Dodicesima
stazione
GESU'
MUORE IN CROCE
Ti adoriamo Cristo e ti
benediciamo
Perché con la sua santa
croce hai redento il mondo
"Stavano
presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e
Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo
che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!".
E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Dopo questo, Gesù,
sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la
Scrittura. "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò
una spugna imbevuta di aceto in cima ad una canna ed gliela accostarono alla
bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto é compiuto!".
E, chinato il capo, spirò."
Credere
nella risurrezione
Guida:
La morte fa
paura a tutti. Anche Gesù ne ha sentita tutta la pesantezza: nell’ingresso a
Gerusalemme, nell’orto degli ulivi e
infine sulla croce.
Il
santo però sa andare oltre alla paura: sa che ad attenderlo c’è un Padre buono,
che lo ha amato dal primo giorno della sua vita e che ne attende impaziente il
ritorno.
Lettore:
Ecco un testo ritrovato nella giubba dl
Aleksander Zacepa, soldato russo morto nella seconda guerra mondiale. L’aveva
composto immediatamente prima della battaglia dove avrebbe trovato la morte.
Apparve per la prima volta su una rivista clandestina nell’ottobre 1972. La
scoperta improvvisa e folgorante dell’esistenza di un Dio di luce e di bontà
libera dal terrore più profondo, quello della morte.
Soltanto ora
Ascolta,
o Dio! Non una volta nella mia vita ho parlato con te,
ma
oggi mi vien voglia di farti festa.
Sai,
fin da piccolo mi hanno sempre detto che non esisti…
Io, stupido, ci ho creduto.
Non ho
mai contemplato le tue opere,
ma
questa notte ho guardato dal cratere di una granata
al
cielo di stelle sopra di me
e
affascinato dal loro scintillare,
ad un
tratto ho capito come possa essere terribile l’inganno…
Non
so, o Dio, se mi darai la tua mano,
ma io
ti dico e Tu mi capirai…
Non è
strano che in mezzo ad uno spaventoso inferno
Mi sia
apparsa la luce ed io abbia scorto te?
Oltre
a questo non ho nulla da dirti.
Sono
felice solo perché ti ho conosciuto.
A
mezzanotte dobbiamo attaccare,
ma non
ho paura, tu guardi a noi.
E’ il
segnale! Me ne devo andare. Si stava bene con te.
Voglio
ancora dirti, e tu lo sai, che la battaglia sarà dura:
può
darsi che questa notte stessa venga a bussare da te.
E
anche se finora non sono stato tuo amico,
quando
verrò, mi permetterai di entrare?
Ma che
succede, piango?
Dio
mio, tu vedi quello che mi è capitato,
soltanto
ora ho cominciato a vedere chiaro…
Salve,
mio Dio, vado … difficilmente tornerò.
Che
strano, ora la morte non mi fa paura.
Preghiamo:
Siano fissi, o
Dio, i nostri sguardi su Cristo in croce, segno del tuo immenso e invincibile
amore; ispiraci confidenza e sicurezza. Rendici conformi a lui per poterne
condividere la resurrezione gloriosa.
Amen.
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