martedì 31 marzo 2015

Via Crucis

Dodicesima stazione

GESU' MUORE IN CROCE

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la sua santa croce hai redento il mondo

"Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!".  Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura. "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima ad una canna ed gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto é compiuto!". E, chinato il capo, spirò." 

Credere nella risurrezione 
Guida: La morte fa paura a tutti. Anche Gesù ne ha sentita tutta la pesantezza: nell’ingresso a Gerusalemme,  nell’orto degli ulivi e infine sulla croce.
Il santo però sa andare oltre alla paura: sa che ad attenderlo c’è un Padre buono, che lo ha amato dal primo giorno della sua vita e che ne attende impaziente il ritorno.
Lettore: Ecco un testo ritrovato nella giubba dl Aleksander Zacepa, soldato russo morto nella seconda guerra mondiale. L’aveva composto immediatamente prima della battaglia dove avrebbe trovato la morte. Apparve per la prima volta su una rivista clandestina nell’ottobre 1972. La scoperta improvvisa e folgorante dell’esistenza di un Dio di luce e di bontà libera dal terrore più profondo, quello della morte.

Soltanto ora

Ascolta, o Dio! Non una volta nella mia vita ho parlato con te,
ma oggi mi vien voglia di farti festa.
Sai, fin da piccolo mi hanno sempre detto che non esisti…
Io, stupido, ci ho creduto.
Non ho mai contemplato le tue opere,
ma questa notte ho guardato dal cratere di una granata
al cielo di stelle sopra di me
e affascinato dal loro scintillare,
ad un tratto ho capito come possa essere terribile l’inganno…
Non so, o Dio, se mi darai la tua mano,
ma io ti dico e Tu mi capirai…
Non è strano che in mezzo ad uno spaventoso inferno
Mi sia apparsa la luce ed io abbia scorto te?
Oltre a questo non ho nulla da dirti.
Sono felice solo perché ti ho conosciuto.
A mezzanotte dobbiamo attaccare,
ma non ho paura, tu guardi a noi.
E’ il segnale! Me ne devo andare. Si stava bene con te.
Voglio ancora dirti, e tu lo sai, che la battaglia sarà dura:
può darsi che questa notte stessa venga a bussare da te.
E anche se finora non sono stato tuo amico,
quando verrò, mi permetterai di entrare?
Ma che succede, piango?
Dio mio, tu vedi quello che mi è capitato,
soltanto ora ho cominciato a vedere chiaro…
Salve, mio Dio, vado … difficilmente tornerò.
Che strano, ora la morte non mi fa paura.

Preghiamo:
Siano fissi, o Dio, i nostri sguardi su Cristo in croce, segno del tuo immenso e invincibile amore; ispiraci confidenza e sicurezza. Rendici conformi a lui per poterne condividere la resurrezione gloriosa. Amen.

Nessun commento:

Posta un commento