o condivisi in comunità, fino a formare una mosaico variopinto, non
assolvono alla funzione iniziale di
partenza per il quale ci sono stati donati (SERVIZIO). In un lavoro mio personale e poi di gruppo, l’avere
sbucciato la mia “cipolla”, anche fino in fondo, l’aver pianto e di conseguenza
fatto anche i miei belli e buoni propositi, a nulla mi giova se non mi metto subito in movimento per condividere.
Come Maria.
Il
mosaico per essere completo ha bisogno di tutti i pezzi, diversi tra di loro
per forma e colore. Insieme, i cocci si esprimono in una sola voce.
“ Erano Parti, Elamiti, abitanti della
Mesopotamia … eppure parlavano la stessa lingua annunziando le grandi opere di
Dio.”Un solo linguaggio.
Maria Cristina Siino
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