“Perché
Maria viene glorificata con l’assunzione in Cielo in anima e corpo?”.
QUINDICINA
IN ONORE DI MARIA
Dall’ 1 al 15 Agosto
La storia di questa celebrazione,
risale al 1° novembre 1950, data in
cui il Venerabile Papa Pio XII
proclamò come dogma che la Vergine Maria
«terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». “Una verità di fede” questa, conosciuta
dalla Tradizione e affermata dai Padri della Chiesa. Si sono realizzate le
parole profetiche pronunciate dalla Vergine stessa nel Vangelo di Luca: «D’ora in poi tutte le generazioni mi
chiameranno beata» (Lc 1,48). Questa
espressione del Magnificat è una profezia per la Chiesa di tutti
i tempi e di tutti i luoghi, che indica che è un dovere della Chiesa ricordare
la grandezza della Madonna per la fede.
Ecco perché siamo tutti invitati a prepararci alla celebrazione di questo grande Mistero!!Partecipando con Fede e in
preghiera ad un percorso lungo 15 giorni, alla Quindicina
in onore di Maria, nel quale c’incontreremo con l’Eucarestia per mezzo Suo. Lo potremmo fare presso un Santuario dedicato a Maria o in qualsiasi
Chiesa; è importante l’intenzione che ciascuno di noi ha nel cuore!!Prerequisiti
sono: recita del Rosario, Confessione e Comunione per tutti i 15 giorni. Verso Gesù per Maria. Ma questo mistero dell’Assunzione al Cielo
della Beata Vergine cosa dona, invece, al nostro cammino e alla nostra vita?
Nell’ Assunzione vediamo che “in Dio c’è
spazio per l’uomo” . Dio è la casa dell’uomo e Maria, unita a Dio, non si
allontana da noi, ma partecipa della presenza di Dio, è vicinissima ad ognuno
di noi. Così come in Dio “c’è spazio per l’uomo”, nell’uomo c’è spazio per Dio?. In noi c’è spazio per Dio? La presenza di Dio in noi è importante per illuminare il mondo nella sua tristezza,
nei suoi problemi. Si realizza nella fede e grazie alla fede, attraverso la
quale apriamo le porte del nostro essere così che Dio può essere la forza che
dà vita e cammino al nostro essere. L’unica azione a noi richiesta, quindi, è quella
di “aprirci” a Dio, così “come Maria si
è aperta”. Se ci apriamo a Lui, infatti, , non perdiamo niente, al
contrario: la nostra vita diventa ricca
e piena di significati. Accogliendo in noi questa presenza di Dio fede e speranza si combinano. A questa
speranza, si unisce un’importante certezza per tutti noi cristiani: Dio ci attende, non andiamo nel vuoto,
siamo aspettati, e andando all’altro
mondo, troviamo la bontà della Madre, l’Amore eterno”. È questa è la nostra
grande gioia, la grande speranza, frutto
proprio di questa festa. Cuore grande, presenza di Dio nel mondo, spazio di
Dio in noi e spazio di Dio per noi, speranza di essere aspettati, sono dunque le note che compongono la “grande sinfonia di questa
festa”, le “indicazioni che la meditazione di questa Solennità ci dona”. Preghiamo
allora la Vergine durante questa Quindicina
affinché ci ottenga dal Signore di rafforzare
la nostra fede nella vita eterna; ci aiuti a vivere bene il tempo che Dio ci
offre con speranza”. Una speranza cristiana che non è soltanto nostalgia del Cielo, ma vivo e operoso desiderio di Dio
qui nel mondo, che ci rende pellegrini infaticabili, alimentando in noi il
coraggio e la forza della fede, che nello stesso tempo è coraggio e forza dell'amore”.Lei ci aspetta in preghiera!Con
tutto il Suo Splendore del Corpo e dell’Anima.
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