martedì 16 luglio 2013

Formazione Educatori

Percorso di formazione e crescita
Educatori si diventa!”
3° Incontro
“La capacità di mettere insieme i doni ricevuti”
“Siano anch’essi in noi
una cosa sola … perché il mondo creda …”
Giov.17,21
Martedì 28 Maggio 2013
ore 20,30

              A questo punto del percorso, aiutati dalla consapevolezza che ognuno di noi possiede dei doni, non per merito, ma per grazia, insieme, certamente a tante altre cose, ( modi di fare, di pensare, stereotipie e rigidità varie che ne ostacolano l’utilizzo corretto), facciamoci, insieme, se vi va, stasera una domanda, secondo me prioritaria:
Qual è il desiderio più grande di Dio? 
A questa domanda proveremo insieme a dare una risposta facendoci aiutare da tre parole – chiave :

·        Diversità
·        Novità
·        Energia
DIVERSITA’

            Se  paragoniamo questo percorso ad un mosaico variopinto, i “cocci” che pian pianino andiamo assemblando costituiscono di fatto l’immagine complessiva di questa esperienza che,  ognuno di noi, a modo proprio, sta vivendo. La modalità di assembramento dei pezzi è simile a quella di un semplicissimo puzzle, gioco d’intelligenza soprattutto visiva, secondo me molto efficace.In questi due precedenti incontri abbiamo cercato, chi più chi meno, di tirare fuori  da ciascuno di noi quanto ha potuto ma, il lavoro che abbiamo fatto è soprattutto personale. Se scendiamo nel soggettivo, ci accorgiamo che, gli aspetti che in ognuno di noi fanno più figura, che hanno cioè attirato più la nostra attenzione rispetto ad altri, sono diversi, da persona a persona.  Ad es., a qualcuno lo avrà fatto riflettere di più il tema della fiducia in sé stessi, ad altri la novità del modello,  a qualcun altro quello  dell’affidarsi a Dio con un Si pieno, ad un altro ancora la ricchezza della personalità di Maria, a altri il dono della Carità come carisma più importante, ad altri ancora la prerogativa dell’essere se stessi in modo autentico e coerente e di conoscersi fino in fondo  ecc. ecc. ecc. Questo che vi dico rappresenta fedelmente la prova che siamo diversi e, come soggetti unici, ci differenziamo gli uni dagli altri a partire dalle nostre stesse percezioni, mai identiche!!! La ricchezza abita sempre nella diversità. Come sarebbe banale se a tutti facesse figura sempre e solo un aspetto!!!Anche monotono, mi viene da dire!!!E se tutti noi fossimo l’uno la fotocopia dell’altro??!! Il corpo ha molte membra ma ognuno è diverso dall’altro per forma e funzione ma necessario perché il corpo sia armonico e sano!!La diversità di ognuno di noi è fine a se stessa se non si incontra con la diversità dell’altro. Guardiamo con la stessa semplicità di un bambino il  puzzle. Riflettiamoci su.

NOVITA’
           La consapevolezza della nostra unicità e di quella dell’altro ci porta inevitabilmente a stare con la NOVITA’. Ma spesso la novità fa paura. Anche il proverbio ci trattiene a rischiare per il nuovo!!!!In realtà se ci riflettiamo sopra niente oggi è uguale a ieri e niente di oggi può essere ripetuto fedelmente domani. Come per ogni fase evolutiva, il passaggio dal vecchio al nuovo è sempre doloroso, ma necessario!!!! Farci guidare dallo Spirito Santo che, per definizione è sempre nuovo e attuale, significa rinnovare e/o abbandonare vecchi modi di pensare, vecchi stili,  per fare sempre spazio al NUOVO, così come lo Spirito suggerisce. Per me tutto questo è stato sempre, nella mia esperienza, una condizione necessaria e determinante. Rinnovare significa permettere a sé stessi di guardare oltre il proprio naso, e dopo iniziare a fare quelle modifiche necessarie su sé stessi per migliorare quello che, nel qui ed ora, sembra oramai superato o vecchio. La novità di Dio è Luce per la nostra vita; un percorso al buio ci fa certamente sbagliare strada!! Forza, creatività, movimento. Insieme a tanta emozione!!  La Novità  ci fa gioire; un percorso senza emozioni ci porterà prima o poi alla noia e all’abbandono!!

ENERGIA

        Un percorso senza energia è destinato ad un interruzione brusca e traumatica. LUCE, CALORE, ENERGIA, sono parole che ci portano verso lo Spirito Santo. Dove c’è buio,  noia, monotonia, appiattimento, divisione non c’è Spirito Santo. C’è una grande VERITA’ da tirare fuori da ognuno di noi: la Verità è che un Educatore non cresce neanche di un mm senza lo Spirito Santo!! Senza di Lui non possiamo fare niente! Ma proprio niente!!! Se proviamo ad invocarlo tutti i giorni, con fede, ognuno potrà fare la sua personale esperienza.Lui in noi si esprime in modi diversi ma sempre rispettando la nostra libertà e soggettività. Dopo il nostro Si. Lo Spirito Santo è pura libertà, si muove come e quando vuole, e non possiamo chiuderlo in compartimenti stagni!! Lui fuggirebbe. Non ama le chiusure ma solo i grandi spazi e le aperture!!!
          
CONCLUSIONE  e RISPOSTA alla DOMANDA
          Il più grande desiderio di Dio, per me, è che rimaniamo noi stessi e arricchiamo l’altro con la nostra diversità, rispettandolo, mettendo insieme le rispettive capacità (CONDIVIDERE) fino a formare un solo corpo. Aprirmi alla diversità dell’altro, riconoscendo il grande ruolo educativo  che, con il suo carisma può dare a me stesso, in primis, significa  allargare gli orizzonti,  sospendere il giudizio, iniziare un dialogo che nel tempo può diventare relazione, diventare EMPATICI.
L’EMPATIA è la capacità di mettersi nei panni dell’altro.
Ogni qualvolta che non riusciamo a mettere insieme i “cocci”, per i motivi più svariati, facciamo resistenza a una Persona della SS. Trinità. Ricordiamo che il suo più grande desiderio è quello di “ armonizzare insieme le diversità” “ fa o Padre che siano una cosa sola ….”Inoltre questo fallimento non ci permette di comunicare niente che abbia un senso pieno e compiuto!!Rimaniamo isole!!  Credere profondamente che lo Spirito Santo ci abbia arricchito dei Suoi carismi è buono. Galati 5,22. A noi il dovere di ricercarli. Ma non basta!!!!  I doni ricevuti e ritrovati, dopo una accurata ricerca in noi stessi, se non sono poi  co - partecipati o condivisi in comunità, fino a formare una mosaico variopinto, non assolvono alla funzione iniziale di partenza per il quale ci sono stati donati (SERVIZIO). In un lavoro mio personale e poi di gruppo, l’avere sbucciato la mia “cipolla”, anche fino in fondo, l’aver pianto e di conseguenza fatto anche i miei belli e buoni propositi, a nulla mi giova se non mi metto subito in movimento per condividere.
Come Maria.
Il mosaico per essere completo ha bisogno di tutti i pezzi, diversi tra di loro per forma e colore. Insieme, i cocci si esprimono in una sola voce.
 “ Erano Parti, Elamiti, abitanti della Mesopotamia … eppure parlavano la stessa lingua annunziando le grandi opere di Dio.”Un solo linguaggio.


Maria Cristina Siino


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