San Giovanni Battista,
il Santo che paga il rifiuto
di ogni compromesso
con la decapitazione
Difendere con gioia la verità
Il martirio di Giovanni anticipa la morte di Cristo. Quando dice a Erode Antipa: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello» e questi lo fa imprigionare nella fortezza di Macheronte, a oriente del Mar Morto. Giovanni aveva cercato di far sì che Erode si rendesse conto del suo peccato e del disordine che comportava vivere con Erodiade, la moglie di suo fratello e per questo viene ucciso da un soldato mandato a decapitarlo. Solo per un capriccio di Salomè, figlia di Erodiade, che, durante un convito, si esibisce in un balletto che manda in visibilio i commensali. Erode, incantato, le promette di esaudire ogni suo desiderio e lei, su istigazione della madre, risponde: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista» .La memoria di oggi, dedicata al martirio di san Giovanni Battista, dovrebbe spingerci a riflettere sul nostro coraggio di dirci cristiani in un mondo dove pare vincere l’indifferenza, la convinzione che si può vivere senza Dio e che la Chiesa non ha nulla da offrire. Abbiamo la forza per resistere alla prepotenza di questo mondo, o ci comportiamo come Erode Antipa, che ascoltava Giovanni, ma non aveva il coraggio di fare sue le parole del profeta? Ecco una delle follie del mondo: il più grande dei nati di donna è sacrificato per il capriccio di una donna. Giovanni è conosciuto come il Precursore, perché la sua testimonianza fedele alla verità (cfr Gv 5, 33) lo porta ad anticipare Gesù sia nella vita che nella morte. La missione di Giovanni è talmente unita a quella di Cristo che nel calendario romano è l’unico santo di cui si celebrano tanto la nascita, il 24 giugno, come la morte. In tal modo, emblematicamente, si mette in rilievo, come ha detto il Signore, che «fra i nati di donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista» (Mt 11, 11). Nel giorno del suo martirio possiamo chiedergli che ci aiuti ad essere anche noi precursori di Gesù, annunciando agli altri che non esiste gioia più grande che vivere e dare la vita stessa per Lui. Alcuni mesi prima del suo martirio, poco dopo il Battesimo del Signore, Giovanni aveva detto ai suoi discepoli che la sua missione poteva ritenersi conclusa: «Lui deve crescere; io, invece, diminuire» (Gv 3, 30). Era arrivato il momento di farsi da parte perché l’unico protagonista fosse Gesù. Il tono di questo discorso di Giovanni è pieno di pace; arriva addirittura ad affermare senza esitazione: «Ora questa mia gioia è piena» (Gv 3, 29). La sua gioia consisteva nell’ascoltare la parola dello sposo, nel vedere il Signore che predica il Regno e gli uomini inginocchiarsi davanti al Figlio di Dio. Come al Battista, può accadere anche a noi che, in alcuni momenti della nostra vita, le persone sentano ammirazione per noi quando apriamo loro nuove prospettive nei rapporti con Dio. Si tratta di una cosa logica: se stiamo trasmettendo loro qualcosa che li aiuta a trovare la via per la felicità, è normale che ci guardino con stima. Del resto, è cosa buona ricordare con gratitudine tutti coloro che ci hanno aiutato a fare i nostri primi passi nella fede: genitori, fratelli, sacerdoti, catechisti, amici, professori…Tuttavia, non siamo noi i proprietari di questo tesoro che condividiamo. Il fondamento dello zelo evangelizzatore è sempre quello di far conoscere il Nome del Signore. L’apostolo non colloca sé stesso al centro, le sue opere sono preziose ma secondarie. Tutto è indirizzato a un unico obiettivo: che tutti si sentano attratti da un'unico obiettivo: cercare Cristo, trovare Cristo, vivere di Cristo, seguirlo amarlo, rimanere con Cristo. Questo è ciò che ha fatto il Battista. Un po’ per volta egli è andato scomparendo, a mano a mano che i suoi seguaci scoprivano Gesù. E anche se, umanamente forse, la sua opera si potrebbe ritenere un insuccesso – dal suscitare lo stupore della moltitudine finì col morire solo in un carcere -, in realtà aveva vinto lui, perché aveva fatto in modo che molti uomini e donne vedessero in Gesù il Messia.
Possiamo chiedere alla Madonna
di mettere nei nostri
cuori la stessa
passione per la
verità che spinse
Giovanni a donare
la sua vita con gioia.
😊
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